Il tagliando è un must per le vetture ad alimentazione classica, ma come funziona per le auto elettriche? Quanto costa e quando farlo.
Ormai un po’ tutte le Case costruttrici stanno indirizzando la loro produzione verso il full electric, così da rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento all’ambiente. Eppure restano ancora numerosi i punti deboli del comparto. Dalle macchine stesse, il cui prezzo è tuttora piuttosto alto, alla mancanza delle infrastrutture di ricarica.
Tanti poi sono gli interrogativi che riguardano l’alimentazione al 100% verde. Ad esempio, il tagliando va fatto? La risposta è sì, perché la manutenzione è in ogni caso consigliabile per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese ed essere mollati in asso.
Allo stesso modo delle vetture a diesel, benzina o GPL, è importante fare dei controlli per verificare che tutto funzioni alla perfezione. Nel caso specifico verranno effettuati maggiori approfondimenti sull’apparato tecnologico di cui sono principalmente composte, rispetto alla meccanica delle altre.
Genericamente, prevede l’analisi della pressione delle gomme, la correttezza della risposta dell’impianto frenante e della batteria. Non è invece necessaria la sostituzione dell’olio o dei filtri non montando un motore a combustione.
A proposito dei freni va considerato che sono maggiormente longevi. Di solito durano dai 6 agli 8 anni, per un quantitativo di chilometri stimato tra i 100.000 e i 300.000 chilometri.
Riguardo le tempistiche e la frequenza, è bene attenersi alle indicazioni del marchio. Altrimenti è ok ogni 12-18 mesi, o dopo i primi 15-20.000 km. O addirittura dopo due anni o 30.000 km.
Vanno comunque tenuti presenti alcuni fattori, come il tipo di terreno affrontato, le condizioni del meteo e lo stile di guida.
In generale, chi possiede un veicolo elettrico deve sapere che la revisione e il tagliando non sono un obbligo. Ma semplicemente consigliati, in particolar modo è preferibile controllare la batteria e il sistema di ricarica, rappresentando entrambi il cuore del mezzo.
Un altro dispositivo da tenere d’occhio è il sistema di frenata rigenerativo. Quello che consente di recuperare l’energia dispersa in fase di decelerazione. Utile per ricarica la batteria.
Altri check di primaria importanza sono il livello dei liquidi, il funzionamento dell’illuminazione, le condizioni delle coperture, gli impianti di riscaldamento e climatizzazione.
Analizziamo ora nel dettaglio tutti gli elementi che necessitano di essere vagliati.
Per prima cosa, come anticipato, la batteria. Il meccanico verifica la carica, si accerta che i collegamenti siano operativi e in buono stato. Nell’eventualità, di solito ogni 6-8 anni, provvede alla sostituzione.
I freni non sono particolarmente sollecitati sulle full electric e possono essere messi in secondo piano, specialmente nei primi anni di vita. Genericamente durano più a lungo rispetto alla versione con motore a combustione. In ogni caso, una controllatina non fa male, specialmente per quanto concerne lo spessore dei dischi.
Circa gli pneumatici è importante vagliare la pressione e le condizioni complessive del battistrada. Trattandosi di veicoli abbastanza pesanti, le “scarpe” sono sollecitate e possono soffrire. Qualora venisse riscontrata una particolare usura, bisogna procedere ad immediata sostituzione.
Altro elemento da non trascurare è il liquido di raffreddamento. Nelle automobili elettriche, tale sostanza è utilizzata per mantenere costante la temperatura della batteria e delle altre parti elettriche. In caso di necessità di rabbocco evitare il fai da te e rivolgersi ad un esperto.
Il passo successivo è l’aggiornamento del software, specialmente se la vettura è collegata a computer di bordo e software, ideali per la gestione delle funzioni e dei sistemi ADAS, piuttosto che per la segnalazione delle anomalie.
In ultimo, il meccanico di fiducia non dovrà dimenticare la verifica dello stato del sistema di climatizzazione, dei tergicristalli e dell’illuminazione, oltre che provvedere all’eventuale sostituzione del filtro.
Per quanto concerne le cifre da sborsare, queste variano a seconda del modello e della tipologia di interventi richiesti. Più l’esemplare è datata, più avrà bisogno di controlli e assistenza. Anche se in linea di massima i tagliandi per le automobili “verdi” sono più a buon mercato in confronto a quelle a combustione.
Non andando sostituiti olio e filtri dello stesso, e non essendoci tante parti in movimento, sia il tagliando, che le riparazioni o le sostituzioni sono meno frequenti. Il prezzo può comunque aumentare qualora si rendesse necessario qualche intervento sui freni o la batteria.
Facendo una media, si riesce a cavarsela con una spesa che oscilla tra i 50 e i 100 euro. Come suddetto, il tipo di vettura influisce sul computo finale, ma pure l’officina, il luogo in cui si vive e dove si porta la macchina, il carattere delle operazioni di cui si necessita. In questo frangente, la cifra può salire fino a 300 o 500 euro.
Per evitare di dover aprire i cordoni della borsa più del dovuto è bene prendere in considerazione alcuni accorgimenti. Bisognerebbe sempre essere attenti a come si tiene la propria macchina ed evitare che si rovini oltremodo. Arrivare al momento del rinnovo del tagliando con un veicolo usurato e con poca manutenzione quotidiana, può significare dover spendere di più.
Ecco dunque dei consigli semplici, ma essenziali per scongiurare il peggio. Per prima cosa occorre prestare fede alle raccomandazioni della casa madre. Ovvero bisogna riferirsi al libretto d’uso per apprendere tutte le indicazioni utili relativamente alla frequenza con la quale va fatto il tagliando, nonché le altre attività di manutenzione ordinaria da non trascurare. Questa, come abbiamo appena rimarcato, è fondamentale per garantire una maggiore longevità del mezzo elettrico e il suo funzionamento.
Fare riferimento ad un meccanico fidato, se non ci si può recare nell’officina ufficiale della casa madre. Complessivamente è buona cosa appellarsi a qualcuno di esperto per ottenere ulteriori dritte su come preservare al massimo il proprio veicolo elettrico.
Infine, tenere sempre traccia dei tagliandi fatti e per valutare meglio lo stato della macchina e delle sue condizioni. Ma altresì come promemoria su quando recarsi in officina.
Ma quando si parla di meccanico esperto cosa s’intende? Semplice, che sia specializzato nella manutenzione delle auto elettriche. In questa maniera sarà più probabile ottenere validi consigli su ulteriori eventuali operazioni di manutenzione da effettuare.
Se il proprio meccanico di fiducia non si intende di vetture full electric non bisogna improvvisare, ma mettersi alla caccia di un professionista con competenze specifiche, che sia abituato ad agire e intervenire su questo genere di mezzi e che disponga di tutte le attrezzature necessarie per le operazioni, nonché i pezzi di ricambio.
Chiedere dritte ad amici e parenti che dispongano di un veicolo elettrico e dunque già con il problema in mano. Il passaparola funziona sempre alla grande.
Quando si individua uno o più meccanici che potrebbero fare al caso nostro, fare verifiche incrociate cercando commenti e recensioni. Il motore di ricerca Google ci permette di fare dei confronti.
Infine, chiedere sempre in anticipo un preventivo, vagliando tutte le offerte a disposizione e verificando quella più adatta alle nostre esigenze. Da non dimenticare neppure in confronto diretto con l’operatore. Prima di mettere in mano la propria auto a qualcuno, chiedere informazioni su tutte le attività che verranno effettuate. Un lavoro a basso prezzo non è detto che possa essere conveniente, specie se non risolve la problematica e ci porta a dover rifare tutto da capo spendendo altri soldi.
Effettuare il tagliando nei tempi e nei modi che abbiamo spiegato porta ad una serie importanti di vantaggi. Intanto è garanzia di migliori performance della nostra auto elettrica, ma soprattutto ne incrementa la durata. Controllare periodicamente e regolarmente la propria vettura, la renderà prestazionale per un lasso maggiore di tempo.
Compiere un passo alla volta, ossia evitare che si arrivi ad avere un rottame tra le mani, consente di risparmiare tempo e soldi sul lungo termine. Come ben sappiamo il full electric non è esattamente per tutte le tasche, e prevede un investimento iniziale importante. Questo però può essere ammortizzato nel breve-medio periodo. I numerosi controlli effettuati in fase di tagliando e l’eventuale sostituzione delle componenti usurate, ci porteranno ad un risparmio. Ovvero sia a non spendere tanto successivamente. Senza dimenticare l’aspetto della sicurezza. Un’auto in buone condizioni aumenta la sicurezza in abitacolo e non solo.
Se tra un tagliando e l’altro possono passare diverso tempo, perfino due anni, nell’attesa bisogna operare la manutenzione ordinaria. Ecco quali elementi tenere sempre d’occhio e non trascurare. Almeno una volta al mese andrebbero controllati la pressione degli pneumatici, il sistema di ricarica, e in questo caso se si notano anomalie recarsi immediatamente dal meccanico. E in ultimo, ma non ultimo di importanza, pulire regolarmente gli interni e gli esterni, se non all’autolavaggio, a casa.
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