Il mondiale di F1 targato 2023 è alle porte, con la Red Bull che ha fatto una premonizione su Ferrari e Mercedes. Ecco cosa è emerso.
Si avvicinano le vacanze di Natale, ma per i team di F1 non c’è mai un minuto di respiro. L’Aston Martin è stata la prima squadra ad ufficializzare la data di presentazione della sua nuova monoposto, che sarà svelata al mondo intero lunedì 13 febbraio 2023. La AMR03 sarà la prima vettura di Fernando Alonso nel team di Lawrence Stroll, ed attorno a questa monoposto c’è tanta curiosità.
Lo spagnolo ha deciso di lasciare l’Alpine dopo appena due anni, credendo fortemente nel progetto del magnate canadese. Al momento, sembra impossibile pensare che questa squadra possa impensierire le prime della classe, ma in F1 non si può mai dire. Le grandi favorite restano, come sempre, Red Bull, Mercedes e Ferrari, che chiudono i primi tre posti della classifica mondiale dall’ormai lontano 2016.
Nel corso dell’era ibrida, queste tre squadre hanno fatto il vuoto sulla concorrenza, e solo la Williams, nel biennio 2014-2015, riuscì ad infilarsi sul podio dei costruttori in terza piazza, cosa riuscita anche alla McLaren nel 2020, anno terribile per la Ferrari. La Scuderia modenese si presenterà al via della stagione 2023 dopo l’ennesimo cambio al vertice, con Frederic Vasseur che ha preso il posto di Mattia Binotto nel ruolo di team principal.
Attorno al francese c’è un’aria di scetticismo, visto che ai tifosi italiani non è andato giù il trattamento riservato ad Antonio Giovinazzi negli anni dell’Alfa Romeo Racing, culminati con il licenziamento a fine 2021. La Ferrari ha bisogno di ritrovare credibilità, dopo la caterva di errori commessi nel campionato che si è concluso da circa un mese.
La macchina sembrava quella giusta per puntare al titolo mondiale, con Charles Leclerc che nelle prime gare aveva pesantemente allungato in classifica. Da Imola in poi, tutto è cambiato, con Max Verstappen e la Red Bull capaci di infilare tre vittorie di fila sino a Barcellona, dove il campione del mondo è salito in cattedra nella graduatoria generale.
Da quel momento in poi, il gap tra l’olandese e la concorrenza non ha fatto altro che espandersi a macchia d’olio, senza dare scampo agli avversari che cercavano di giocarsela come meglio potevano. La Ferrari fallito sugli sviluppi, sull’affidabilità, sulle strategie ed anche i piloti hanno commesso qualche errorino di troppo, mentre Super Max si è comportato come un vero e proprio computer.
L’olandese, a questo punto, sembra non sbagliare più un colpo, e se la RB19 manterrà lo stesso vantaggio sulle rivali, non ci sarà nulla da fare per Leclerc e gli altri. La speranza è quella di avere un campionato che sia combattuto, ma questo dipenderà dal lavoro che faranno la Ferrari e la Mercedes, chiamate a costruire due armi letali.
F1, Red Bull preannuncia i progetti di Ferrari e Mercedes
La Red Bull aveva iniziato la nuova era della F1 con monoposto ad effetto suolo puntando su una vettura molto interessante, ma che aveva nel peso eccessivo un grande punto debole. Ciò ha compromesso il bilanciamento generale nelle prime gare, portando Max Verstappen e Sergio Perez a degradare troppo presto le gomme nel confronto con la Ferrari.
Da Imola le cose hanno iniziato a cambiare con la dieta dimagrante, portando rapidamente la RB18 ad essere la macchina migliore. Ciò ha fatto sorgere un dubbio: la Ferrari e la Mercedes copieranno il team di Milton Keynes o proseguiranno sulla loro strada? Parlando con la stampa, l’ingegnere capo della Red Bull, Paul Monaghan, ha espresso la sua idea in merito.
Ecco le sue parole: “Le nuove regole sono relativamente restrittive rispetto al passato, ma non credo affatto che vedremo vetture identiche sul campo di battaglia. Non siamo ancora arrivati a quel punto. Le regole prescrivono forme più specifiche rispetto a prima, ma vediamo ancora molte differenze. Basta guardare le vetture Mercedes, Ferrari e Red Bull: lì si possono notare differenze enormi tra di loro“.
Monaghan ha poi commentato la possibilità che Ferrari e Mercedes possano copiare la Red Bull in termini di concept della monoposto: “Non credo, penso che ognuno farà il proprio lavoro senza guardare troppo agli altri“. Riguardo alla Scuderia modenese, l’ex team principal Mattia Binotto aveva già detto che il progetto 675 (nato e sviluppato sotto la sua supervisione) sarebbe stato ben diverso dalla Red Bull.
La Mercedes, invece, resta un mistero. Al momento, non è ancora chiaro se continuerà a spingere sul concetto “no sidepods” o se verrà fatto un passo indietro per evitare i troppi guai che si sono evidenziati nel 2022. Alle presentazioni mancano meno di due mesi, dopo i quali i nostri dubbi verranno spazzati via.