I bolidi della MotoGP sono gioielli che arrivano a costare cifre impressionanti. I treni di gomme sono altrettanto costosi.
La top class del Motomondiale è il punto di arrivo di ogni rider che inizia a correre da bambino sulle minimoto. La MotoGP rappresenta la massima espressione dell’ingegno e del progresso tecnologico. Le moto 1.000cc superano i 250 CV e sono delle vere e proprie opere d’arte. Da tre anni la Ducati Desmosedici è la moto da battere, grazie al lavoro di tecnici straordinari come l’ing. Dall’Igna. Nonostante vi fossero straordinari piloti sulle moto giapponesi, l’italiano Pecco Bagnaia ha sbaragliato la concorrenza, vincendo nel 2022 il suo primo titolo in MotoGP. Ecco quanto ha guadagnato quest’anno.
Il bolide di Borgo Panigale è diventato il punto di riferimento, non solo per la straordinaria velocità nei rettilinei. L’agilità nei cambi di direzione nei tratti misti ha permesso al torinese di fare la differenza. Pecco ha vinto 7 gare, riuscendo a rimontare 91 punti al campione della Yamaha, Fabio Quartararo. Lo strapotere tecnico della moto italiana ha reso il testa a testa tra gli avversari un duello a distanza. Il francese ha chiesto a gran voce più potenza sotto la sella della M1 per pareggiare la cavalleria del motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido con distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro della Ducati. Un altro aspetto che ha reso la Rossa un sogno per qualunque rider della top class è legato al tyre management.
Enea Bastianini, sebbene guidasse la Desmosedici GP21, è diventato un asso nella gestione delle mescole. Il romagnolo ha costruito diverse vittorie, nel 2022, sulla sua capacità di non far degradare le preziose mescole. Una abilità costruita sulla base di una moto che consente di non avere un drop repentino come altri competitor. Oltretutto la Ducati raggiunge i 360 km/h ed appare la più stabile, grazie alle numerose soluzioni aerodinamiche introdotte negli ultimi anni. Ogni componente della moto è molto costoso, a partire dal motore. Da non dimenticare l’elettronica che, secondo molti ex piloti, ha reso la guida meno entusiasmante rispetto ad un tempo. Le MotoGP attuali sono così veloci che, oramai, fanno anche fatica a superarsi in gara. In tanti si sono lamentati dell’impossibilità di effettuare manovre come con le gen precedenti. Qual è il sistema di punteggio in MotoGP? Ecco la novità che cambia tutto.
MotoGP, prezzo gomme da capogiro
La tecnologia su cui si basano le moderne MotoGP è estrema. La Desmosedici GP22 presenta la Ducati Seamless Transmission finale a catena. Una alimentazione ad iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate da doppio sistema Ride By Wire. Il telaio è in doppio trave in lega di alluminio. Le MotoGP vantano una carena in fibra di carbonio e molti altri elementi in lega leggera. Presentano una aerodinamica estrema, con appendici sofisticate per raggiungere performance da brividi. La Desmosedici GP22 ha alzato l’asticella con innovazioni, alette, abbassatori e altre soluzioni all’avanguardia. Tutte le moto attuali della classe regina sono sempre più complesse. Pilotare certi mezzi è un lavoro per pochi eletti. Si tratta di prototipi progettati appositamente per la pista.
Ogni elemento della moto è pensato per estrarre il massimo potenziale. Ogni dettaglio è frutto di tantissime ore di lavoro in galleria del vento. Non si bada a spese, dallo scarico Akrapovič alla trasmissione finale con catena D.I.D. sino alle sospensioni con forcella rovesciata Öhlins con foderi in carbonio ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico e freno idraulico in compressione ed estensione. L’impianto frenante è Brembo con doppio disco anteriore in carbonio da 340mm con pinze a quattro pistoncini. Disco posteriore singolo è in acciaio con pinza a due pistoncini. Montano pneumatici Michelin, su cerchi anteriore e posteriore Ø17″. Cerchioni Marchesini in lega di magnesio.
Una caduta può comportare un esborso economico salatissimo. Ogni cerchione di un bolide di MotoGP, invece, arriva a costare una cifra totale di 4000 euro. Nel corso di un campionato vengono utilizzati svariati treni di gomme. Le gomme cambiano in base al circuito. Su alcune piste, infatti, vengono usate mescole specifiche con parametri tassativi. Il fornitore unico Michelin spende una cifra impressionante per trarre il massimo della performance. Ai costi di produzione vanno sommate anche le spese di progettazione, sviluppo e ricerca.
La cifra complessiva può arrivare così a superare 1 milione e 200.000 euro ad annata, incluso il personale tecnico di assistenza. Si tratta di una cifra standard, molto variabile. Un piccolo errore può avere delle conseguenze devastanti. Può capitare che le moto possano prendere fuoco o, semplicemente, avere dei problemi tecnici. Spesso le mescole risultano compromesse dopo delle cadute. Il lavoro di evoluzione delle mescole per ogni circostanza ha un peso specifico enorme sulla riuscita delle magie in pista degli assi della MotoGP.