Vista la stagione 2022, il noto manager Carlo Pernat ha analizzato la situazione di Quartararo e Marquez e parla di un futuro incerto.
Se Ducati e Pecco Bagnaia escono trionfatori dalla stagione 2022 di MotoGP, per tutti gli altri c’è almeno una cosa su cui riflettere. Poche infatti le luci negli altri team, che non sono stati capaci di lottare realmente contro una Rossa di Borgo Panigale che, con 8 moto in pista, in molte occasioni si è dimostrata decisamente superiore alla concorrenza. Tra i primi a uscire con le ossa rotte da questo Mondiale sono Honda e Yamaha. Le due case giapponesi infatti non sono riuscite a contenere lo strapotere Ducati, in particolare la casa dell’ala dorata, che è incappata in una delle peggiori stagioni della sua storia nella classe regina. Colpa anche di un Marc Marquez di nuovo a mezzo servizio per colpa dell’infortunio del 2020, ora forse definitivamente risolto con la quarta operazione in due anni, a cui si è affidata completamente per lo sviluppo della moto.
La Yamaha quantomeno fino all’estate è rimasta davanti, merito di un Fabio Quartararo che ha saputo nascondere i difetti della solita M1 che poi ha faticato terribilmente da Assen in poi ad essere realmente competitiva. Alla fine il francese, per colpa della moto poco competitiva e per errori, ha vanificato un vantaggio enorme sui rivali e ha perso una grande occasione.
Tra le deluse poi, anche se solo in parte, c’è anche l’Aprilia, che fino alla fine è rimasta incredibilmente in corsa per l’iride con Aleix Espargarò, ma nel momento chiave della stagione, nelle ultime cinque gare, ha mostrato dei limiti evidenti sotto il punto di vista della tenuta psicologica sia il pilota che il team.
Pernat mette nel mirino Quartararo e Marquez
Non poteva mancare per questo un commento di chi il paddock lo vive ormai da decenni, weekend dopo weekend, e conosce bene non solo i piloti ma i modi di lavorare dei team. Parliamo di Carlo Pernat, che a TMW Radio ha “fatto le pulci” ai grandi delusi del 2022. A partire da casa Yamaha: “La seconda parte di campionato di Quartararo è stata allucinante. E’ un talento un poco superiore agli altri, però nella testa ha dei problemi. Storicamente lui, quando ha pressione, non è più lucido. Nel 2021 ha vinto ma nelle ultime gare gli venne fuori il braccino. Quest’anno è andato un po’ nel pallone nella seconda parte, come nel 2022. Perdere un Mondiale con 91 punti di vantaggio è allucinante. La delusione è Yamaha ma più Fabio, che deve imparare a gestire la pressione“.
E non vede bene la casa dei tre diapason per il Mondiale 2023: “La Yamaha è un punto interrogativo. Il nuovo motore fatto da Marmorini sembrava buono ma con la carena nuova dopo Valencia ho visto nervoso Quartararo. I giapponesi negli ultimi 5-6 anni non hanno fatto grandi investimenti, sono rimasti con quel motore 4 cilindri in linea ma per raggiungere quelli con il motore a V ce ne vorrà. Poi avrà anche due moto in meno, avrà solo Quartararo e Morbidelli e non ha concessioni. La vedo difficile per il 2023. E’ una moto che se la metti in concorrenza con Ducati è perdente, soprattutto se ne devi affrontare 8“.
Una nuova stagione che tutti sperano possa vedere Marquez protagonista dopo le note vicende relative all’infortunio patito a Jerez due anni fa. Ma Pernat non sembra così ottimista, anzi: “Spero si possa fare i conti con lui e con tutti gli altri. Il problema di Marc non è solo suo. Lui deve portare la croce. La Honda proprio non va. Storicamente ho sempre visto una Honda tra le prime, ma ora la vedo male. Non riesce a svilupparla bene, tanto che Marquez si è lamentato. Ora ha preso Rins e Mir, il problema è lo sviluppo però. O lo fai su Marquez, come lo farei io, però se lo fai su lui la guida solo lui quella moto. E gli altri due? Guidare una moto fatta per Marquez non la guida nessuno, basta chiedere a Lorenzo“.
E poi ha lanciato un altro problema, oltre a rincarare la dose contro Honda: “Sono preoccupato, perché al momento non sanno che parte seguire. Marquez non sarà più il Marquez di qualche anno fa, sempre un fenomeno ma qualcosa di meno. E su questa moto non può andare. Per me sarà un punto interrogativo la sua stagione. Se tornasse davanti vedremmo un bel campionato, una sfida Ducati-Honda sarebbe incredibile, ma il problema Honda non è di facile soluzione. C’è da lavorare tanto e negli ultimi due anni ha sbagliato tutto“.
Infine una tiratina di orecchie all’Aprilia: “Nelle ultime gare è saltato tutto a livello umano nel team, che forse non era in grado di gestire una lotta per il Mondiale, ma è anche calato il pilota Espargarò. Pensavo potessero giocarsi il Mondiale veramente, ma quando ho visto certi errori del team, mi hanno deluso. Se avesse continuato con il buon ritmo visto prima, chissà cosa poteva succedere“.