Il consigliere della Red Bull Racing, Helmut Marko, ha lanciato la prima bordata alla Ferrari in vista della prossima stagione. Come la prenderà Charles Leclerc?
Il pilota monegasco della Scuderia ha concluso lo scorso campionato al secondo posto, accusando un distacco di 146 punti da Max Verstappen. A leggere i numeri il divario appare incolmabile. La Ferrari ha chiuso ad oltre 200 punti, in graduatoria costruttori, dalla Red Bull Racing. La stagione 2022 è stata dominata, sebbene la Rossa avesse messo in pista una vettura d’alto profilo.
La F1-75 nei primi round sembrava essere il punto di riferimento in pista. La wing car modenese coniugava potenza ed agilità, andando forte sia nei tratti misti che sui lunghi rettilinei. Mattia Binotto ha, subito dopo i primi due successi, tessuto le lodi dei tecnici italiani per il nuovo motore Superfast. Nel giro di poche settimane la Rossa è crollata, sotto gli attacchi avversari. Una volta sviluppata la RB18 ha fatto la differenza. Il peso della monoposto progettata dal gruppo di ingegneri, capitanato da Adrian Newey, è stato ridotto e da lì in avanti, grazie ad una serie di aggiornamenti mirati, non c’è stata più partita. Ad Imola, nel tentativo di evitare una doppietta RB tra le mura amiche, Leclerc ha commesso il primo errore della sua brillante stagione, finendo in testacoda e tagliando il traguardo al sesto posto.
La perdita di punti pesante è arrivata puntuale in Spagna con la prima avaria della PU Superfast. Il monegasco ha riscontrato problemi anche in Azerbaijan. In due ritiri furono intervallati dal clamoroso pasticcio di Monaco. Gli strateghi della Ferrari, guidati da Inaki Rueda, fecero scivolare Charles dalla prima alla quarta piazza. Nonostante una prima fila tutta rossa a vincere la gara fu Sergio Perez sulla Red Bull Racing, davanti a Sainz e Verstappen. La rincorsa mondiale di Leclerc è, definitivamente, naufragata con l’errore strategico di Silverstone e il botto del Paul Ricard. A quel punto le performance degli avversari sono diventati impareggiabili.
Ferrari, prima staffilata Red Bull
Max Verstappen ha vinto 15 GP + 2 Sprint Race. Nessuno nella storia era riuscito a raggiungere un simile traguardo, nemmeno Schumacher e Vettel negli anni d’oro di Ferrari e Red Bull Racing. L’olandese è stato straordinario, ma ha avuto in dote la migliore wing car del lotto. La possibilità che la squadra con sede a Milton Keynes possa aprire un ciclo, sullo stampo di quello Mercedes delle stagioni precedenti, è elevatissima. Le auto 2023, salvo modifiche per la nuova altezza da terra, dovrebbe essere molto simili, presentando aggiornamenti mirati. Avendo una posizione di partenza molto forte è difficile pensare ad un clamoroso passo indietro dei campioni, nonostante avranno meno ore in galleria del vento.
La Ferrari ha deciso di cambiare rotta, ingaggiando Frederic Vasseur al posto di Mattia Binotto ma il lavoro dei tecnici sul progetto 2023 non dipenderà dal francese. L’ex tecnico della Sauber andrà a gestire il muretto, in qualità di team principal e general manager. Se sul piano strategico la Ferrari può apportare dei correttivi, lato PU la situazione è tutt’altro che serena. Ferrari, errore mandare via Binotto? C’è chi ne è convinto. Nell’ultima parte di stagione la F1-75 ha corso depotenziata, sostituendo complessivamente sei motori ad entrambi i driver. Sainz e Leclerc sono andati incontro ad una serie di penalità. La Mercedes, invece, è cresciuta in modo esponenziale dopo l’introduzione della direttiva anti porpoising.
La W13, nell’arco del 2022, si è dimostrata un’auto fallimentare, poco veloce sul dritto, a causa dei rimbalzi, e poco agile nei tratti misti dei tracciati. Hamilton e Russell si sono lamentati tutto l’anno, ma il finale di stagione è stato positivo. L’ex pilota della Williams ha vinto la Sprint Race e il Gran Premio in Brasile, proprio davanti all’esperto compagno di squadra. La Stella a tre punte ha quasi agguantato il secondo posto della Ferrari. E’ stato molto bravo Charles, nel finale, a respingere gli attacchi dei piloti della Mercedes e del secondo pilota della Red Bull Racing.
Intervistato dal magazine tedesco Auto Motor und Sport, Helmut Marko ha dichiarato: “Chi temo di più Ferrari e Mercedes nel 2023? Mercedes, sicuramente, a livello di squadra sono un team che ha sempre gli stessi uomini con un passato di successo in ruoli chiave e poi ha Lewis Hamilton. Nel 2022 può aver avuto qualche passaggio a vuoto, ma resta un pilota molto speciale e i suoi tempi sul giro in diverse occasioni lo hanno dimostrato ancora una volta. Mercedes ha un pacchetto semplicemente migliore rispetto alla Ferrari”.
Una bella bordata al team modenese che sta, disperatamente, provando a trovare la quadra in vista della battaglia della prossima stagione. F1, la Mercedes può tornare davanti? Russell spiffera la novità tecnica. Potrebbe anche rivelarsi un campionato aperto a 3 team, ma la strafavorita è proprio la Red Bull Racing.