Il pilota dell’Aston Martin, Fernando Alonso, ha confessato di avere un grosso timore. Dopo aver lasciato l’Alpine ha scelto di continuare in F1 per un motivo.
Fernando Alonso è uno dei piloti più stimati nella storia della categoria regina del Motorsport. Nel corso della sua carriera ha ottenuto risultati epici, battendo in giovanissima età una leggenda come Michael Schumacher. Anche solo essere riuscito a tenere testa al Kaiser rappresenta appieno lo smisurato talento di cui è dotato il nativo di Oviedo. La maggior parte delle sue scelte professionali si sono dimostrate sbagliate negli anni successivi. Al di là di un carattere focoso, l’ex pilota dell’Alpine ha sempre scommesso sulla monoposto sbagliata.
Dopo il doppio successo nella squadra francese, il primo intoppo arrivò con il passaggio in McLaren al fianco del rookie Hamilton. Il problema, nel 2007, non era l’auto, ma il contesto in cui si catapultò il campione del mondo dell’epoca. Lo spagnolo non fu messo al centro del progetto della squadra di Woking, soprattutto a causa dell’esplosione immediata del giovane anglocaraibico. Hamilton fu in grado di mettere in difficoltà lo spagnolo, salendo sul podio nelle prime nove gare del campionato del mondo. Alla fine la spuntò di un soffio Kimi Raikkonen, mentre Lewis e Fernando terminarono a pari punti. Negli anni successivi ci fu il primo catastrofico passo indietro con il ritorno in Renault.
Due anni persi, tra crashgate e qualche sporadico risultato di alto profilo, prima del passaggio in Ferrari. Nell’appassionato clima italiano Fernando avrebbe dovuto trovarsi a meraviglia, ma la perdita di due mondiali che avrebbe meritato, lo fecero sprofondare in uno stato di frustrazione giustificato. Stanco di arrivare secondo, Magic Alonso decise di lasciare Maranello, per non tornare più a lottare per il titolo mondiale. Il passo indietro con la McLaren motorizzata Honda fu notevole. Dopo anni avari di soddisfazioni, Fernando Alonso decise di lasciare il circus per inseguire il sogno della Triple Crown.
L’ambita corona viene assegnata al pilota che nella carriera agonistica ha vinto il Gran Premio di Monaco (o il Campionato del Mondo di Formula 1), la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans. Alonso ha vinto la super classica sul Circuit de la Sarthe, ma ha fallito l’appuntamento di Indianapolis. Il suo sogno è sempre stato quello di diventare un pilota completo e, per questo motivo, si è lanciato sulle dune della Dakar. Il prossimo luglio compirà 42 anni, ma ha ancora tanta voglia di mettersi in gioco. Dopo il biennio in Alpine avrebbe anche potuto scegliere di dire addio, come ha fatto Vettel.
F1, il più grosso timore di Alonso
Alonso, invece, prenderà il posto del tedesco in Aston Martin. Al momento appare l’ennesima scelta fallimentare. Il team inglese ha chiuso al settimo posto. La vettura è stata poco competitiva, facendo un passo indietro rispetto alla gen precedente. L’asturiano ha dimostrato di essere ancora al livello dei migliori piloti del circus, ma ha ottenuto molto meno di quanto avrebbe potuto. Ha chiuso il 2022 al nono posto, alle spalle del teammate Ocon, anche per una serie incredibili di avarie tecniche. L’auto ad effetto suolo francese si è dimostrata poco agile nei tratti misti, e lenta sui rettilinei. Alonso e Verstappen cambiano categoria? La proposta di Nando è assurda.
L’obiettivo, alla vigilia del 2021, era tornare al volante di una monoposto in grado di vincere i Gran Premi. Alonso, in una recente intervista ad Auto Motor und Sport, ha confessato di essere spinto a continuare, non solo per la passione per i motori, ma anche per un insospettabile timore. “Ho paura del dopo. Non ho un piano B. Sono stato un pilota per tutta la vita ed è l’unica cosa in cui sono bravo perché non ho imparato nient’altro. La mia vita è sempre stata dedicata al Motorsport. Quello che so fare meglio è guidare. Finché sento di poter ancora dare il massimo, continuerò in F1 per altri due o tre anni. Se un giorno dovrò ritirarmi dalla Formula 1, farò altre gare. Una vittoria alla Dakar sarebbe ancora una sfida. Perché nessuno l’ha mai fatto in questa combinazione prima. Ma stare a casa mi spaventa“.
Nel 2021, quantomeno, Alonso si è tolto la soddisfazione di salire sul podio dopo anni dall’ultima volta. L’Aston Martin, difficilmente, potrà ambire nel 2023 a podi e vittorie. In carriera tre titoli mondiali in F1 gli sono sfuggiti per pochi punti. Potrà, certamente, prolungare il suo record di Gran Premi nella categoria regina del Motorsport negli anni avvenire. F1, Alonso punge Hamilton: arriva la risposta di Toto Wolff.
Alonso: “Credo di essere veloce come gli altri. La mia soddisfazione viene dalle gare dove posso fare la differenza con la testa. Perché pianifico meglio la corsa e prendo le decisioni giuste al momento giusto. Se un pilota giovane ti sorpassa all’ultimo giro in una gara fisicamente impegnativa perché è un po’ più in forma, allora l’età sarebbe uno svantaggio. Ma in realtà non succede mai. Io amo quello che faccio. Ovviamente mi piacerebbe avere una macchina in grado di lottare per il titolo, ma lì non c’è posto per me. Da quello che c’era, l’Aston Martin è una di quelle squadre che possono raggiungere quell’obiettivo in due o tre anni. Questo è importante alla mia età”, ha concluso il bicampione.