Carlos Sainz Senior, altro record nel mirino? Il dato è impressionante

Carlos Sainz è senza dubbio uno dei più grandi piloti nella storia delle quattro ruote e nel prossimo futuro ha in mente un’impresa epica.

Essere il figlio d’arte di uno dei più grandi piloti nella storia delle quattro ruote è sicuramente un grandissimo onore non facile da sopperire, ma Carlos Sainz Junior ha avuto davvero una figura paterna unica nel proprio genere, un campione che a 61 anni non ha intenzione di alzare bandiera bianca.

Carlos Sainz
Ansa Foto

La Formula 1 ha sempre avuto i suoi grandi miti e indubbiamente è la categoria principe delle quattro ruote e probabilmente del Motorsport, ma naturalmente non si possono dimenticare anche le altre competizioni.

Carlos Sainz Senior nel rally ha dimostrato di poter essere un’icona assoluta che difficilmente verrà mai sbiadita nel corso del tempo, anche perché il fenomeno spagnolo sta dimostrando gara dopo gara di poter avere un talento unico nel proprio genere.

A 61 anni non ha intenzione ancora di ritirarsi, anzi nella Dakar 2023 ha tutta l’intenzione di poter vincere il suo storico quarto titolo in una delle gare più difficili e ostiche del mondo, con lo spagnolo che è partito alla grande vincendo gara 1.

Sarebbe davvero il coronamento incredibile di una carriera unica nel proprio genere, considerando infatti come Sainz sia riuscito a confermarsi non soltanto in tutte le categorie, ma anche con diverse Scuderie e soprattutto macchine molto diverse tra di loro.

Il suo inizio avvenne nel campionato spagnolo a bordo di una Ford Sierra dove vinse i campionati 1987 e 1988, ma è stato con la Toyota che ha avuto l’opportunità di diventare uno dei piloti più famosi al mondo.

Con il noto marchio giapponese infatti ha avuto l’opportunità di vincere i Mondiali di rally del 1990 e del 1992, unica volta dove vinse lo stesso titolo mondiale con la medesima vettura.

In quel caso si trattava di una Toyota Celtica che nel primo caso era una GT-Four, mentre nella seconda vittoria si trattava di una turbo 4WD, ma comunque la tipologia era la stessa, mentre nel Rally Dakar sta per compiere una leggendaria impresa.

Sainz punta alla quarta Dakar con il quarto marchio: leggenda

Quest’anno con l’Audi ha l’opportunità di realizzare un’impresa unica nel proprio genere, ovvero vincere la quarta storica Rally Dakar della propria carriera con altrettante macchine diverse.

Il primo trionfo infatti arrivò nel 2010, anno in cui scese in pista con la Volkswagen Race Touareg, una vettura con la quale aveva già avuto modo di vincere la Fia Cross country Rally World Cup nel 2007, ma nella storica gara nel deserto vinse solo in quella circostanza.

Per calare il bis Sainz dovette aspettare il 2018, ma in questa circostanza si trovava a bordo di una Peugeot 3008 DKR con il primo storico successo a bordo di una vettura francese, ma il meglio doveva ancora venire.

Se la vittoria a 57 anni sembrava pura follia, il fenomeno spagnolo riuscì a imporsi anche nel 2020 a bordo di una Mini 1959, un trionfo che sembrava davvero impossibile sulla carta.

Oggi Carlos Sainz ha voluto tornare ancora una volta nel mondo tedesco e a quel motore Volkswagen che lo aveva già reso grande in passato, ma in questa circostanza il marchio da portare in alto non è quello della casa di Wolfsburg, bensì quello della Audi.

Il successo nella prima gara della stagione sicuramente regala grande speranza per il futuro, con la Audi RS Q e-Tron che vuole entrare a tutti gli effetti nella leggenda, con Sainz che già l’ha fatto facendole vincere al debutto la prima gara nella Rally Dakar.

Ora lo spagnolo punta dunque al colpo grosso, con il quarto trionfo nella Dakar che sarebbe un’impresa memorabile e che gli darebbe così l’opportunità di raggiungere dei grandissimi campioni come il qatariota Nasser Al-Attiyah e il finlandese Ari Vatanen, ma intanto l’obiettivo è quello di entrare sempre di più nella leggenda assoluta vincendo a 61 anni lo storico tracciato.

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