Il nove volte campione del mondo, Valentino Rossi, è noto anche per le sue fantasiose scenette al termine delle gare. Ecco cosa ha fatto negli Emirati.
Il campione di Tavullia ha scelto di lasciare la MotoGP nel 2021, dopo una stagione molto travagliata. Per la prima volta in carriera non ha calcato nemmeno un podio in top class. Il Dottore, nel team Petronas in sella alla M1, ha ottenuto soli 44 punti, chiudendo al diciottesimo posto della graduatoria.
La sua personalità, sempre molto estrosa, si è un pò spenta nelle ultime stagioni in top class, anche a causa delle performance in pista. La Ducati è cresciuta in modo esponenziale e ha lasciato solo le briciole agli avversari. Il passaggio nel team Petronas è stato un evidente passo indietro per Vale che è stato costretto a retrocedere nel team satellite. Prendere o lasciare, anche perché la scelta della casa di Iwata si è rivelata opportuna.
Al suo primo anno nella squadra ufficiale della Yamaha, Fabio Quartararo si è laureato campione del mondo. Il miglior risultato del #46, nella sua ultima annata in MotoGP, è arrivato in Austria con un ottavo posto. Il campione ha palesato tutti i limiti tecnici della M1, gli stessi che hanno avuto anche Franco Morbidelli, Darryn Binder e Andrea Dovizioso nel 2022. MotoGP, Bagnaia e la rivelazione su Valentino Rossi: ecco cosa pensa. Date una occhiata anche al seguente articolo: occasione d’oro per il fenomeno di Tavullia: spunta un test fondamentale.
Il podio gli mancava tantissimo e, nello scorso weekend, si è tolto la soddisfazione di calcare il terzo gradino. Dopo ventisei anni vissuti al massimo nel Motomondiale, il #46 ha scelto di lanciarsi nell’automobilismo. Sulle due ruote si era tolto tante soddisfazioni, vincendo 115 gare in 432 Gran Premi e ottenendo 235 podi. Tanti talenti si sono affacciati nella classe regina, anche grazie all’Academy del Dottore, compreso il neo campione del mondo Pecco Bagnaia. Il ducatista è riuscito a fare la storia, succedendo all’albo d’oro proprio al suo maestro. Il torinese ha un carattere molto diverso rispetto a Valentino, ma sono legati da un rapporto molto bello.
Il Dottore è riuscito ad accendere l’entusiasmo del pubblico anche nelle sfide del campionato Fanatec GT. Il pilota di Tavullia ha corso nel 2022 su un’Audi R8 LMS nel team WRT. Il nove volte campione del mondo ha trovato il modo di attirare l’interesse del pubblico, anche grazie a buone performance. Il suo nome lo precede, ma nel corso della sua prima annata è cresciuto molto. Il Dottore ha lavorato su sé stesso, apprendendo tutte le difficili procedure del suo nuovo campionato. Un passaggio non semplice, soprattutto superati i 40 anni.
L’esultanza di Valentino Rossi
Valentino Rossi ha avuto delle difficoltà nei primi round, tuttavia è riuscito ad entrare anche in top 5. Il rider ha sempre avuto una predilezione per le auto, ereditata da suo padre Graziano. Nel 2022 non è riuscito a calcare il podio nel campionato GT, ma ha iniziato questa nuova annata in modo straordinario. Il #46 ha corso la 24 Ore di Dubai in un super equipaggio, composto da Maxime Martin, Sean Gelael, Tim Whale e Max Hesse. Il team WRT ha battagliato, in alcuni frangenti della gara endurance, anche la Porsche 911 GT3 R (991 II) #91 di Herberth Motorsport. Nell’endurance aveva già ottenuto un podio, al volante della Ferrari 488 GT3.
Nella corsa della 12 Ore del Golfo, Rossi si era aggiudicato la vittoria nella propria categoria Pro-Am, classificandosi terzo assoluto col team Kessel Racing. Il passaggio alla BMW M4 GT3 era tutt’altro che scontato, ma il pesarese ha dimostrato tutto il suo valore. Dopo un imprevisto nelle prime battute della gara, il #46 non ha più commesso sbavature. Il calendario del 2023 sarà molto intenso. Tra tre settimane prenderà parte anche alla superclassica della 12 ore di Bathurst, altro appuntamento della 24H Series.
Primo risultato eccellente sul bolide bavarese per Valentino Rossi e quasi un ritorno alle origini: è arrivato sotto al podio in groppa ad un cammello! Una scenetta che ha divertito i fan del Dottore e che ha rifatto venire in mente le sue mitiche gag nel Motomondiale. Scene imitate da altri campioni, ma mai leggendarie quanto quelle dell’italiano. Il suo stile di guida è risultato inimitabile, proprio come il suo spiccato senso dell’umorismo.
Dopo ogni vittoria mondiale o P1 speciale Valentino Rossi faceva impazzire gli avversari con trovate straordinarie. Dopo aver portato una bambola gonfiabile sulla moto, di sicuro gli mancava arrivare sotto al podio su un cammello. Il campione ha influenzato intere generazioni di ragazzi, appassionando milioni di tifosi delle due ruote. The Doctor ha lasciato un segno indelebile, diventando un emblema anche grazie al suo carattere unico. Ha demolito i vecchi paradigmi della top class, svecchiando un ambiente che prima del Dottore era, profondamente, diverso. Gli amanti del Motomondiale dovrebbero essere per sempre grati al pesarese per le emozioni che ha trasmesso in oltre un quarto di secolo in pista.