Malgrado due titoli F1 consecutivi. Verstappen sarebbe “marchiato” negativamente. Ad esserne convinto il progettista Newey.
Nel “De Brevitate Vitae” Lucio Anneo Seneca diceva che “solo il passato ci appartiene”. Ecco, per molti, Max Verstappen è e rimarrà ciò che era tempo fa, quando di sovente scatenava incidenti e mostrava un’aggressività borderline. Ad esserne convinto è il progettista della Red Bull Adrian Newey secondo cui, in barba ad un presente che sta vedendo l’olandese affermarsi come il pilota più in forma e intelligente del lotto, ed un futuro sulla carta radioso, le prime fallaci mosse nella top class stanno continuando a perseguitarlo.
In particolare, per l’ingegnere britannico, la lotta senza esclusione di colpi con Lewis Hamilton nel 2021, non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione. Questo proprio perché il duello si era fatto tanto da aspro da portare ad alcune collisioni, forse evitabili.
Va detto che il figlio d’arte non ha avuto strada agevole. Il primo successo iridato lo ha ottenuto al termine di un’annata vissuta con i nervi a fior di pelle, dove pure i team principal non si sono risparmiati in accuse reciproche e in insulti poco edificanti.
Hamilton è la vera “rovina” di Verstappen?
E a complicare ancor di più le cose ci si è messa la FIA, con alcuni pasticci più o meno importanti, tra cui il più clamoroso nel gran finale di Yas Marina quando per una gestione opinabile della corsa da parte dell’allora responsabile Michael Masi il #33 riuscirà a beffare il rivale della Mercedes.
Nel 2022, con 15 successi in 22 GP disputati Mad Max poteva aver fatto pace con gli scettici. Ed invece il caso budget cap violato da parte della Red Bull ha rovinato tutto.
Dal canto suo il geniale designer, di non certo abituato a parlare molto, ha tenuto a definire estremamente semplice lavorare con il 25enne, difendendolo dalle accuse di guida “selvaggia”. “E’ molto aperto e quando gli si chiede qualcosa ci prova sempre“, ha iniziato la sua analisi difensiva a The Race
“Ciò che è grandioso, è che lui sa sempre di cosa sia capace l’auto perché riesce a sentirla e a spremerla“, ha poi confidato. “Il suo feedback è di valore. E’ in grado di leggere il comportamento delle gomme e amministrarle. La sua cattiva reputazione è ingiusta“.
Per il 64enne il due volte iridato sarebbe stato destinatario di giudizi troppo severi e immeritati. Uno stato di cose peggiorato dopo lo scontro al primo giro del GP di Silverstone 2021 con Ham. In quel frangente il #44 riuscì a proseguire e a vincere il gran premio nonostante una penalità di 10 secondi, mentre il driver di Hasselt verrà condotto in ospedale per precauzione.
“Forse si era comportato in maniera troppo maliziosa in Brasile. Mentre in Arabia Saudita era stato un po’ avventato. Ma Lewis non si decideva a superarlo. E’ lui si è spazientito. Ovviamente non avrebbe dovuto tirargli la staccata. Detto ciò in Inghilterra quello di Hamilton fu un vero scivolone a livello professionale, ma la gente pare avere poca memoria“, ha infine considerato frustrato per il marchio di cattivo ragazzo affibbiato al talento dei Paesi Bassi.