Il noto manager Carlo Pernat in una intervista è tornato sul 2022 della Ducati e fatto una previsione del duello tra Bagnaia e Bastianini.
Il 2022 a due ruote si è concluso con un dominio schiacciante della Ducati, che non solo ha portato a casa il titolo della MotoGP (che mancava dal 2007) con Pecco Bagnaia, ma anche quello Superbike con Alvaro Bautista. Una doppietta che viene dopo quella Yamaha del 2021 con Fabio Quartararo e Toprak Razgatlıoğlu, ma forse questa ancor più bella. Una stagione che ha dunque sorriso all’Italia, specialmente nella classe regina del Motomondiale, che è tornata a vedere un binomio del BelPaese vincere a 50 anni di distanza dall’accoppiata Giacomo Agostini-MV Agusta.
E ad analizzare quanto accaduto è stato il noto manager e dirigente Carlo Pernat, che conosce molto bene il paddock della MotoGP e non solo, a partire da molti elementi del team vincente, quello Ducati. “E’ un bene per tutti che sia finita in quel modo, il Mondiale a metà campionato si era affievolito perché Bagnaia aveva oltre 90 punti di distacco – ha raccontato a TMW Radio -. Poi però c’è stata una seconda parte favolosa, meno per Quartararo e Yamaha. La Ducati ha fatto dei passi da gigante negli ultimi anni, ha dominato tecnicamente“.
E ha anche fatto una previsione: “C’è una bella differenza tra le Ducati e le altre. La nuova politica di Dall’Igna di avere solo giovani piloti ha pagato. Oggi è parecchio avanti a Honda, Yamaha, Aprilia, KTM. Credo che nel 2023 ci sarà ancora un dominio Ducati“. Pernat che poi ha analizzato il male della Ducati ad inizio 2022 e ha chiarito quale è stato il momento della svolta: “Tutte le case si erano compattate andando contro l’abbassatore portato in pista da Ducati, che alla fine è stato vietato per il 2023. E direi che la Ducati lo ha abbandonato subito per quei problemi avuti. Alla fine questa cosa ha giovato alla Ducati, perché se lo avesse ancora ‘studiato’ non avrebbe fatto questa crescita“.
Pernat e la previsione su Bagnaia e Bastianini
Non poteva mancare poi l’analisi delle sorprese di questa stagione 2022, che sono state diverse. E Pernat ha anche fatto un nome a sorpresa. Ma ovviamente è partito da quell’Enea Bastianini di cui cura gli interessi e che, grazie alle sue prestazioni, è riuscito a battere la concorrenza di Jorge Martin e a prendersi il posto di pilota ufficiale Ducati per il 2023 accanto al campione in carica Bagnaia: “In realtà Bastianini è stata una sorpresa per tanti ma non per me, perché mi aspettavo questi risultati. Alla fine 4 gran premi non li vinci se non sei forte“. E ha confessato: “Il Mondiale ora può vincerlo“.
Poi ecco altri due nomi interessanti: “Marco Bezzecchi, che ha fatto vedere di essere uno da top bike. Se sarà meno nervoso in gara è forte. Quella meno evidente è Brad Binder, è fortissimo. E’ un cagnaccio, nel senso buono del termine. E’ difficile da passare, guida molto bene. Se la KTM si mette a posto, sarà molto difficile da contrastarlo“.
Ora però tanti hanno già gli occhi puntati al 2023 e a quella sfida in casa Ducati ufficiale tra Bastianini e Bagnaia. C’è chi prevede scintille, visto anche cosa è successo quest’anno tra i due. Ma per Pernat non ci saranno rischi per la casa di Borgo Panigale ma solo spettacolo: “Sfida? Umana no perché sono amici, ma sportiva sì. Corrono insieme dalle minimoto e le famiglie si conoscono da tempo. Sarà una bella rivalità, perché sono due piloti diversi”. Tanto che ha azzardato un paragone forte: “Bagnaia mi ricorda Biaggi, molto pulito e costante, Enea è più vicino a Stoner, veloce, che fa sorpassi puliti. Sono due modi di correre diversi e vincenti. Vedremo se vincerà più l’estro o la regolarità. Ci divertiremo di sicuro però“.