I piloti di F1 bevono durante le gare, ma ovviamente fanno uso di sostanze utili a reintegrare i liquidi persi. Ecco di cosa si tratta.
La F1 è uno sport durissimo, molto più che rispetto al passato. Le monoposto, da una ventina di anni a questa parte, hanno iniziato a toccare delle velocità stratosferiche, soprattutto nelle curve, sottoponendo i piloti a grandi stress dal punto di vista fisico. Nei tempi lontani, chi guidava non aveva un fisico perfetto, ma oggi sono tutti dei veri e propri atleti.
Il primo a portare questo concetto fu Ayrton Senna, che era solito allenarsi in palestra o fare delle lunghe corse per accumulare fiato e fatica. In seguito, tale cultura si è espansa a tutti i piloti di F1, che oggi sono delle macchine da guerra. Principalmente, viene allenato il collo, che subisce delle fortissime forze laterali, a seguito delle grandi velocità che si raggiungono in curva.
Alcune gare sono massacranti per i ragazzi che scendono in pista, e non ci sono dubbi sul fatto che la peggiore sia Singapore, dove si corre per due ore in una sorta di sauna. La pista è tortuosa, con continue curve e frenate, e la temperatura non scende mai sotto i 30 gradi, con picchi di umidità che superano l’80%.
Alcune volte, in questa pista specifica, è capitato che i piloti perdessero tra i 4 ed i 5 kg in una sola gara, dimostrando quanto sono sottoposti a degli stress incredibili. Perdendo tutti questi liquidi, i piloti sono chiamati a bere molto durante le varie corse, e quando ciò non è possibile a causa di guasti del sistema, è veramente difficile arrivare a fine gara e si rischia la disidratazione.
I piloti di F1 bevono sostanze come sodio, sali minerali, magnesio, calcio e potassio, tutti elementi che sono molto utili a migliorare l’attenzione e la concentrazione per gare così massacranti. Tutti hanno una borraccia all’interno della loro vettura, che è collegata con un pulsante posto sul volante con la scritta “Drink”.
Ogni qualvolta in cui chi è in pista ha bisogno di bere, basta spingere questo tasto ed arriva automaticamente la bevanda in bocca. Non sono mancati, in passato, alcuni episodi in cui si è verificato un guasto, lasciando il pilota a secco per una gara intera. Il caso più eclatante è quello che vide protagonista Kimi Raikkonen durante il Gran Premio di Ungheria del 2018, regalandoci uno dei team radio più famosi ed esilaranti di sempre.
I piloti di F1 sono talmente concentrati quando guidano che spesso sono gli ingegneri a dovergli ricordare di bere, soprattutto durante le corse più calde e stancanti, in cui l’idratazione assume un’importanza ancor maggiore. Occorre ricordare anche un altro fattore, ovvero la temperatura dentro l’abitacolo.
Chi guida tende sempre a bere nella prima parte di gara, dal momento che queste bevande si scaldano con molta facilità divenendo praticamente impossibili da ingoiare. Inoltre, i piloti sudano molto anche nelle gare meno calde per un semplice fatto: sono vestiti sempre con il sottotuta, la tuta, casco, sottocasco e guanti, ed è ovvio che le temperature diventino insostenibili in ogni caso.
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