Alla presentazione della nuova Ferrari manca un mese esatto, e la decisione del team ha cambiato i piani. Ecco cosa accadrà il 14 febbraio.
Il 14 febbraio verrà presentata la Ferrari del riscatto, quella che avrà l’obiettivo di tornare a competere per il titolo mondiale. Il 2023 si apre con la solita promessa della Scuderia modenese, consapevole del fatto di doversi quantomeno giocare il titolo fino all’ultima gara, cosa che non accade dal lontano 2012.
Nella storia del Cavallino, non c’era mai stato un periodo di tempo così lungo senza mai partecipare alla lotta iridata, neanche nel lunghissimo periodo di digiuno intercorso tra l’iride del 1979 con Jody Scheckter e quello del 2000 con Michael Schumacher. Ad oggi, la situazione appare ben più difficile rispetto agli anni in cui il Kaiser di Kerpen tentava di mettere le mani sul successo finale, visto che la squadra era ben più rodata di quella che vedremo nel 2023.
Frederic Vasseur è appena arrivato al top della Gestione Sportiva ed occuperà il ruolo di team principal, rimpiazzando Mattia Binotto. Quella dell’ingegnere di Losanna è stata una delle peggiori gestioni di sempre, e dopo quattro anni di brutte figure si è deciso per la sua cacciata, ma è ovvio che ora ci vorrà del tempo per cercare di migliorare la situazione.
Il comparto tecnico, tuttavia, è rimasto uguale, e lo sviluppo del progetto 675 che andrà in pista nel 2023 non dovrebbe aver risentito della rivoluzione dei grandi capi. La Ferrari sta costruendo una vettura che, sulla carta, dovrebbe essere molto competitiva, almeno stando ai rumors che provengono da Maranello.
Le indiscrezioni parlano di problemi di affidabilità risolti e di un aumento della potenza della power unit, oltre che risultati notevoli sul fronte dell’aerodinamica. Al contrario di quanto accadeva in passato, la nuova vettura parte su una buona base, visto che la F1-75 era comunque la seconda auto più veloce del lotto, forse la migliore in assoluto in termini di giro secco e di velocità pura.
Il problema di questa monoposto, oltre che l’affidabilità, riguardava sicuramente la gestione delle gomme, che da metà stagione in poi è divenuto un fattore che ha dato un gran vantaggio alla Red Bull. Come sempre accade in tempi recenti, a Maranello non sono riusciti a sviluppare nella maniera migliore la vettura, al contrario di quanto fatto a Milton Keynes sulla RB18, permettendo a Max Verstappen di prendere il sopravvento su Charles Leclerc.
Nel 2023, tutto ciò non sarà più tollerabile, altrimenti anche i vari Enrico Cardile, David Sanchez e gli altri responsabili dei progetti andrebbero a finire sulla graticola, come già sta accadendo ad Inaki Rueda per quanto riguarda le strategie. Nel frattempo, da Maranello è arrivato un cambio di programma riguardo la presentazione della nuova vettura, che avverrà in un luogo diverso da quello prefissato.
Ferrari, presentazione a Maranello e filming day a Fiorano
Le prime anticipazioni avevano parlato di una presentazione della nuova Ferrari in programma per martedì 14 febbraio sul tracciato di Imola, ma qualcosa è cambiato. Stando a quanto ha riportato il “Corriere dello Sport“, l’unveiling avverrà invece a Maranello, e la nuova vettura scenderà subito in pista a Fiorano per il filming day, esattamente come accaduto anche lo scorso anno, quando Charles Leclerc e Carlos Sainz la battezzarono in mezzo ad una fitta nebbia.
L’obiettivo è quello di testare che tutto funzioni alla perfezione, perché ricordiamoci che poco dopo la monoposto andrà a scendere in pista nel primo confronto con le rivali. In Bahrain, infatti, i test invernali avverranno dal 23 al 25 di febbraio, ed ogni singolo pilota avrà appena una giornata e mezza per prendere confidenza con la nuova vettura, esattamente come era accadute anche due anni fa, con la vecchia generazione di auto.
La Ferrari si trova di fronte ad una sfida importante, con Frederic Vasseur che potrà dimostrare il proprio valore nella gestione di determinate situazioni. Prima di tutto, andranno chiarite le gerarchie tra i piloti, con il 2022 che ha evidenziato la netta superiorità di Leclerc su Sainz, il quale però non vuole mollare il colpo. Le prime gare ci diranno molto sui valori in campo tra i due “Carli”, così come anche sulle strategie di gara. Come detto, il posto di Inaki Rueda non sembra così solido, ed è lecito aspettarsi qualche decisione nelle prossime settimane.
Con ogni probabilità, Vasseur non tollererà una stagione di transizione con la Rossa terza forza e lontana da Red Bull e Mercedes, perché occorre una vettura in grado di giocarsi il titolo dalla prima all’ultima gara. L’era del manager francese è ufficialmente cominciata, e da lui e dal suo staff ci si attende molto nei prossimi anni.