In una intervista, Valentino Rossi è tornato sul suo modo di correre in MotoGP. E ha ammesso anche in che maniera aveva più gusto a vincere.
Nonostante abbia deciso un anno fa di dire basta con la MotoGP, Valentino Rossi continua comunque a correre. Nel 2023, per la seconda stagione consecutiva, sarà protagonista nel campionato Fanatec GP ma stavolta non con un’Audi R8 ma con una BMW M3, con la quale ha già effettuato un paio di test per approcciare al nuovo mezzo. Una prima annata con qualche buon risultato e un finale in crescendo, ma adesso il Dottore vuole puntare più in alto e raggiungere il podio. Un’esperienza quella con le quattro ruote che, come ha confessato Valentino, è decisamente diversa e stimolante sotto altri aspetti rispetto alla MotoGP, che comunque sa di avergli regalato le emozioni più grandi nella sua vita.
Il motociclismo infatti continua ad affascinare il campione di Tavullia, come ha confessato in una intervista a Graham Bensinger: “Quando sono in pista e guardo la MotoGP, ho davvero paura. Le velocità sono incredibili. Ma sulla moto sembra tutto più lento”. Ed è forse questo che lo ha sempre reso così appassionato delle due ruote.
Valentino Rossi che, quando può, torna spesso sul suo passato nel Motomondiale, dove ricorda le sue vittorie più belle ma anche i duelli più duri, in particolare quelli con Max Biaggi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. E, nonostante ormai si sappia praticamente tutto o quasi della vita in pista del nove volte campione del mondo, ogni volta emerge sempre un particolare in più che fa capire il pilota e come ha costruito i suoi trionfi.
Nella sua carriera, il numero 46 è stato in grado di vincere 115 gare, nella sola classe regina ben 89. E spesso ha vinto le sue gare in appassionanti duelli con gli avversari. Basti ricordare alcuni sorpassi epici come quello a Casey Stoner a Laguna Seca o Jorge Lorenzo a Barcellona, oppure Sete Gibernau a Jerez, solo per citarne alcuni.
E proprio in questa sua intervista a Bensinger ha fatto una nuova confessione parlando di queste sue battaglie in pista con gli avversari: “Ho cercato di correre in modo strategico. Non mi è mai piaciuto staccare i rivali. Volevo lottare e vincere la gara negli ultimi giri. Quello è sempre stato il mio stile. Mi sentivo più a mio agio così“. In molti infatti hanno sempre rimproverato al Dottore di non dominare in pieno le gare, imponendo il proprio ritmo infernale come hanno fatto tanti altri.
C’è da dire però che nel suo periodo di massimo splendore, Valentino Rossi ha saputo prendere il ritmo nella parte finale della gara e superare gli avversari, facendolo diventare quasi un marchio di fabbrica. il tutto senza mai strafare, anzi: “Nel nostro sport il migliore è chi va vicino al limite ma non va oltre – ha ammesso Rossi -. È una linea molto sottile. È tutto molto facile se non sei abbastanza vicino al limite. Ma nella zona limite c’è il rischio di superare il limite“.
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