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Motociclismo

La Ducati attrae un altro pilota Honda? Arriva un’importante ammissione

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Giovanni Messi

La Ducati ha spodestato le case giapponesi come nuova regina delle due ruote, ed un altro rider ha le idee chiare. Ecco cosa ha detto.

C’è tanto orgoglio in casa Ducati dopo un 2022 da assoluta dominatrice del panorama mondiale delle due ruote. La casa di Borgo Panigale si è presa i titoli mondiali della MotoGP e della Superbike, con Pecco Bagnaia ed Alvaro Bautista che sono saliti sul tetto del mondo del Motomondiale e delle derivate di serie.

Ducati domina il mondo delle due ruote (Adobe Stock)

Senza nulla togliere al talento di due piloti strepitosi, i quali hanno pienamente meritato i risultati che hanno conseguito, va detto che il lavoro svolto dal marchio italiano è stato strepitoso, riuscendo a raggiungere un obiettivo che appariva impensabile: distruggere il dominio giapponese ed ergersi a miglior casa costruttrice in assoluto.

La Ducati sta crescendo in maniera esponenziale sul mercato, e gran parte del merito va dato proprio ai successi ottenuti in pista. La Desmosedici e la Panigale sono dei capolavori di ingengeria, in grado di far mangiare la polvere alle vecchie dominatrici come la Honda, la Yamaha ed anche la Kawasaki prendendo in esame il caso della Superbike.

Il lavoro dell’ingegner Luigi Dall’Igna, arrivato a Borgo Panigale nel 2014 dopo i trionfi con l’Aprilia tra le derivate di serie, ha prodotto dei risultati incredibili, che hanno risollevato le Rosse dopo un periodo di grande difficoltà. Gli anni successivi al titolo mondiale di Casey Stoner, datato 2007, avevano portato la Desmosedici ad incappare in un periodo molto complesso, anche durante l’avventura di Valentino Rossi.

La rinascita è iniziata proprio dal 2014 in avanti, con una serie di innovazioni tecnologiche come le alette e gli abbassatori, prima duramente criticate dagli avversari e poi copiate. La casa di Borgo Panigale ha fatto scuola, cominciando a vincere titoli dal 2020, con il costruttori portato a casa in quell’anno e poi replicato anche nel biennio successivo.

Continuare su questa strada non sarà facile, ma è ormai evidente come le premesse siano eccellenti. La casa italiana è diventata il riferimento assoluto anche in Superbike, con Bautista che ha letteralmente dominato la seconda parte di stagione 2022, seguendo un copione simile a quanto visto in MotoGP.

Le Rosse sono cresciute in maniera esponenziale dal mese di giugno in poi, non dando la possibilità agli altri di recuperare terreno. Alcuni piloti della top class sono rimasti estasiati dal potenziale di questa moto, come Alex Marquez che ha lasciato la Honda LCR per dirigersi al Gresini Racing, dove sostituirà Enea Bastianini.

In futuro, anche altri grandi nomi potrebbero decidere di sposare tale progetto se dovesse confermarsi a questi livelli, e chissà che anche Marc Marquez non possa decidere per una soluzione simile. Nel frattempo, un altro alfiere storico della Honda ha parlato strizzando l’occhio a Borgo Panigale.

Ducati, Stefan Bradl e l’idea Ducati per la Superbike

La Ducati fa gola a tutti i rider impegnati in MotoGP ed in Superbike, e tanti piloti membri di altre squadre sognano di poterla guidare, che si tratti sia della Desmosedici che della Panigale. Su questo argomento si è esposto Stefan Bradl, tester della Honda ed impegnato in tante gare ufficiali in questi ultimi anni in sostituzione dell’infortunato Marc Marquez.

Intervistato da “Speedweek.com“, il rider tedesco ha affermato: “Ho parlato tante volte con Alvaro Bautista, perché quando eravamo entrambi in Honda ci capitava di condividere la pista per alcune giornate di test. Vi parlo di anni come il 2020 ed il 2021, non era molto felice all’epoca, ma il ritorno in Ducati gli ha fatto molto bene. La Superbike, almeno per ora, non è la mia categoria, visto com’è andata nel 2017, ma se provassi la Panigale potrei cambiare idea“.

Bradl ha poi precisato che per il momento si vede ancora impegnato come pilota Honda: “Mi vedo ancora come collaudatore Honda in MotoGP, ma c’è una certezza: se la Honda si presentasse con una nuova moto competitiva e potente in Superbike, sicuramente ci darei un’occhiata, sarebbe interessante capire la validità del progetto“.

Non ci sono dubbi sul fatto che le parole del rider teutonico sono un chiaro segnale al marchio giapponese, che negli ultimi anni ha nettamente perso il confronto con i rivali. La Honda è sempre stata un’eccellenza delle due ruote, soprattutto in MotoGP dove ha dominato per stagioni intere.

Le Rosse, ultimamente, stanno facendo il bello ed il cattivo tempo, e non è da escludere che in tanti manifestino l’intenzione di correre per la casa di Borgo Panigale. Al momento però, le porte sembrano chiuse per tutti, visto che il talento non manca di certo nei piloti attuali, i quali hanno prodotto risultati esaltanti.

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Giovanni Messi

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