Michael Schumacher è stato una leggenda della F1 e della Ferrari, ed a Maranello ha accumulato una gran fortuna. Ecco quale.
Sono passati quasi nove anni dal 29 dicembre del 2013, una giornata che tutti gli amanti di Michael Schumacher non dimenticheranno mai. In quella data, il Kaiser di Kerpen rimase vittima di un terribile incidente sulle nevi di Meribel, iniziando un calvario che non è ancora finito e che, purtroppo, sembra destinato a durare in eterno.
Il tedesco vige in uno stato di salute terribile, ed a quanto sappiamo, non ci sono novità sulle sue condizioni di salute, con la sua famiglia che ha deciso, ormai da anni, di mantenere il riserbo e puntare sulla privacy. Un dramma senza fine quello che è costretta a vivere sua moglie Corinna Betsch, sposata nel 1995, ai tempi del suo secondo titolo mondiale con la Benetton.
Proprio le strabilianti performance con la squadra diretta da Flavio Briatore convinsero Luca Cordero di Montezemolo e Jean Todt a portarlo a Maranello, tramite un ingaggio faraonico che non aveva precedenti nella storia della Ferrari. Intervistato sulla vicenda, “L’Avvocato” Giovanni Agnelli affermò: “Non ci è certo costato un tozzo di pane“.
Tuttavia, quei soldi si sarebbero rivelati ben spesi, dal momento che Michael Schumacher, dopo alcuni anni complicati, portò a casa ben cinque titoli iridati consecutivi, diventando il pilota più vincente della storia prima dell’avvento di Lewis Hamilton. Quelle stagioni rimangono impresse nella memoria dei tifosi e di chi le ha vissute in prima persona, e vedendo la Ferrari di oggi sembrano appartenere alla preistoria.
Michael ha reso leggendaria la Rossa, ma si può anche affermare l’esatto opposto. Il connubio tra il tedesco e la Scuderia modenese è un qualcosa che non verrà mai accantonato, nonostante il suo passaggio alla Mercedes nel 2010 che venne visto come una sorta di tradimento. Oggi andremo ad affrontare una curiosità, vale a dire i guadagni di Michael ai suoi tempi in Ferrari.
Nel 1995, Michael Schumacher mise piede per la prima volta a Fiorano, testando la monoposto all’epoca affidata a Gerhard Berger e Jean Alesi. Il tedesco aveva appena vinto il suo secondo titolo mondiale con la Benetton, distruggendo la Williams di Damon Hill, il quale cercava riscatto dopo la beffa di Adelaide dell’anno prima.
Ormai era chiaro a tutti che Schumy fosse il migliore sulla piazza, e la Ferrari riuscì ad assicurarselo con un investimento che si sarebbe poi rivelato azzeccatissimo. Il primo contratto che lo legò a Maranello fu basato sul pagamento di 60 miliardi di vecchie lire divisi in due anni, ma si stima che tutto il suo guadagno nell’epoca in cui si è vestito di rosso sia stato pari a 327 milioni di euro.
Uno come Michael Schumacher, per ciò che ha rappresentato e per i risultati conseguiti, merita cifre di questo livello, considerando anche ciò che viene speso oggi per piloti di valore nettamente inferiore. La speranza è che, prima o poi, questo signore delle quattro ruote possa tornare a sorridere, ed a regalarci l’emozione più grande della sua carriera.
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