Il mondo delle auto è ricco di storia e di veicoli leggendari, ma non mancano affatto i flop clamorosi. Ora scopriremo i più assurdi.
Le auto ci affascinano e costituiscono una parte integrante della nostra vita, dal momento che senza di loro non potremo avere quei comfort di cui godiamo tutti i giorni. Per molti però, la macchina non è soltanto un mezzo di trasporto, ma è una passione, un amore incondizionato che noi ben conosciamo.
Le auto di lusso, quelle sportive, i Suv, quelle più tradizionali, sono tutte tipologie a cui siamo molto affezionati, e di cui sentiamo parlare giornalmente. L’automotive sta affrontando uno dei periodi peggiori della sua storia in questo momento, con le vendite che crollano di mese in mese a causa dei rincari e della crisi economica.
Un settore che non conosce crisi è quello delle supercar, con la Ferrari, tanto per citare la più blasonata, che sta continuando a migliorare i propri dati sul mercato, a differenza di molte sue concorrenti. Nella giornata di oggi parleremo di un argomento molto curioso, relativo alle vetture peggiore prodotte nella storia dei vari marchi automobilistici, dei veri e propri flop che hanno fatto la storia.
Auto, ecco la flop 10 della storia delle case costruttrici
Le auto a volte sono state anche dei veri e propri flop, sia dal punto di vista dell’aspetto esteriore che in termini di vendite. Nella giornata di oggi vi proporremo la classifica stilata da “AlVolante.it“, in base alla quale non potrete non restare sorpresi da alcuni nomi molto noti nell’ambiente delle quattro ruote. Ecco la flop 10!
- Ford Pinto: Nata nel 1971, il grave guaio di questo modello è legato ad un problema di affidabilità non di poco conto. Ad ogni piccolo urto, infatti, le portiere si bloccavano causando gravi pericoli a chi si trovava all’interno. Furono tutte richiamate nel lontano 1978;
- Alfa Romeo Arna: Auto risalente al 1983, frutto di una collaborazione Nissan, fu un flop sia dal punto di vista estetico che meccanico, ne vennero realizzate solo 61 mila unità;
- Cadillac Allanté: Ne furono costruite solo 21 mila a partire dal 1987, a causa di ingenti costi di produzione che si riflettevano anche sul prezzo di vendita;
- Fiat Duna: Nata nel 1985, è un esempio di aspetto stilistico davvero scadente, che non fu mai gradita agli appassionati;
- Jaguar XJ220: Vettura risalente al 1992, che rimase attiva sul mercato per appena due anni. A causa delle nuove norme antinquinamento, si dovette rinunciare al motore V12 previsto in origine, privandola anche della trazione integrale, ovvero della sua anima principale;
- Mercedes Classe A: Nata nel 1997, la prima versione di cui parliamo è quella uscita dal mercato nel 2004, ed anche lei ha avuto un guasto tecnico notevole riguardo alle sterzate ad alta velocità, che ne comportarono una grossa rivisitazione nelle serie successive;
- Audi A2: Vettura che vide la luce nel 1999, non ne furono realizzate altre versioni in futuro, provocò una perdita alla casa di Ingolstadt di circa 1,3 miliardi di euro viste le scarse vendite;
- Bugatti Veyron: Probabilmente non vi sareste mai aspettati di trovare una supercar di questo livello in una classifica simile. L’auto nacque nel 2005 e fu attiva sul mercato per un decennio intero, e provocò alla casa costruttrice francese una perdita di 1,8 miliardi per gli ingenti costi di produzione. Come potrete immaginare, di vetture di questo tipo se ne vendono davvero poche, ed è così che questo gioiello viene ricordato come un flop assoluto;
- Peugeot 1007: Vettura che è rimasta sul mercato per un lustro tra il 2005 ed il 2010, anch’essa causò alla casa madre gravi perdite, pari a circa 2 miliardi di euro;
- Volkswagen Phaeton: Prodotta dal 2002 al 2016, si tratta dell’ammiraglia della casa di Wolfsburg. La vettura fu costruita sulla base dell’Audi A8, anche lei vettura di un certo prestigio costruita dai cugini di Ingolstadt. Vennero persi circa 28 mila euro per ogni esemplare venduto, producendo una perdita impressionante pari a 2 miliardi di euro.
Come avrete potuto imparare da quanto vi abbiamo raccontato oggi, il mondo delle quattro ruote nasconde insidie che non sono facili neanche da immaginare. Infatti, dietro ad un modello ben riuscito ci sono tantissimi fattori, e così anche una supercar come una Bugatti può causare gravi problemi alla propria azienda che ha deciso di costruirla.
Al giorno d’oggi, con regole sempre più ferree in termini di inquinamento e consumi, oltre che di sicurezza, è ancora più facile rischiare di incappare in un flop, ed i costruttori passano anni a studiare le strategie di mercato migliori. Siamo certi che la classifica che vi abbiamo presentato oggi, nei prossimi anni, verrà aggiornata per svariate volte ancora.