Il campionato di Superbike ha riservato innumerevoli sorprese nell’ultima stagione con la vittoria di Bautista su Ducati. Lo spagnolo ha battuto una leggenda delle due ruote.
La SBK cattura l’interesse di sempre più appassionati di motociclismo, desiderosi di ammirare battaglie old school. La MotoGP ha preso la direzione della tecnologia estrema con uno spettacolo che, inevitabilmente, ne ha risentito in termini di sorpassi. I piloti ad aver ottenuto più vittorie nella storia della Superbike sono Jonathan Rea con 118 trionfi, seguito da Carl Fogarty con 59 successi e Troy Bayliss con 52 vittorie. Per quanto riguarda l’australiano ogni singolo trionfo è avvenuto in sella alla Ducati. Le nazioni più vincenti sono la Gran Bretagna con 304 gare vinte, seguita a pari merito da Stati Uniti d’America e Australia, entrambe a 119 successi.
Rea è il pilota con il maggior numero di titoli mondiali (6), oltre ad essere quello con il maggior numero di vittorie nelle singole gare, il maggior numero di podi, il maggior numero di giri veloci in gara e il maggior numero di punti in campionato. Il nativo di Ballymena è una vera e propria leggenda del Motorsport. Ha iniziato molto presto a muovere i suoi primi passi sullo sterrato. Figlio di Johnny e Claire Rea, Jonathan è cresciuto in una famiglia legata al mondo dei motori. Suo nonno John fu sponsor del pilota Joey Dunlop, mentre suo padre ha corso nell’iconica sfida del Tourist Trophy. Prima di fare la storia sulle moto stradali, il nordirlandese ha corso sulle moto da cross, all’interno della famiglia Red Bull, per poi lanciarsi nelle competizioni su strada.
Nel Regno Unito la Superbike ha un campionato nazionale molto seguito. Nella sua prima stagione, il classe 1987, arrivò quarto. Nel 2007 si classificò al secondo posto, iniziando ad attirare l’interesse di grossi marchi. Nello stesso anno prese parte, in coppia con Ryūichi Kiyonari, alla 300 km di Suzuka, conquistando il successo finale. Il trionfo gli spalancò le porte del campionato mondiale Supersport in sella ad una CBR 600RR del team HANNspree Ten Kate Honda, mettendo a segno 6 podi in 12 gare. Salì sul primo gradino del podio in tre occasioni, mentre finì una volta secondo e due volte terzo. A quel punto il passaggio in Superbike era solo una questione di tempo. La sua prima occasione la ebbe nel 2008 per il GP finale in Portogallo.
Sul circuito di Portimão, Rea strappò subito applausi, conquistando la prima fila durante la sua prima ed unica partecipazione alla Superpole con giro unico. L’anno successo fu confermato dalla Honda che gli mise a disposizione una CBR 1000RR del team HANNspree Ten Kate. Nonostante l’inesperienza nella categoria, Jonathan fu in grado di conquistare otto podi, battagliando anche con il nostro Max Biaggi, e celebrò la sua prima vittoria nel Gran Premio di San Marino in gara 2 a Misano Adriatico, per poi ripetersi nel Gran Premio di Germania in gara 2 al Nürburgring. Chiuse la sua prima annata completa in SBK al quinto posto.
L’anno successivo fu confermato nel medesimo team, iniziando con il piede giusto con la doppia vittoria di Assen. Continuò l’annata, festeggiando il successo in gara 1 al Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno e in gara 1 al Gran Premio di Germania al Nürburgring. Nel 2010 il nordirlandese mise a referto 4 vittorie, 10 podi totali, 1 pole position e 5 giri veloci, posizionandosi al quarto posto nella classifica piloti con 292 punti. Le successive tre stagioni furono altalenanti anche a causa di un infortunio. Il centauro fu costretto ad una operazione per la rottura del legamento scafo-lunare del polso sinistro. Nel 2011 conquistò solo due vittorie, chiudendo nono. Nel 2012 risalì al quinto posto della graduatoria, togliendosi almeno la soddisfazione di vincere la 8 Ore di Suzuka in coppia con Kōsuke Akiyoshi e Tadayuki Okada in sella ad una Honda CBR1000RRW.
Superbike, i record di Jonathan Rea
Dopo un 2013 da dimenticare, conclusosi in nona posizione, decise di disputare l’ultima stagione in Honda l’anno successivo. Nonostante un buon campionato non andò oltre la terza posizione e decise di legarsi alla casa di Kobe. Il binomio Rea – Kawasaki è stato il più vincente della storia della SBK. Il 20 settembre 2015, grazie a un quarto posto in gara 1 nel Gran Premio di Jerez, si laureò campione del mondo con due gare d’anticipo rispetto al termine del campionato. Dopo la conquista del Mondiale Rea continuò ad ottenere risultati strepitosi, tanto da insidiare il record detenuto da Colin Edwards che nel 2002 ottenne 552 punti, fermandosi però a quota 548 punti. Negli anni successivi superò, ampiamente, il primato di punti di Edwards.
Rea, infatti, vinse nei successivi 5 anni, demolendo ogni statistica precedente. La Kawasaki deve molto al centauro nordirlandese, avendo vinto per la prima volta nella sua storia il titolo costruttori nel mondiale Superbike. Nel 2021, dopo sette stagioni in Kawasaki, cedette il passo a Toprak Razgatlioglu su Yamaha, in odore anche di MotoGP. Il turco la spuntò di soli 13 punti. Nella stagione 2022, invece, il ducatista Alvaro Bautista è riuscito a battere la leggenda nordirlandese e il giovane turco. I record di Rea rimarranno inavvicinabili per molti anni. Dal 2017 Jonathan Rea è Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per meriti sportivi.