La Mercedes vuole il pronto riscatto e per farlo segue il concetto tecnico già visto nel 2022. Ecco qualche anticipazione sulla vettura.
Il 2023 deve essere l’anno del riscatto per la Mercedes, la quale proviene dalla sua peggior stagione dall’introduzione della power unit turbo-ibrida. Il team di Brackley non è andato oltre il terzo posto nel mondiale costruttori, con George Russell quarto tra i piloti e Lewis Hamilton addirittura sesto.
Il sette volte campione del mondo non aveva mai concluso in una posizione così arretrata, visto che il suo risultato peggiore era stato il quinto posto maturato nel 2009 e nel 2011 con la McLaren. Questi dati ci fanno capire quanto sia stata di vertice la sua carriera, visto che non aveva mai concluso neanche un campionato fuori dalla top ten.
Per tornare a ruggire, Sir Lewis, che nelle ultime ore ha compiuto 38 anni, ha bisogno di una Mercedes che torni a fare la parte del leone, nell’attesa che si riaccendano i motori e che tutti svelino il loro potenziale. Per gli uomini di Toto Wolff non sarà facile pensare di risolvere tutti i problemi visti sulla macchina dello scorso anno, vista e considerata anche la superiorità della Red Bull.
La RB18 ha fatto una differenza clamorosa dal Belgio in poi, ma rispetto alle frecce d’argento è stata superiore per tutta la stagione. Hamilton e Russell, in particolar modo nelle prime gare, sono stati costretti a lottare con una vettura piena zeppa di problemi, la quale non ha mai avuto il passo per pensare di giocarsela con i migliori.
Le cose sono leggermente migliorate durante l’estate, con una lunga serie di podi conquistati e la prima pole position dell’anno, e della carriera, per il britannico ex Williams. A fare la differenza per trovare la prima ed unica vittoria stagionale ci hanno pensato gli aggiornamenti introdotti ad Austin e Città del Messico, consentendo a Russell di dominare la Sprint Race e la gara in Brasile. Nelle prossime righe, inizieremo a svelarvi qualche papabile segreto della nuova vettura della coppia inglese, vogliosa di tornare al top dopo un anno da incubo.
Mercedes, ecco alcuni dettagli sulla nuova F1 W14
La nuova Mercedes dovrebbe essere un’arma molto competitiva, così come confermato dalle parole di Toto Wolff che pretende un netto cambio di passo dopo un 2022 molto deludente. Secondo le prime indiscrezioni che stanno trapelando, pare che la nuova F1 W14 possa mantenere il concetto tecnico visto già sulla vecchia vettura, vale a dire il “no sidepods”.
Nonostante tutti i problemi che tale scelta aveva comportato, lo staff tecnico diretto da Mike Elliott vuole insistere su quella direzione, avendo la convinzione del fatto che possa trattarsi della soluzione giusta. La conferma di questa idea è arrivata anche da un articolo pubblicato sulle colonne di “RacingNews365“, a firma di Paolo Filisetti.
L’analista tecnico ha anticipato qualche dettagli su questa macchina, con i sidepods che manterranno una forma simile assumendo però delle forme verticali in termini di prese d’aria. La parte posteriore andrà ad assottigliarsi in maniera minori per avere meno problemi di drag e guadagnare velocità di punta più elevate, uno dei grandi problemi della Mercedes della passata stagione.
Un altro motivo per cui si cercherà di affinare quella zona della monoposto è di carattere regolamentare: nel 2023 ci sarà una riduzione del peso minimo, che da 798 kg scenderà a quota 796, una differenza che può sembrare nulla, ma che in realtà può spostare gli equilibri in base al lavoro che faranno le varie squadre.
Anche il cambio verrà rivisto, con una differente disposizione dei vari elementi, ma anche la sospensione posteriore avrà alcuni dettagli diversi. Sul fronte della power unit, si è cercato di ottimizzare il discorso combustione, lavorando a stretto contatto con la Petronas, così come la Ferrari ha fatto assieme alla Shell.
Si parla di un ottimo lavoro anche in termini di consumi, uno degli argomenti più caldi da quando in F1 sono arrivate le power unit turbo-ibride. Le unità propulsive, oltre ad essere potenti ed affidabili, devono garantire una buona efficienza, per non costringere il pilota a salvare troppo carburante durante la corsa.
La freccia d’argento che verrà, dunque, seguirà i concetti scelti lo scorso anno, e ciò spiega il motivo dei tanti sviluppi portati alla fine della passata stagione. I tecnici volevano capire quali erano i problemi dell’auto 2022, per cercare di correggerli e di presentarsi con un progetto vincente nel 2023. Ce la faranno? Soltanto il tempo ce lo dirà, ma il team di Brackley, come al solito, ha voluto proseguire sulla sua strada, senza seguire e copiare la concorrenza, anche quando essa risulta più forte.