Ha fatto scalpore in America l’annuncio di vendita di una Lotus Esprit, prodotta in pochi esemplari. E che ha anche un’altra particolarità.
E’ un periodo molto importante per tante case automobilistiche questo, visto che diversi modelli saranno svelati da qui e fino a tutto il mese di gennaio. Si tratta per molti marchi dei modelli di punta per il 2023, e per molte sono le basi per il prossimo futuro. Tra queste c’è la Lotus, che proprio nel settembre scorso a Milano ha presentato la Eletre, il primo Hyper-Suv della storia della casa britannica. Un settore questo dove ora diversi marchi di supercar e auto di lusso si stanno cimentando, anche perché questa tipologia di auto è tra le più vendute al mondo. Ma sono state presentate al pubblico anche la Emira e la Evija, la prima una classica sportiva e la seconda invece una hyper-car elettrica, la prima del marchio.
Una strategia di rinnovamento quella messa in piedi da Lotus, che però nel solco della sua tradizione ha lanciato sul mercato anche un modello speciale, per omaggiare la vittoria del titolo mondiale del 1972 di Emerson Fittipaldi. Ma la casa inglese è molto attiva anche nel mondo delle aste e delle vendite online. Molti dei suoi modelli più famosi e “d’annata” sono tra i più richiesti dai collezionisti e amanti delle quattro ruote. E ha fatto scalpore nelle ultime settimane un annuncio via web che arriva dagli Stati Uniti.
Infatti la casa d’aste Hemmings ha pubblicato sui propri canali la vendita di un modello molto speciale. Si tratta di una Lotus Esprit del 1988, una delle auto sportive più antiche e riconoscibili uscite dalle fabbriche inglesi. Ora un fortunato appassionato avrà la possibilità di acquistare quella che è probabilmente la miglior Esprit Turbo del pianeta, dal momento che ha percorso nella sua seppur lunga vita appena 268 chilometri.
E pensare che questa macchina ebbe come progenitrice un modello pensato da un italiano, Giorgio Giugiaro, che creò la Silver Car sulla base della Lotus Europa per il Salone di Torino del 1972. A rendere particolare questo modello fu il fatto che era il 1° prototipo in vetroresina (materiale mai usato da Giugiaro) siglato M70 e che fu curato a Torino da alcuni tecnici inglesi tra cui Oliver Winterbottom (progettista della Elite), Mike Kimberley (in futuro capo ingegnere e direttore della casa) e Colin Chapman, noto per le sue auto di successo per Lotus in F1.
L’auto in questione però non è una normale Lotus Esprit, ma una Turbo Commemorative Edition del 1988. Parliamo di un’auto sportiva prodotta in quell’anno in soli 88 esemplari per celebrare i 40 anni dalla nascita del marchio. La MY del 1988 ha anche beneficiato di una nuova carrozzeria disegnata da Peter Stevens, dando il via a quella che viene spesso definita la generazione X180 di Esprit. La versione Commemorative Edition in vendita è la numero 68 della serie e ha una vernice bianco perla standard.
Gli interni hanno un rivestimento blu tricolore, mentre sotto il cofano c’è un monoblocco a quattro cilindri turbo da 2,2 litri, con iniezione Bosch KE-Jetronic, che eroga 215 cavalli e 260 Nm di coppia massima secondo le specifiche statunitensi, con un cambio manuale a cinque marce. Questa Lotus è stata consegnata nuova alla Robert’s Lotus di Meriden, nel Connecticut, nel 1988, con un prezzo consigliato di 70.645 dollari. Da allora sembra che la sportiva inglese non abbia risentito del passare del tempo. Il venditore infatti ha affermato che l’auto è stata conservata durante questi decenni in maniera certosina, entrando a far parte della sua collezione privata. E per questo ha al suo attivo pochissimi chilometri. Ma c’è anche un altro motivo: l’auto infatti non è mai stata immatricolata e conserva il certificato di origine della casa costruttrice.
Secondo il venditore questa è l’unica Esprit 1988 ad essersi conservata al mondo. Infatti utilizza ancora gli stessi pneumatici Goodyear NCT con cui ha lasciato la fabbrica. E non solo è pienamente funzionante, ma si “guida bene come ci si aspetterebbe da una macchina nuova“. Anche se sicuramente qualche pezzo avrà bisogno di alcuni controlli speciali. Il prezzo di partenza? Neanche troppo alto a dire il vero, perché serviranno 146 mila dollari. E’ vero, con lo stesso prezzo potreste acquistare una Emira nuova di zecca, ma sai cosa vorrebbe dire possedere una delle auto sportive classiche più famose della storia?
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