La Superpole è un evento che si è fatto sempre più importante nel mondo della Superbike, ma non tutti hanno capito come funziona.
Da diversi anni ormai la Superbike è diventata una vera e proprio contendente alla MotoGP nel ruolo di più importante Federazione a due ruote, per questo motivo sempre più persone si stanno appassionando a essa e dunque è giusto chiarire una volta per tutte che cosa si intende per Superpole.
Dal 1988 il mondo delle due ruote ha avuto modo di poter scoprire un nuovo magico mondo, ovvero quello legato alla Superbike, una delle più grandi novità che siano mai nate per elevare il motociclismo nel Motosport.
Inizialmente erano in molti a considerare questa categoria solamente adatta per quei piloti che non erano stati in grado di imporsi nella MotoGP, a tutti gli effetti l’unico vero luogo in grado di saggiare il valore dei grandi campioni.
Da qualche anno ormai però è tutto cambiato e anche il grande pubblico ha avuto modo di appassionarsi alle grandi imprese di un campione come Alvaro Bautista che ha dimostrato il suo immenso talento vincendo il Mondiale di questa stagione.
A questo punto però è giusto cercare di capire come funziona un weekend di Superbike, perché il ragionamento è diametralmente diverso rispetto a quello del MotoMondiale.
Già la qualifica è stata rivoluzionata completamente nel 2019, anno in cui venne introdotta la SuperPole, ovvero un modo per poter stabilire la griglia di partenza solamente in Gara 1.
Rispetto al passato dunque non ci sarebbero più state due sessioni distinte da 15 minuti l’una, intervallate da un breve riposo di sette minuti, ma bensì è nata la SuperPole con l’idea di fare un’unica sessione da 25 minuti.
In questo modo dunque si ha l’occasione di poter stabilire il posizionamento dei piloti in vista della prima Gara, dato che ricordiamo per i meno esperti in Superbike, ogni weekend prevede due appuntamenti.
E invece cosa succede per Gara 2? Si mantiene ancora il risultato della SuperPole oppure si deve andare incontro a un altro sistema per decidere come partiranno i piloti alla domenica?
Bene in questo caso la Superbike nel 2019 ha deciso di apportare un secondo cambiamento, decisamente più importante e che è sicuramente stato rivoluzionario in questo mondo.
Stiamo parlando infatti della nascita della Superpole Race, una vera e propria gara a sé stante che dà l’occasione di poter vedersi assegnare anche dei punti validi per il Mondiale.
La Superbike in questo caso ha voluto così creare una gara con metà della percorrenza prevista e dunque anche i punti assegnati saranno la metà, anche se non dobbiamo dimenticare come i punti saranno dati solo dalla prima alla nona posizione e non fino alla quindicesima come in Gara 1 e Gara 2.
Ecco però che anche la prima Superpole in realtà abbia dunque una doppia valenza, perché la griglia di partenza della Superpole Race è derivata proprio dai risultati di quella che è a tutti gli effetti l’unica qualifica.
Solo la Superpole Race può cambiare i risultati e i tempi della prima prova in ottica di Gara 2, dove a quel punto dunque non verranno assegnati solo i punteggi, ma anche le posizioni in griglia di partenza.
La Superpole ha una doppia valenza: un cambiamento epocale
Un altro grande cambiamento che è derivato dalla nascita della Superpole, e soprattutto dalla Superpole Race, è dettato anche dalla presenza di tutti i piloti a questo evento.
In passato invece anche la Superbike aveva lo stesso ragionamento della MotoGP, con le prove libere che davano l’occasione ai dieci migliori piloti di poter entrare subito in Q2, mentre gli ultimi due migliori sarebbero derivati dalla Q1.
La Superpole ha dunque dato la possibilità a tutti di poter giocarsi le proprie sorti e il proprio destino direttamente in occasione della qualifica, un evento che è sempre svolto alla mattina rispetto alla gara.
Questa è un’altra grande differenza rispetto alla MotoGP, perché dovendo disputare due gare, anche le qualifiche hanno bisogno di essere disputate nello stesso giorno di Gara 1 e Gara 2, con la distanza temporale che è di circa 3 ore e mezza.
Si tratta dunque di un vero e proprio tour de force per i piloti, con i weekend che per la loro fortuna sono indicativamente sempre 13 ogni anno e dunque hanno modo di potersi allenare e preparare durante la stagione.
Ogni weekend dunque non dà solo i 25 punti canonici della vittoria, come succede in MotoGP, ma il totale è addirittura di 62 punti, un dato che comprende dunque le due Gare e la Superpole Race.
La Superpole del sabato rimane l’unica a non dare punti, ma sappiamo perfettamente come partire dalla prima fila possa cambiare tutto e questa prova dà l’occasione di avere un bel piazzamento in ben due prove.