Molto amata dal grande pubblico la Lancia Thema potrebbe tornare in commercio nel 2024. Ecco il suo ipotetico look secondo il rendering di D’Amico.
Caposaldo dell’iconico marchio italiano Lancia, la Thema potrebbe a breve tornare in commercio. Nel 2024 forse. Per adesso dobbiamo accontentarci dell’elaborazione grafica ad opera di Tommaso d’Amico. L’architetto e designer ha immaginato la vettura in chiave moderna, senza farle perdere quel suo tocco di classicità ed eleganza, capaci di riportare in vita ricordi ed emozioni del passato. L’alta tecnologia utilizzata per ogni compoente, si mischia a materiali di qualità per gli interni.
Il quadro strumenti è arricchito da una vasta serie di optional di ultima generazione, e modernissimi sistemi di infotainment e connettività la rendono all’avanguardia.
Sotto il profilo tecnico, il propulsore è un 1,9 turbo benzina AT8 da 250 cv con trazione posteriore e cambio automatico. Stesse caratteristiche anche per le versioni ibrida ed elettrica. In termini di dotazione il modello aggiunge altresì cerchi da 20”. Mentre esternamente le livree andranno ad esaltare ancor di più l’aspetto del concept.
La Thema è stata prodotta dalla Lancia tra il 1984 e il 1994 per svolgere il ruolo di ammiraglia. Classificata nel segmento E, ne sono state prodotte due varianti: quella famigliare e la limousine, prima dell’uscita di scena e dell’ingresso della Lancia K.
Appartenente al progetto Tipo 4, condivideva il pianale con la Croma, la Saab 900 e l’Alfa Romeo 164, oltre ad altre componenti.
La sua presentazione avvenne al Salone dell’Auto di Torino del 1984. Costruita nello stabilimento storico di Mirafiori dopo una lunga fase di progettazione partita nel 1980.
Creata in tre serie, la prima fu concluse nel 1988. La carrozzeria era composta da tre blocchi ben definiti, il frontale e la coda erano grossi, ma sportivi. Le finiture erano di qualità e gli spazi comodi. A convincere gli utenti futuro i finestrini bordati da una cornice cromata. Grazie a nuove tecniche di saldatura e lavorazione, le portiere si presentavano avvolgenti e pulite.
La seconda variante arriverà fino al 1992 e sarà quella di maggior successo. Frutto di un imponente investimento, è nota per aver portato al debutto i rivestimenti in lamina di legno a poro aperto sui copriporta e la plancia. Pulsanti ed interruttori furono rivisti. Mentre all’esterno i fari anteriori erano divisi orizzontalmente. Con gli indicatori di direzione collocati nella parte inferiore e di colore bruno. Nei modelli più prestazionali gli specchi retrovisori erano elettrici e dotati di un solo supporto se ripiegabili elettricamente.
infine al Salone dell’Auto di Parigi del ’92 farà il suo esordio la terza serie con una buona risposta da parte degli automobilisti. L’opera di ammodernamento non sarà solamente estetica, ma toccherà anche la sostanza. Verrà infatti ritoccato il paraurti per renderlo più resistente in caso di incidente o toccata a basse velocità. E’ stata rimossa la scalfatura dal cofano posteriore e reso liscio. Le cromature sono state brunite, e tutte le vetture della gamma sono state dotate di specchietti ad un solo supporto. Tra le novità i vetri atermici Solextra, lo SpeedLimit e le sospensioni dotate di ammortizzatori lamellari.
Per finire, da non dimenticare neppure la Thema 8.32, nota perlopiù come l’altisonante nome Thema Ferrari, a causa dei suoi 8 cilindri e delle 32 valvole con motore da ben 215 cv di derivazione Mondial Quattrovalvole.
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