Dopo anni di ricerche, ecco che sulle strade di tutto il mondo potrebbe arrivare un bus per il trasporto pubblico che può fare la storia.
In questi primi giorni del 2023 tra gli appuntamenti principali a livello globale c’è il CES, il Consumer Electronics Show, organizzato a Las Vegas. Un’edizione quella di quest’anno davvero incredibile, basti guardare i numeri: oltre 100 mila partecipanti da 174 Paesi del mondo, 2.400 aziende espositrici a rappresentare oltre 40 categorie tecnologiche, che vanno dai pc ai monitor tv, passando per i macchinari sanitari, fino ad arrivare alle auto. E proprio il mondo delle quattro ruote negli ultimi anni sta partecipando con sempre più impegno a questa rassegna hi-tech, mostrando al pubblico i mezzi del domani, che ormai è alle porte.
Tra le vetture più attese la Ram Revolution, prototipo che anticipa il primo pick-up completamente elettrico targato Stellantis. E’ la prima anche per il Peugeot Inception, oltre alla prima auto nata dalla collaborazione tra Sony e Honda. Ma ci sono con novità interessanti anche BMW, Mercedes, Audi, Volkswagen, Hyundai, oltre a case automobilistiche di Stati Uniti, Europa e Asia.
Ma sta già facendo clamore la presenza del ZF Group, che ha lanciato al pubblico un bus davvero molto speciale, che ha fatto tornare di moda una tecnologia che è da diverso tempo che è in fase di sviluppo, ma che per il momento non è ancora entrata stabilmente nella realtà di tutti i giorni. Parliamo della guida autonoma, che non poteva mancare nella più grande vetrina tecnologica del pianeta. Per questo il gruppo ZF, all’avanguardia in questo settore, non poteva mancare, esponendo alcune delle sue soluzioni di mobilità più interessanti, tra cui un bus autonomo dalle dimensioni ridotte, che sembra davvero pronto per essere prodotto in massa.
Un bus speciale che può essere realtà
Sono tanti i marchi, anche famosi, vedi anche la Ferrari, che stanno studiando la tecnologia della guida autonoma. Per ora però nell’ambito del trasporto pubblico sono pochi gli esperimenti partiti. E ZF Group spera di fare da apripista in Europa. Conosciuto come Next Generation Shuttle, il modello presentato a Las Vegas monta una tecnologia di guida autonoma di livello 4 basata sul LiDAR, formato da radar, telecamera e sensori audio per fornire al prototipo una visione dettagliata dell’ambiente circostante.
Il software di guida autonoma di ZF, noto come Virtual Driver, è responsabile dell’elaborazione di tutte queste informazioni per consentire al veicolo di guidare da solo in ambienti urbani. Per fare questo, ha lo sterzo su entrambi gli assi con l’obiettivo di migliorare la manovrabilità. Un bus che ovviamente, oltre alla guida autonoma, si distingue per essere 100% elettrico. Infatti la ZF sottolinea che potrà essere equipaggiato con pacchi batteria di capacità compresa tra 50 e 100 kWh, in modo che l’autonomia massima tra una ricarica e l’altra sarà di circa 130 chilometri. Il mezzo è stato progettato per non superare i 40 km/h di velocità massima, anche se il costruttore cercherà di raddoppiare quel record nei prossimi anni. Inoltre è già tarato per permettere ai disabili di usufruire di questo mezzo.
Per quanto riguarda il design, le linee di questo bus sono classiche ma anche aerodinamiche, studiate per massimizzarne l’autonomia. Presenta ovviamente una illuminazione a LED e un ampio vetro laterale. Dispone inoltre di numerosi sensori e porte scorrevoli pensate per accedere a uno spazio pensato per ospitare fino a 22 persone, anche se solo 15 avranno un posto a sedere. Dispone ovviamente di più schermi per mostrare agli occupanti le informazioni sulle soste, di una rampa automatica e di elementi di fissaggio per le sedie a rotelle. La partnership con il fornitore di servizi di mobilità Beep farebbe pensare a un esordio a breve, anche se per ora nulla trapela. Per ora si sa che l’accordo prevede la consegna di diverse migliaia di navette nei prossimi anni. Ma ormai ci siamo.