Vettel sul rapporto con Alonso: perché non è scattata la scintilla

Ormai ex del Circus Vettel si apre sul rapporto mai davvero nato con Alonso. Il tedesco prova ad individuarne i motivi.

Il paddock è strano. Pur essendo piccolo e racchiuso nello spazio di pochi metri, non riesce a far sbocciare molti rapporti sinceri. Tutto, quasi sempre, rimane sul superficiale. Ridotto ai convenevoli. Se è così per addetti ai lavori e staff, figuriamoci per i piloti che, in pista, si contendono la gloria. Spesso i protagonisti della griglia di partenza nemmeno si parlano. Magari giusto un saluto e via. Ma poi è completa indifferenza.

Sebastian Vettel (Ansa Foto)
L’ex pilota di F1 Sebastian Vettel (Ansa Foto)

Così è la vita, potremmo dire. Certo che può capitare di rifletterci su. Ed ecco allora Sebastian Vettel, uscito di scena dalla F1 a fine 2022, raccontare un po’ della sua “convivenza” sportiva con Fernando Alonso. I due erano stati grandissimi avversari quando il tedesco difendeva i colori Red Bull, mentre lo spagnolo era in Ferrari. Ma anche successivamente i momenti di scontro in pista saranno diversi.

Quattro titoli iridati per Seb, due per il Samurai. Sarà proprio questo fatto e la diversità a livello caratteriale a non averli mai fatti davvero incontrare. Stando infatti alle confessioni del 35enne, con l’asturiano non si è mai verificata quella chimica invece presente con Hamilton, altro pezzo da novanta della massima serie.

Vettel – Alonso, perché non si sono mai amati

Entrando nel dettaglio della questione, l’ex Aston Martin ha ammesso di aver molto ammirato come avversario l’iberico.

Probabilmente è stato uno dei più difficili da battere. Specialmente nei primi anni, ci siamo contesi i Mondiali fino alla fine. In particolar modo quelli 2010 e 2012. Non ha caso ho un ottimo ricordo di quel periodo“, ha dichiarato al podcast Beyond The Grid.

Come corridore lo valuto molto in alto. E’ dotato di un gran talento naturale. Ha un’incredibile determinazione e il suo istinto da corsaiolo è rimasto intatto. Si vede che ama gareggiare. Che è appassionato“, ha commentato le virtù del rivale, rese ancora più lampanti dal ritorno nella top class dopo due anni di assenza, con una fame che neppure i giovincelli.

Fatti i complimenti professionali, però, è tempo delle dolenti note. “Come persona non lo conosco. Non posso dire che non andiamo d’accordo visto che c’è rispetto reciproco e quando in corsa ci siamo affrontati lui è stato sempre molto corretto. Ma non siamo mai riusciti a frequentarci, a passare del tempo assieme o a parlare fuori dall’ambito dei GP“, ha snocciolato la situazione.

Se tra lui ed Ham c’era stato un momento di tensione clamorosa nel 2017 in occasione del round di Baku, quando entrarono in collisione sotto Safety Car, con Alo non è mai accaduto nulla. E forse è proprio questo che ha fatto la differenza.

Magari siamo troppo diversi“, ha tentato di trovare una spiegazione all’assenza di feeling. “O può essere che sia come a scuola o al lavoro quando stimi un collega con cui però non hai una gran relazione“.

La mancanza di interessi in comune, o la presunta tale, al di là delle competizioni ha evidentemente giocato un ruolo importante. E neppure l’età non più da primo pelo, ha contribuito ad un avvicinamento.

Evidentemente le nostre vite differiscono troppo“, ha concluso soffermandosi sul fatto che un solo puto condiviso non significa poter in seguito costruire un legame solido, capace di andare oltre i confini della conoscenza sommaria.

In fin dei conti anche la condotta privata è differente. Il driver di Oviedo salta da una donna all’altra, di sovente del mondo dello spettacolo, mentre quello di Heppenheim è sposato, ha tre bambine e uno stile molto più umile e vicino alla gente.

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