L’ingegnere e manager italiano della Ducati, Gigi Dall’Igna, si è sbilanciato sulla prossima stagione, raccontando anche un aneddoto su Pecco Bagnaia.
Una volta saliti sul gradino più alto, la difficoltà è confermarsi. La Ducati è riuscita a sfatare il tabù Stoner, riuscendo a vincere il titolo in MotoGP con l’italianissimo Pecco Bagnaia. Un percorso che è cominciato tempo fa e ha, finalmente, trovato una sua definizione. La gioia per il titolo è stata immensa, dopo anni in cui il grande potenziale della Desmosedici non era stato sfruttato appieno.
Alla Rossa era sempre mancato un top rider, ovvero un campione in grado di vincere la resistenza dei rivali su moto giapponesi. Per riuscire nell’impresa, dopo la fortunata epopea targata Stoner, erano stati ingaggiati centauri leggendari come Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, ma nessuno dei due è riuscito a farsi valere in sella alla Desmosedici. Andrea Dovizioso ha sfiorato il titolo, ritrovandosi nel periodo di maggiore splendore di Marc Marquez. Proprio l’assenza del centauro della Honda ha fatto una clamorosa differenza nelle ultime tre stagioni. A seguito dell’incidente accusato a Jerez de la Frontera, nel luglio del 2020, la carriera dell’otto volte iridato è stata stravolta, ma anche l’intera MotoGP ha cambiato volto.
Si sono succeduti tre campioni del mondo diversi su tre moto diverse. Dopo il titolo dello spagnolo Mir su Suzuki, è toccato a Fabio Quartararo su Yamaha festeggiare il titolo in top class. Nel 2022 si è riproposta la sfida tra il centauro francese e Bagnaia sulla Rossa. Il torinese ha iniziato male l’annata, palesando uno scarso feeling con la nuova Desmosedici GP22. Dopo aver accumulato un gap di 91 punti dal campione in carica, Pecco si è scosso, riuscendo ad inanellare quattro successi di fila. In Olanda, Inghilterra, Austria e Italia il #63 ha fatto la voce grossa, come non era mai accaduta a nessun rider della Ducati. Dopo le quattro vittorie consecutive, complici dei risultati pessimi del rivale, il piemontese ha riaperto la contesa.
Il ritorno in pista di Marc Marquez, a seguito della quarta operazione all’omero destro, ha dato una grossa mano all’italiano. Ad Aragon il Cabroncito ed il Diablo sono stati i protagonisti, nelle prime battute, di un incidente che ha steso un tappetto rosso al ducatista. Il francese, già in difficoltà sul piano tecnico nel confronto con la Desmosedici, ha accusato un DNF anche nella tappa australiana. In Thailandia ha chiuso fuori dalla zona punti in diciassettesima posizione.
Ducati, il timore di Dall’Igna
Nel finale di stagione, Bagnaia ha demolito il principale competitor, facendo scoppiare la festa. Il 2023, però, si prospetta una sfida più ardua. I costruttori giapponesi si rifaranno sotto, a partire dalla Honda. La casa di Tokyo ha concluso all’ultimo posto della graduatoria costruttori e non vorrà ripetere un’altra figura barbina. Per questo motivo hanno puntato con decisione su Joan Mir, campione del mondo 2020, al posto di Pol Espargaró.
La squadra Repsol sarà l’unica che potrà annoverare tra le proprie file due campioni del mondo della top class. Marc Marquez ha fatto una richiesta esplicita alla Honda. Ecco cosa pretende. Il centauro di Cervera ha esternato, in modo deciso, le sue preoccupazioni ai giornalisti, attaccando la squadra che lo ha reso celebre. La Honda farà di tutto per consegnare nelle mani del suo alfiere di punta una moto competitiva. L’ing. Dall’Igna è consapevole dell’ardua sfida che attenderà la Ducati nella prossima annata.
Il tecnico veneto ha dichiarato: “Pecco è uno che può fare la storia, davvero, perché basti pensare a come è stato il Mondiale 2022: è uscito da due o tre errori e poteva vincerlo con largo anticipo. Per questo dico che Pecco ha poco da fare, mettere a punto ogni minima cosa qua e là. Piccole imperfezioni possono segnare la differenza in modo incredibile”.
Dall’Igna è convinto che ci sarà da sudare contro l’otto volte iridato della Honda. “Marc fa sempre paura. Come posso dire che Marc Marquez non fa paura? Marquez ha dimostrato di essere uno che ha la grinta, la forza, uno stile di guida che spaventa. Chi non ha paura di Marc Marquez è semplicemente pazzo. Non sto dicendo che Marc non ci fa paura, ma sto dicendo che abbiamo un pilota che, se si libera di una crepa, può fare la differenza come ha fatto Marquez”.
Il titolo di Bagnaia chiude la porta a Marc per raggiungere la Ducati in futuro? “Nella vita non si può mai sapere o dire. Forse è Pecco che parte. Sappiamo che abbiamo un contratto di due anni, sappiamo che il nostro rapporto è sempre stato meraviglioso. Anche nei momenti di difficoltà reciproca, abbiamo saputo aiutarci a vicenda e trovare una soluzione. Ecco perché penso che sarebbe difficile, ma… nella vita non si sa mai. Lo stesso arriva Honda e ti propone una cifra che per noi è insostenibile e io cosa faccio?”, ha ammesso Bagnaia nell’intervista a Marca.