Quartararo fa un bilancio della sua stagione MotoGP 2022, conferma un po’ di amarezza dopo la sconfitta contro Bagnaia.
Il 2023 si avvicina e Fabio Quartararo vuole farsi trovare pronto per quando verrà il momento di risalire in sella. Il 10-12 febbraio ci sarà il primo test pre-campionato a Sepang e spera di non avere brutte sorprese.
Il francese si aspetta una Yamaha M1 più competitiva di quella guidata nell’ultima stagione, che lo ha deluso soprattutto in termini di velocità in rettilineo. Si aspettava un motore più performante e non lo ha avuto, ma nel 2023 dovrebbe essere finalmente accontentato.
La casa di Iwata gli ha dato specifiche garanzie tecniche per convincerlo a rinnovare il contratto fino al 2024 e sta investendo soprattutto nel reparto motoristico. L’ingaggio di Luca Marmorini e di altri ingegneri rientra nel progetto che dovrebbe portare la moto ad essere decisamente più veloce in futuro.
In Malesia verrà portata l’ultima versione del nuovo propulsore e capiremo se veramente Yamaha avrà fatto i passi avanti tanto attesi. Sarebbe veramente deludente se la M1 non avesse una velocità sul dritto abbastanza più elevata rispetto al 2022.
MotoGP, Quartararo fa un bilancio del 2022
Quartararo in un’intervista concessa a Le Monde è tornato a parlare dell’ultima stagione, ribadendo come si è sentito durante il 2022: “All’inizio speravo di fare meglio, poi ho subito capito che non potevo competere ad armi pari contro le Ducati, che erano più veloci in rettilineo. Non avevo margine, ho guidato sempre al limite. In queste condizioni arrivare dietro a Bagnaia può essere ritenuto soddisfacente, anche se non posso accontentarmi“.
Il pilota di Nizza si è sentito spesso impotente quando doveva combattere contro le Ducati. Per arrivare davanti doveva essere praticamente perfetto e sfruttare tutte le occasioni nelle quali poteva batterle. Essere sempre al limite espone anche a qualche errore e lui ne ha commessi alcuni.
Si aspettava di più, però con il materiale a sua disposizione è andato anche oltre quello che era il potenziale di partenza. È stato bravo a fare la differenza, approfittando pure dei passi falsi che aveva commesso Bagnaia nella prima metà di campionato e arrivando persino ad avere 91 punti di margine su di lui dopo la gara al Sachsenring. Ciò che è successo in seguito lo sappiamo…
Nel 2023 potrebbe ritrovarsi anche Marc Marquez come rivale e gli è stato domandato, in riferimento alle sue cadute e agli infortuni rimediati, se pensa al pericolo quando corre. Questa la sua risposta: “Non ho paura in moto. Ma capita di spaventarmi se perdo aderenza all’anteriore a quasi 400 km/h. Cerco di non pensarci troppo, perché la paura di cadere può farti perdere dei centesimi di secondo. La cosa importante è che mi diverto ancora“.
Qualsiasi pilota si è spaventato in determinate situazioni ed è normale che sia così. Quando c’è una brutta caduta è logico. Ma Quartararo, giustamente, sottolinea che non si può correre a determinati livelli accompagnati dalla paura perché altrimenti si perde velocità. E in una MotoGP con valori molto vicini, anche pochi decimi fanno una grande differenza.