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Formula 1

Quanto guadagnava in Ferrari Niki Lauda? Cifra davvero incredibile

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Francesco Domenighini

Niki Lauda è stato uno dei più grandi piloti della storia della F1 e già negli anni 70 la Ferrari gli garantiva uno stipendio importante.

Alcuni piloti hanno avuto davvero la forza di poter diventare parte integrante del mito della cultura generale, con Niki Lauda che indubbiamente è uno di quelli che ha dimostrato di poter essere considerato un vero e proprio fenomeno asso al volante, per questo motivo i suoi stipendi erano davvero da capogiro.

Niki Lauda (ANSA)

Poter correre per la Ferrari probabilmente è il più grande sogno di tutti i piloti della storia, perché il Cavallino Rampante rappresenta davvero il non plus ultra.

Furono davvero leggendarie le parole di Fernando Alonso quando spiegò una volta approdato a Maranello che il suo più grande sogno era quello di poter correre proprio con la Ferrari, prima ancora di diventare campione del mondo.

Dunque il rosso Ferrari rappresenta assolutamente un mito che spopola anche ben al di fuori dei confini dell’Italia, per questo motivo è davvero molto interessante notare come grandi piloti siano stati in grado di scrivere pagine memorabili della leggenda ferrarista.

Uno di quelli che è sicuramente entrato maggiormente nel cuore di tutti i tifosi è l’austriaco con Niki Lauda, uno che negli anni settanta dimostrò assolutamente tutto il suo immenso valore.

La Ferrari infatti era dal 1964 che non riusciva a vincere il titolo mondiale, con il trionfatore che fu il le britannico John Surtees, ma per tornare ancora una volta in vetta al mondo se dovete aspettare nel 1975.

Già l’anno precedente in Ferrari era prodotto una giovane ragazza austriaco di belle speranze, con Niki Lauda che è stato però accolto con una grande scetticismo in quanto aveva tolto il posto di guida all’italiano Arturo Merzario.

Il costo dell’operazione del suo stipendio ammontava inizialmente un totale di 800.000 Franchi, ma ovviamente questa cifra sarebbe stata ben presto ritoccata.

Già nella sua prima stagione nel 1974 hanno davvero un passo dal titolo mondiale, peccato che quella Ferrari fu davvero molto altalenante e soprattutto ebbe grandi problemi di tenuta.

La gloria però arrivò solamente l’anno seguente, con il Cavallino Rampante che dominò in lungo e il largo la stagione e con il suo Computer austriaco, questo infatti era il suo soprannome, che dimostrò ampiamente di poter gareggiare e battere sempre i migliori.

Per questo motivo non deve sorprendere se arrivò immediatamente non solo il rinnovo del contratto, ma allo stesso tempo anche un importante adeguamento da un punto di vista economico, perché i migliori devono essere sempre trattenuti.

Dunque al termine della stagione 1975 il contratto di Niki Lauda passò da ottocentomila Franchi a ben 2 milioni di Franchi, dunque due volte e mezzo rispetto al primo accordo.

Ovviamente non mancarono le malelingue e i problemi attorno a questo rinnovo contrattuale, perché alla fine anche i più grandi campioni devono sempre scontrarsi con una serie di problematiche.

Lauda e l’incidente del Nurburgring: il contratto è troppo alto

Le problematiche attorno al rinnovo di contratto di Niki Lauda però divennero un vero e proprio peso per tutta la dirigenza nel momento in cui avvenne il tragico incidente del Nurburgring.

Infatti nel 1976 la Ferrari di Lauda si stava avviando senza alcun tipo di problema a vincere il secondo titolo mondiale consecutivo, peccato che in Germania fu coinvolto in un vero e proprio inferno.

In pista presso il controllo della sua vettura e questa improvvisamente prese fuoco con il pilota che era rimasto intrappolato all’interno del suo abitacolo.

Ironia della sorte fu proprio quel Arturo Merzario che era stato scippato dal posto in Ferrari proprio da Lauda che gli salvò la vita estraendolo da quella macchina che era diventata una vera e propria trappola di mortale.

Da quel momento in poi furono in molti dirigenti della Ferrari non essere convinti delle qualità di Lauda, considerandolo ormai un pilota tutto completamente in impaurito.

Per questo motivo i due milioni di Franchi a stagione sembravano davvero una cifra troppo importante per poter essere confermata, soprattutto perché già dal 1977 venne chiamato l’argentino Carlos Reutemann.

La sua storia con la Ferrari proseguì dunque ancora per una stagione, ma non appena ebbe avuto la matematica conferma del titolo mondiale nel 1977 decise di disertare le ultime due gare in segno di protesta.

Dunque da quel momento in poi le strade di Lauda e della Ferrari furono davvero molto tortuose e complicate, con le parti che non mancarono mai di poter lanciare una serie di frecciatine davvero poco galanti.

Nonostante questo però risulta essere comunque non soltanto uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1, ma allo stesso tempo anche uno di quelli che ha saputo essere tra i più amati di sempre nel magico mondo della Ferrari.

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Francesco Domenighini

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