La Ferrari dovrà gestire una situazione molto complessa nel 2023, quando il team sarà diretto da Vasseur. L’ex pilota ha già un timore.
In casa Ferrari ci si ritroverà costretti a gestire una situazione non facile relativamente ai due piloti, ovvero Charles Leclerc e Carlos Sainz. Lo spagnolo, che tanto bene aveva fatto al suo primo anno in rosso, non commettendo errori e chiudendo con ben quattro podi, era riuscito a chiudere davanti al monegasco nel 2021, ma in questa stagione ha fatto registrare un netto passo indietro.
Il figlio del due volte campione del mondo rally non si è dimostrato in grado di reggere la pressione, finendo varie volte fuori pista e dando prova di non poter stare al tavolo dei grandi. Carlitos potrebbe essere un ottimo secondo pilota, ma l’errore della gestione di Mattia Binotto è stato quello di non chiarire sin da subito le gerarchie, non mettendo Leclerc al centro del progetto.
Ad un paio di settimane dall’addio dell’ingegnere di Losanna sembra ormai chiaro che il suo sostituto sarà Frederic Vasseur, ovvero il primo team principal della carriera di Leclerc, con cui ha lavorato nel 2018 in Alfa Romeo Racing. L’approdo del francese a Maranello è sicuramente un’ottima notizia per il monegasco, visti gli ottimi rapporti che il manager intrattiene con Nicholas Todt e la sua influenza politica anche con Stellantis e con il CEO Carlos Tavares.
Per un motivo o per l’altro, Sainz era sicuramente più vicino a Binotto, dal momento che lo stesso ex team principal aveva fortemente voluto il nativo di Madrid per rimpiazzare Sebastian Vettel a partire dal 2021. Ciò che è certo è che Leclerc ha dimostrato di averne chiaramente di più nella stagione che si è appena conclusa, chiudendo con ben 62 punti di vantaggio sul compagno di squadra.
Questo distacco tra i due piloti della Ferrari non è affatto veritiero, visto che Charles ha pagato in maniera nettamente superiore le strategie sbagliate dal muretto, così come i guasti tecnici. Se le cose fossero andate di pari passo con le prestazioni viste in pista, è facile immaginare che i due compagni di squadra sarebbero stati distanziati di ben oltre 100 punti, ma per un motivo o per l’altro il gap è stato più contenuto.
A Maranello ci sarà molto da riflettere sulla questione gerarchie, cercando di intervenire sin da subito con delle regole ben precise. Sainz, dopo i primi due anni a Maranello, si è convinto di poter lottare per il mondiale, così come ha detto anche nelle ultime interviste successive alla fine del campionato.
Il 2022 ci ha dimostrato che, almeno per ora, non è ancora all’altezza di questo ruolo, ma le cose potrebbero anche cambiare nei prossimi mesi. Leclerc è sicuramente l’uomo di punta, quello su cui la Scuderia modenese dovrà investire maggiormente per pensare di battere Red Bull e Mercedes.
Ferrari, la grande paura di Ivan Capelli sui piloti
La Ferrari sta puntando molto sul progetto 675, ovvero l’evoluzione della prima Rossa ad effetto suolo della F1 moderna. Da quelle che sono le prime indiscrezioni, si dice che la vettura sia nata molto bene e che i gravi problemi di affidabilità siano stati risolti, ma è ovvio che per avere una conferma dovremo attendere i riscontri della pista.
La questione piloti sarà di capitale importanza, e l’ex F1 Ivan Capelli ha una paura in merito. Il milanese, che corse per la Scuderia modenese nel lontano 1992, uno dei peggiori anni nella storia di questo team, ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport“, sottolineando alcuni aspetti di vitale importanza.
Ecco le sue parole: “In passato, la Ferrari aveva dato le sue chiavi a Schumacher, ma era uno che aveva già vinto due mondiali e su cui la squadra puntava tantissimo. Leclerc, invece, non ha un blocco forte a suo seguito, e ciò è un bel problema. Vasseur e Todt potrebbero supportarlo al meglio, ma Sainz ha alle sue spalle papà Carlos che non è uno che non sa muoversi in questo mondo. La gestione piloti è difficile e c’è il serio rischio di avere un team spezzato in due ancor prima di dare il via al nuovo campionato“.
Le parole di Capelli non possono rassicurare i tifosi, ma è chiaro che non c’è molto da fare in merito. L’unica soluzione è quella di puntare forte su Leclerc, ma molto dipenderà dal contratto di Sainz e da cosa c’è stato scritto lo scorso aprile, quando fu firmato il suo rinnovo. La situazione non è affatto facile da gestire, ma un accordo andrà trovato molto presto, visto che ormai mancano due mesi e mezzo al via del campionato.