Sesto al termine di un’annata complicata Hamilton svela un retroscena e mette già sul tavolo gli obiettivi per il prossimo campionato.
Abituato più che a vincere, a dominare, nel 2022 Lewis Hamilton si è trovato a gestire una situazione per lui nuova. Ovvero quella di dover affrontare le gare con una monoposo lontana da quella competitiva di un tempo. Come lui stesso ha affermato più volte, è stato un “anno molto duro“. E questo per una ragione. All’improvviso il castello è crollato e l’ingresso delle auto ad effetto suolo, valutato dalla Mercedes come un’opportunità per estendere e confermare la propria supremazia, si è rivelato all’opposto deleterio.
La W13 è nata male e per correggierla, almeno in parte, ci sono voluti diversi mesi e qualche aiutino dalla FIA in termini di regolamento relativo all’altezza dal suolo. Alla fine una vittoria è arrivata, con George Russell in Brasile. Ma complessivamente c’è stato poco da sorridere.
Ripercorrendo la stagione, il #44 ha fatto suo il detto secondo cui “ciò che non uccide, fortifica“, sottolineando come le difficoltà abbiano reso il gruppo più coeso e grato per ogni raggiungimento di peso trattandosi ormai di merce rara.
“Non ho mai dubitato che saremmo tornati a calcare il gradino più alto del podio in corsa. Ciò malgrado ci sono stati molti passi falsi, mancanze ed errori. In alcune occasioni abbiamo portato delle novità che non hanno funzionato. Personalmente ho provato tantissime evoluzioni. Molte sono state scartate. Ma è così che si cresce e si impara“, ha filosofeggiato l’asso di Stevenage.
Dopo un avvio di annata complessa a dispetto di qualche top 3 conquistata, la Stella sembrava aver trovato la quadra a Barcellona, l’evento stagionale in cui di solito si porta il primo vero aggiornamento. Ed invece fu solo una parvenza. E nei round successivi la vettura tornò ad essere indomabile.
“Era come se ci fosse un fantasma in macchina che andava e veniva“, ha proseguito utilizzando una bella metafora per far comprendere il senso di smarrimento di quelle fasi.
Il secondo e terzo posto artigliati in Francia, si rivelarono un boost in vista del post estate. Ma bisognerà aspettare Austin per lo step decisivo sul fronte competitività del veicolo. “Ad Interlagos poi, abbiamo avuto il nostro culmine. Era da molto che non vedevo più il team tanto soddisfatto“, ha ricordato il successo del vicino di box, vissuto perlopiù come una speranza per il futuro.
E proprio su questo punto, il morale è alto. Il feedback ricevuto dal materiale 2023 provato è stato buono. Ecco perché il 37enne si approccia alla prossima sfida con grande entusiasmo, con l’auspicio di poter lottare per qualcosa di sostanzioso come l’ottava corona che lo consacrerebbe a più vincente di sempre.
Per concludere il portacolori delle Frecce d’Argento ha lanciato un messaggio d’augurio a tutte le persone che ultimamente hanno vissuto delle criticità o hanno avuto la vita sconvolta dallo scoppio della guerra. “Spero nell’avvento di qualcosa che ci faccia capire l’importanza di essere compassionevoli e solidali con il prossimo. Il nuovo anno dovrà renderci migliori e più uniti”, l’invito del campione britannico indirizzato non solo agli amanti delle quattro ruote.
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