Arriva il decreto trasparenza per cercare di contenere i rincari sui carburanti. Ecco le mosse del Governo e cosa cambierà in futuro.
Il 2023 non si è aperto nel migliore dei modi per gli automobilisti, con lo stop al taglio sulle accise che ha riportato i carburanti verso un netto aumento. L’anno che si è appena concluso è stato drammatico dal punto di vista economico, con prezzi maggiorati che hanno toccato ogni angolo della nostra vita, sino ai beni primari a cui non si può rinunciare.
Non c’è da stupirsi, dunque, se i carburanti siano stati tra gli elementi che hanno conosciuto gli aumenti maggiori, ed il tutto parte da molto lontano, dal febbraio del 2022 e dall’inizio della guerra tra Russia ed Ucraina. All’epoca, benzina e diesel avevano superato di gran lunga i due euro al litro, ed il Governo presieduto da Mario Draghi ha subito provato a contenere l’emergenza con il taglio sulle accise.
Anche il nuovo esecutivo di Giorgia Meloni ha proseguito questa linea per un paio di mesi, ma poi si è deciso di non prorogarlo più dopo il 31 di dicembre, ed ecco qui che gli aumenti sono tornati a far paura. Tuttavia, i prezzi iniziano a destare troppi sospetti, ed è evidente che qualcuno stia facendo il furbetto, ragion per cui è stato studiato un decreto apposito.
La speculazione fa parte del mondo che viviamo oggi, e c’è sempre qualcuno che è pronto ad approfittare delle situazioni più complesse e nel modo più assurdo possibile. Nelle prossime righe vi parleremo dei cambiamenti che porterà il nuovo decreto, nella speranza che i prezzi tornino presto ad abbassarsi.
Carburanti, ecco il nuovo decreto trasparenza
Il Consiglio dei Ministri ha varato in forma ufficiale il decreto trasparenza sui carburanti, nella speranza di evitare il superamento della soglia dei due euro al litro già affrontata lo scorso febbraio. Verrà introdotto l’obbligo di esporre il prezzo medio alla pompa, e chi non lo farà rischierà delle sanzioni molto pesanti, imposte dai prefetti locali.
Verrà anche introdotta una norma molto intelligente, che fisserà un tetto massimo di prezzo in Autostrada, per evitare che le compagnie petrolifere ed i distributori possano approfittarsene. Per il momento, tuttavia, è stata esclusiva la possibilità di operare con un nuovo taglio sulle accise, ed anche all’interno della Maggioranza stessa non mancano le discussioni per capire quale sia la strada più giusta da seguire.
Il caro carburanti ha sconvolto l’Europa ed ora è il momento di intervenire, ed il Ministro dell’Ambiente stabilirà settimanalmente il prezzo medio del carburante, che tutti i gestori dovranno apporre nelle stazioni di servizio. Si tratta di alcune mosse che, verosimilmente, ne anticipano altre, ma per ora non si sa molto di più.
Non ci sono dubbi sul fatto che la situazione stesse sfuggendo di mano e che era obbligatorio intervenire, ma da qui a dire che l’emergenza è in fase di risoluzione ce ne passa. L’obiettivo primario era quello di limitare i furbetti, e forse questo target sarà raggiunto già nelle prossime settimane, ma nulla è scontato ancora.