Jack Miller correrà con la KTM nella stagione di MotoGP targata 2023. L’australiano punta ad un risultato mancato da due campioni.
Una delle grandi novità della stagione di MotoGP targata 2023 sarà rappresentata dal passaggio di Jack Miller in KTM. L’australiano, dopo una lunga esperienza in Ducati divisa tra team Pramac e team factory, ha deciso di cambiare tutto, passando al marchio austriaco che negli ultimi anni è cresciuto davvero molto.
Sotto la guida di Francesco Guidotti, la KTM sta facendo passi da gigante, e lo scorso anno sono arrivate due splendide vittorie firmate da Miguel Oliveira, trionfatore a Mandalika ed a Buriram in due gare condizionate dalla pioggia. Questa moto è molto competitiva in condizioni di umido, ma è chiaro che ci sono ancora tante cose da sistemare.
Prima di tutto, occorre fare un netto passo in avanti sul giro secco, visto che nella MotoGP di oggi rimontare è diventato molto difficile. L’ultima gara dello scorso anno, disputata in quel di Valencia, ha messo in mostra le grandi potenzialità della KTM e del giovane Brad Binder, che con una grande rimonta ha chiuso in seconda posizione, pagando però le qualifiche negative, altrimenti la vittoria sarebbe stata alla portata.
Nel frattempo, andando a caccia di curiosità in un periodo in cui i motori sono ancora spenti, abbiamo scovato una statistica molto interessante che Miller può cercare di agguantare, anche se non sarà sicuramente facile vista la grande competitività che contraddistingue la top class odierna. Una vittoria darebbe all’australiano una soddisfazione da condividere con pochi fortunati.
MotoGP, Jack Miller a caccia di un’impresa storica
Nella storia della top class del Motomondiale, prima chiamata 500 e dal 2002 divenuta MotoGP, soltanto quattro piloti sono riusciti ad imporsi in gara con ben tre moto differenti. Mike Hailwood fu il primo a riuscirci, trionfando negli anni Sessanta salendo in sella alla Norton, alla MV Agusta ed alla Honda.
Qualche anno dopo ci riuscì anche Randy Mamola, che si impose guidando per la Suzuki, la Honda e la Yamaha durante gli anni Ottanta. Passando a tempi più recenti, l’impresa è riuscita anche a Randy Lowson, che lo fece con Yamaha, Honda e Cagiva, ed in questa speciale lista c’è anche un pilota italiano.
Stiamo parlando del grande Loris Capirossi, che con Yamaha ed Honda trionfò in Classe 500, per poi volare sul gradino più alto del podio anche con la Ducati nel 2003, quando la top class aveva già guadagnato il nome di MotoGP. Quella ottenuta dal nostro connazionale fu la prima per la casa di Borgo Panigale, che maturò al Gran Premio di Spagna di quell’anno corso a Barcellona.
Tuttavia, da quando la classe regina ha assunto questa denominazione, nessuno è mai riuscito a portare al successo tre moto differenti, neanche il dominatore degli anni Duemila, vale a dire Valentino Rossi. Le sue prime vittorie arrivarono con la Honda, con la quale portò a casa tre titoli mondiali, ed in seguito passò alla Yamaha nel 2004, creando uno dei sodalizi più forti della storia.
Nel 2011, il “Dottore” decise di tentare l’avventura in Ducati, firmando un contratto con la casa di Borgo Panigale, campionessa del mondo nel 2007 con Casey Stoner. Il suo tentativo, tuttavia, fu un fallimento, ed in sella alla Rossa arrivarono pochissimi podi in due stagioni ricche di delusioni.
Stoner ha vinto con Ducati ed Honda, ma non è mai salito su una terza moto, cosa che invece ha fatto Jorge Lorenzo. La prima vittoria dello spagnolo arrivò nel 2008 con la Yamaha, al Gran Premio del Portogallo, mentre nel 2018 vinse al Mugello, a Barcellona ed in Austria con la Ducati.
Nel 2019, il maiorchino passò alla Honda al fianco di Marc Marquez, ma la sua stagione fu disastrosa, anche a causa di diverse cadute ed infortuni che lo portarono ad optare per il ritiro definitivo dal mondo delle due ruote. Un nome a sorpresa che può tentare questa impresa è quello di Jack Miller, che a partire dal 2023 correrà per il team ufficiale della KTM.
L’australiano ha ottenuto la sua prima vittoria in top class con la Honda nel 2016, nel Gran Premio d’Olanda disputato ad Assen. In seguito, sono arrivati anche tre successi con la Ducati, a Jerez de la Frontera ed a Le Mans nel 2021 ed in Giappone, a Motegi, lo scorso anno.
Miller ha deciso di accettare la sfida di un costruttore in crescita come quello austriaco, che grazie al legame con la Red Bull di F1 sul fronte aerodinamico sta facendo passi da gigante. L’australiano punta ad una statistica davvero molto ambita, anche se pensare di vincere sin da subito non sarà affatto semplice.