Non è un momento esaltante per la famiglia dei motori più nota della Spagna. Il padre di Carlos Sainz non ha avuto un inizio facile nella classica sul deserto.
Non c’è una super atmosfera a casa Sainz dopo i recenti deludenti risultati. Carlos ha avuto un percorso, nella passata annata in F1, simile a quello di suo padre nella Dakar 2023. Il ferrarista ha iniziato l’anno con due entusiasmanti podi in Bahrain a Arabia Saudita, sempre alle spalle di Charles Leclerc. La consistenza del madrileno sembrava garantire il giusto apporto alla Scuderia, nonostante un feeling con la vettura non spettacolare.
L’auto ad effetto suolo italiana aveva stappato la stagione della svolta con performance convincenti. Il monegasco si era imposto al debutto e si era ripetuto anche in Australia. Carlos, invece, ha iniziato a palesare le prime difficoltà proprio dalla tappa di Melbourne. Charles Leclerc completò un magnifico grand chelem, mentre il #55 commise due errori pesanti, in qualifica e in gara. Nel tentativo di rimontare nel modo più veloce possibile dalle retrovie, lo spagnolo finì in testacoda e rimase bloccato nella ghiaia. Le cose non andarono meglio in Italia, nella tappa successiva di Imola, dove fu colpito dopo pochi metri dalla McLaren Mercedes di Daniel Ricciardo.
Si materializzarono due pesanti ritiri, dopo due podi convincenti, che spinsero il madrileno all’inferno. Dopo una prima annata ottima a Maranello, caratterizzata da zero DNF, il figlio d’arte del Matador si ritrovò ad inseguire i rivali e il compagno di squadra. In una situazione così delicata il team avrebbe potuto puntare con convinzione sulla prima guida monegasca, ma provò a rivitalizzare Sainz. Nonostante diversi azzardi strategici furono commessi con la Ferrari n.16, lo spagnolo continuò ad alternare buone performance a passaggi a vuoto preoccupanti. Nelle precedenti annate nel circus il madrileno aveva sempre dato dimostrazione di una incredibile regolarità. I suoi ritiri potevano contarsi sulle dita di una mano, ma sulle auto ad effetto suolo ha fatto una enorme fatica.
Seguendo le indicazioni di Sainz la squadra ha sviluppato la vettura, nella seconda parte di stagione, favorendo la crescita del madrileno. Il #55 ha iniziato a collezionare podi, riuscendo a sfatare il tabù della prima pole e vittoria in Inghilterra. Complice un pasticcio ingiustificabile ai danni di Leclerc, gli strateghi della Ferrari favorirono il trionfo dello spagnolo. Per Sainz non fu l’inizio di una seconda fase di campionato di alto profilo. La F1-75 cominciò ad accusare diversi problemi tecnici, scivolando sempre più distante dalla Red Bull Racing. Carlos ha perso, nettamente, il braccio di ferro con Sergio Perez. Il messicano, infatti, ha chiuso al terzo posto della graduatoria a soli 3 punti da Leclerc.
Sainz ha concluso addirittura alle spalle del secondo driver della Mercedes, George Russell. Quest’ultimo, nonostante una delle peggiori Mercedes della storia del team teutonico, è riuscito a precederlo in classifica, grazie al trionfo di Interlagos. Per Carlos la seconda stagione in Ferrari è stato un calvario. Avrebbe potuto gettare la spugna, ma ha provato ad estrarre il massimo potenziale dalla vettura, pur compiendo gravi errori di guida. Il suo rendimento potrebbe essere molto più alto, ma dovrà cambiare passo nel 2023. Le cose non sono andate meglio, in quest’ultima edizione della Dakar, a suo padre Carlos Sainz Cenamor.
I problemi di Carlos Sainz senior
Le speranze del pilota dell’Audi nella Dakar 2023 sono ormai sepolte sotto strati di sabbia. Il brand tedesco ha lanciato tante novità tecniche, ma dopo un inizio convincente nella prima tappa con la vittoria di Sainz è iniziato un autentico calvario. Le chance di vittoria sono ormai nulla per una serie di sfortunati eventi. Le due RS Q e-tron E2, nell’ultima tappa, hanno subito due pesanti crash nello stesso punto, ovvero al chilometro 212 della speciale araba.
Secondo quanto riportato da MARCA entrambe le vetture sarebbero finite in una buca. Il botto più grave, quello di Stephane Peterhansel, ha costretto il driver ad alzare bandiera bianca, mentre il suo copilota, Edouard Boulanger, è stato evacuato in elicottero, afflitto da un dolore alla schiena. Ferrari, presagi funesti per Carlos Sainz: sentite la previsione di Ralf Schumacher. Date una occhiata anche alla possibilità che il ventisettenne possa proseguire la carriera in Dakar. Arriva la clamorosa rivelazione sul suo futuro agonistico.
Per quanto concerne il padre di Carlos Sainz, sia lui che Lucas Cruz hanno provato a continuare la corsa, cercando di aggiustare la vettura. Considerata la distanza dal vertice le opportunità di rimonta sono nulle. Oltre alle due Audi, anche il saudita Yazeed Al-Rajhi, terzo assoluto, ha avuto dei problemi meccanici nel finale e ha perso molto tempo. Una tappa disgraziata che ha già decretato una cocente delusione per la famiglia Sainz.