Pecco Bagnaia è diventato campione del mondo della MotoGP da poco più di un mese. Paolo Ciabatti svela un retroscena curioso.
La stagione 2022 della MotoGP ha visto la Ducati fare il pieno di titoli, con Pecco Bagnaia campione del mondo per la prima volta tra i piloti, il team factory padrone tra le squadre e la casa di Borgo Panigale al top tra i costruttori per il terzo anno consecutivo. Meglio di così non poteva davvero andare, ed i segnali in chiave futura sono ancor più confortanti.
La Desmosedici GP22 ha fatto il bello ed il cattivo tempo, con Pecco vincitore di sette gare, alle quali va aggiunta quella di Jack Miller arrivata a Motegi. La Ducati si è imposta in altre quattro prove, tutte con la moto del Gresini Racing guidata da Enea Bastianini, che però guidava la specifica dello scorso anno.
Tutti si chiedono se il 2023 sarà una sfida racchiusa soltanto ai due rider del team ufficiale o se gli altri riusciranno ad avvicinarsi, ed al momento non è possibile fornire una risposta esatta. Senza dubbi, le rivali più accreditate sembrano essere Aprilia e KTM, con la casa di Noale che dopo un finale di stagione complicato si è resa protagonista di ottime performance nei test di Valencia successive all’ultima gara, mostrando un buon potenziale.
Nella MotoGP le cose possono cambiare molto in fretta, ed è lecito attendersi anche un passo in avanti di Yamaha ed Honda, le vere sconfitte del campionato appena finito. Fenomeni come Fabio Quartararo e Marc Marquez non si accontenteranno di lottare nelle retrovie, visto che stiamo parlando di due campioni del mondo abituati a competere per il vertice.
Come abbiamo detto svariate volte, per Bagnaia il 2023 sarà la stagione della verità, visto che al suo fianco in Ducati non ci sarà più il fidato Miller, ma uno scatenato Bastianini che ha una certa fame di vittorie. Al contrario di quanto accaduto lo scorso anno, Pecco non potrà permettersi un inizio di stagione a rallentatore, ma dovrà partire subito al top con una moto pronta per vincere.
Nel 2022, il rider torinese era finito a -91 da Quartararo dopo la caduta del Sachsenring, avviando la propria rimonta nell’ultima gara prima della pausa estiva, ovvero il GP d’Olanda disputato ad Assen. Subito dopo, il circus del Motomondiale è andato in vacanza, e per Bagnaia c’è stato anche un episodio poco gradito, ovvero l’incidente automobilistico ad Ibizia, durante la villeggiatura.
Colui che sarebbe diventato il campione del mondo della top class è finito fuori strada ed aveva un tasso alcolemico sopra al consentito, ma per fortuna tutto si è poi risolto. Da un certo punto di vista, si potrebbe dire che quell’episodio possa aver fatto scattare qualcosa nella sua testa, visto che nelle gare successive è risultato imprendibile per tutti.
MotoGP, Ciabatti e l’ammissione su Bagnaia
La MotoGP è un mondo dove le cose cambiano molto in fretta, e la rimonta mondiale di Pecco Bagnaia in questo 2022 ne è stata la prova più assoluta. Il rider torinese, che sicuramente aveva nella sua Ducati un vantaggio non da poco rispetto a Fabio Quartararo, è stato perfetto nel non perdersi d’animo, continuando a spingere anche quando tutto sembrava finito.
Il direttore sportivo della casa di Borgo Panigale, vale a dire Paolo Ciabatti, ha parlato di quanto accaduto a seguito dell’incidente di Ibiza, lodando i passi in avanti messi in mostra dal suo piloti dopo lo spiacevole episodio. Secondo lui, Bagnaia ha capito alla perfezione il proprio errore, traendone spunto anche per la successiva rimonta.
Ecco le parole di Ciabatti: “Subito dopo l’incidente abbiamo avuto una discussione con Pecco e c’è stato un chiarimento, è stato il primo a sentirsi molto dispiaciuto per quello che era successo. Siamo tutti uomini e per questo possiamo sbagliare, lui è sempre stato rispettoso ed è stato bravo nel recepire il messaggio e nel capire l’errore. La cosa più brutta è chi la fa franca quando commette un errore, ma non è stato questo il caso, Pecco si è dimostrato molto maturo dopo l’incidente“.
Il neo-campione del mondo della MotoGP è ora una persona nuova dopo la vittoria del titolo, essendosi scrollato di dosso una pressione che tutti i piloti si portano dietro quando si vuole diventare il numero 1. Il rider torinese ha ora raggiunto il proprio obiettivo, e nella seconda parte della stagione si è dimostrato molto maturo in sella. Gli errori si sono ridotti al minimo, ed ora è arrivato il momento di provare a confermarsi, contando su un’esperienza maggiore e su una Ducati in gran forma.