Il MotoMondiale si è allargato sempre di più in questi anni, con le Moto3 che hanno saputo essere apprezzate per la loro spettacolarità.
Il motociclismo ha sempre dato l’opportunità alle varie categorie di piloti e di motociclette di poter dimostrare il proprio grande valore, con le ultime rivoluzioni che hanno portato a realizzare così delle vetture di primissimo piano con la Moto3 che riesce a incantare tutti quanti per la spettacolarità delle sue gare.
Le differenze tra il mondo dell’automobilismo e del motociclismo sono davvero sempre state molto sostanziali, partendo innanzitutto dal valore che viene assegnato alle varie categorie.
Sappiamo infatti come la MotoGP sia indubbiamente la classe Regina del mondo delle due ruote, ma non per questo vengono snobbate le realtà immediatamente inferiori.
Da questo punto di vista la Formula 1 è sicuramente molto più selettive ed elittaria, con le differenze rispetto alla Formula 2 e la Formula 3 che sono davvero abissali.
Nessuno infatti assegnerebbe mai il titolo di campione del mondo ha un pilota in grado di vincere la Formula 2, cosa ben diversa nel momento in cui invece si ottengono certi traguardi nelle categorie secondarie e terziarie del motociclismo.
Dal 2010 è stata la grande rivoluzione delle Motomondiale, con l’abolizione delle vecchie classi 250 e 125 che sono state trasformate in Moto2 e Moto3.
Questo è stato solamente l’ultimo tassello di una rivoluzione che era già partita nel 2002, anno in cui la classe 500 venne abolita per lasciare spazio alla MotoGP, competizione che permetteva così di portare le vetture a una cilindrata non più di 500 ma bensì di 1000.
Ovviamente questo cambiamento ha comportato una crescita sempre più esponenziale anche delle due categorie secondarie, con la Moto2 che è passata a una cilindrata di 765, mentre la terza categoria, ovvero la Moto3 è diventata la vecchia 250.
Dunque questa è sicuramente la classe che permette di avere maggiore equilibrio durante le gare, perché sono diverse le scuderie che hanno l’opportunità di poter realizzare delle motociclette più o meno dello stesso valore.
Sono sempre di più infatti quelli che si appassionano a questa categoria che risulta essere davvero molto da vedere, con lo straordinario Izan Guevara che ha realizzato una stagione capolavoro.
La grandiosità dello spagnolo è stata infatti dettata dalla sua capacità di poter seminare il panico all’interno della categoria, non dando l’opportunità ai rivali di poterlo contrastare, nonostante le velocità non raggiungono vette incredibili.
Ecco dunque come la Moto3 indicativamente si stanzi attorno ai 250 km/h come punta massima di velocità, indicativamente 50 in meno rispetto alla Moto2 e oltre 100 di meno rispetto alla MotoGP.
La volontà dunque di creare una categoria con velocità così basse, chiaramente stiamo parlando di un Motorsport di élite e dunque certe affermazioni sono solamente in riferimento a esso, ha portato sempre maggiore interesse nel mondo sportivo.
Ovviamente l’obiettivo è quello di poter migliorare sempre di più la velocità in pista di queste motociclette, anche se risulta essere davvero molto complicato, soprattutto perché attualmente la potenza delle vetture di Moto3 si attesta attorno ai 60 cavalli.
Moto3 ben lontana dai 300 km/h: perché regna l’equilibrio
In questi ultimi anni abbiamo potuto assistere praticamente all’impossibilità dei vari piloti di poter creare un vero e proprio solco tra la loro prestazione è quella dei rivali in Moto3.
La motivazione infatti è spiegata dalla potenza del motore, perché 60 cavalli una punta massima di 250 km/h sono abbastanza facilmente raggiungibili dalla maggior parte delle Scuderie.
Dunque molte si domandano perché dare così importanza alla Moto3, soprattutto in un mondo dove si cerca sempre di poter puntare al massimo e dove addirittura la Moto2 ha una cilindrata superiore a quella che fino a 20 anni fa era la classe regina.
La motivazione è molto semplice, prima di tutto perché tradizione avere nel Motomondiale tre categorie di alto livello, dando così l’opportunità a tanti piloti di poter mostrare il proprio valore.
Inoltre ricordiamo come questa sia la categoria che dà l’opportunità di poter visionare maggiormente il grande valore dei piloti, con il supporto della motocicletta che sicuramente è ben inferiore rispetto alle altre categorie.
Lo straordinario domino di Izan Guevara in questa Moto3 2022 indubbiamente gli dà l’opportunità di poter essere un serio candidato per poter diventare una leggenda del motociclismo che verrà.
Tantissimi grandi piloti inoltre hanno iniziato dalla terza categoria dimostrando di poter crescere sempre di più, con lo stesso Valentino Rossi che a suo tempo vinse la classe 125.
Ricordatevi però che la tipologia di motociclette dell’attuale Moto3 è esattamente corrispettiva alla vecchia classe 250 che però allora era la seconda classe.
Insomma i cambiamenti sono sempre dietro l’angolo e hanno permesso al motociclismo di poter essere davvero molto entusiasmante, per questo motivo ogni cambiamento che comporta un passo in avanti è sempre ben accetto dal mondo del Motorsport.