Tanti ragazzi non vedono l’ora di prendere la patente per diventare indipendenti, ma come funziona quando si possiede solo il foglio rosa?
Soprattutto in epoche passate il possedere un’auto propria era un traguardo per molti adolescenti arrivati alla maggiore età. Oggi la storia è un po’ diversa, ma ugualmente poter essere più autonomi è un desiderio comune. Dunque, in tanti cominciano a studiare per l’esame di teoria, così da poter fare la pratica non appena scoccati i 18 anni. Ma cosa accade nei mesi precedenti quando si dispone solamente del foglio rosa? Ebbene, in questo caso la guida deve essere accompagnata.
Intanto iniziamo a chiarire la terminologia. Il documento pre-patente rilasciato dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri, normalmente chiamato foglio rosa per il suo colore, viene conseguito da chi ha superato l’esame teorico. Dunque da chi conosce le regole base della viabilità utili per mettersi al volante. Su di esso sono presenti i dati anagrafici del candidato, i codici di riconoscimento e la data di scadenza.
Foglio rosa, a cosa serve?
Dal 10 novembre 2021 la sua validità è stata innalzata da 6 a 12 mesi. In tale lasso di tempo si potrà tentare la prova pratica per un massimo di tre volte.
Quando si dispone di tale certificato si può circolare liberamente purché affiancati da un istruttore autorizzato, o da un adulto sotto i 65 anni con patente B conseguita da almeno 10 anni.
E’ importante segnalare che chi ha solo il foglio rosa, NON è autorizzato a portare con sé passeggeri privi di licenza di guida, o persone over 65.
La vettura deve essere dotata dalla lettera P di “Principiante” posta davanti e dietro. Mentre per la Guida Assistita dovrà esserci il contrassegno GA.
Coloro che ancora non hanno la patente devono rispettare alcune regole importanti: non devono andare oltre i 100 km/h in autostrada. E non superare i 90 sulle strade extraurbane principali.
Foglio rosa, quali sanzioni
Stando a quanto stabilito dall’articolo 122, commi 7, 8 e 9 del Codice della Strada, chi guida con vicino un non-patentato dovrà pagare una multa tra i 430 e i 1731 euro. E la sanzione è valida per entrambi.
Se invece non è stata esposta la P o la GA, la somma da sborsare varia tra gli 87 e i 344 euro.
Come funziona la guida accompagnata
Questo tipo di regola è relativamente una novità. E’ stata infatti introdotta dal Decreto Ministeriale n° 213 dell’11 novembre 2011, con via ufficiale il 22 aprile dell’anno seguente, a completamento dell’articolo 115 del Codice della Strada, comma 1-bis e successivi.
Ma di che cosa si tratta? In pratica, chi è titolare di patente di A1, (chi può circolare con motocicli fino a 125 cc di cilindrata e potenza fino a 11 KW, piuttosto che tricicli di potenza non superiore a 15 KW), o della B1 (con quadricicli con massa a vuoto fino a 400 kg e potenza massima netta fino a 15 KW), una o l’altra conseguite dopo il 19 gennaio 2013, può esercitarsi su autoveicoli di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate, a patto che al suo fianco ci sia un conducente dotato di patente B o superiore da almeno 10 anni. Importante altresì che questa non sia mai stata sospesa negli ultimi 5 anni. L’autorizzazione di guida accompagnata deve essere rilasciata dall’ufficio competente del Dipartimento per i trasporti, dopo apposita richiesta del genitore o del tutore legale del minore.
La domanda dovrà essere presentata presso la Motorizzazione, con allegate le ricevute dei due pagamenti previsti: 32 euro sul c/c 4028 dello stesso ente. E 10,20 euro sul c/c 9001 del Ministero. Non dovrà mancare la fotocopia della carta d’identità. Quindi la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che stabilisca la qualità di genitore o rappresentante legale del minore.
Questi potrà essere accompagnato da un over 65 solamente dopo aver effettuato 10 ore di lezioni di guida in autoscuola, di cui 4 in autostrada o su strade extraurbane principali, e 2 in notturna. Il costo del corso varia tra i 300 e i 500 euro.
Il veicolo non dovrà avere una potenza superiore ai 70 Kw. Dovrà avere il contrassegno GA (scritta nera su sfondo giallo). E al massimo potrà caricare tre persone autorizzate.
In caso siano necessari degli adattamenti del mezzo di guida, andrà presentato l’apposito certificato rilasciato dalla Commissione medica locale.
Superate le dieci ore di corso, si potrà tranquillamente farsi accompagnare da persona autorizzata e con i requisiti richiesti, ovvero la titolarità della patente da almeno un decennio e che non abbia superato i 65 anni.
Una volta consegnata la documentazione alla Motorizzazione, questa rilascerà una ricevuta da consegnare alla suola guida.
Come funziona il corso
Come abbiamo detto per ottenere il foglio rosa il candidato dovrà seguire un breve corso di pratica per verificare alcune competenze cruciali.
Per prima cosa dovrà dimostra di conoscere la macchina, saper partire, usare la frizione, il volante, il freno e le marce.
Quindi dovrà imparare a districarsi nel traffico, ovvero il posizionamento su carreggiata, la partenza in salita, svolte, la circolazione su strade strette, il comportamento agli incroci, la precedenza, la distanza di sicurezza, il parcheggio e l’inversione di marcia.
Dovrà esercitarsi su strade urbane, con o senza veicoli parcheggiati ai lati in condizioni di buio, così come su quelle extraurbane con superamento dei 50 km/h e l’utilizzo delle marce alte.
Successivamente, il corso prevede dei tratti in autostrada o in strade extraurbane, sia principali, che secondarie. In questo caso il focus sarà sull’immissione in corsia di accelerazione, l’ingresso in autostrada, lo sfruttamento delle corsie di marcia, il sorpasso, l’immissione nella corsia di decelerazione e l’uscita dall’autostrada.
Perché la guida accompagnata è vantaggiosa
Chiedere l’autorizzazione per questo tipo di guida è utile in quanto già a 17 anni si può cominciare a fare pratica. Inoltre si è abilitati a fare l’esame già dalla prima sessione fissata. Inoltre consente di prendere da subito dimestichezza con l’auto.
Anche in questo frangente ci sono delle limitazioni, perché ovviamente non è stato ancora sostenuto l’esame definitivo e non si è patentati.
Dunque, non possono essere superati i 100 km/h in autostrada e i 90 km/h su tratti extraurbani principali. Se ci si trova su strada a scorrimento veloce con oltre due corsie, occorre stare su quella più a destra. Il veicolo adottato non potrà eccedere i 70 kW di potenza,le 3,5 t e un rapporto peso/potenza 55 di Kw/t. Come ripetuto spesso dovrà essere presente il contrassegno GA nero su sfondo giallo. E l’accompagnatore dovrà essere autorizzato.