Ferrari e Red Bull sono i due top team più vincenti della F1 assieme alla Mercedes, ed in queste ore è arrivata una loro decisione.
Al via della stagione di F1 targata 2023 manca soltanto un mese e mezzo, ma in questi giorni si parla anche e tanto di futuro. Il 2026 è il prossimo annozero dopo il 2022, nel quale è arrivata la rivoluzione tecnica con il ritorno dell’effetto suolo e grandi cambiamenti sia tecnici che estetici sulle monoposto più veloci del mondo.
Per quanto riguarda le power unit turbo-ibride, introdotte nel lontano 2014, non c’è mai stato un grande cambiamento sul fronte regolamentare. I motori attuali sono gli stessi di 9 anni fa come architettura, anche se poi hanno subito un grande sviluppo, migliorando in potenza, affidabilità ed efficienza.
La prima, grande rivoluzione dal punto di vista motoristico ci sarà nel 2026, quando le power unit perderanno la componente MGU-H, quella che inizialmente mise in enorme difficoltà la Honda ai tempi del ritorno in F1 con la McLaren, e verrà aumentata la potenza della parte elettrica, destinata a pareggiare quella del motore a combustione.
Quest’ultimo fattore è stato fortemente voluto dall’Audi, che entrerà proprio nel 2026 inglobando la Sauber, ma che ha voluto enormi garanzie per poter pensare di essere subito competitiva. La casa di Ingolstadt vanta una storia da corsa piena di successi, ma gli ultimi anni del suo reparto sportivo non sono stati eccellenti.
Dopo i successi alla 24 ore di Le Mans e nel DTM, il marchio tedesco ha iniziato a spingere meno sul motorsport, concentrandosi sull’elettrico e sullo sviluppo di nuove tecnologie. In questi giorni è arrivata anche una brutta figura alla Dakar, dove le auto dei quattro anelli venivano date come grandi favorite, ma invece c’è stata soltanto un’imbarcata, con gap enormi dai primi.
L’Audi dovrà avere tutt’altro approccio per avere successo nel Circus, dove la lotta sarà più serrata che mai. In questi giorni, è arrivata un’importante mossa da parte di Red Bull e Ferrari, le quali hanno assicurato la loro permanenza nella massima serie automobilistica, ma il team di Milton Keynes ha dato anche qualche indizio in più sul suo futuro.
F1, Red Bull e Ferrari tra i motoristi per il 2026
La F1 può tirare un sospiro di sollievo, almeno secondo quanto è stato riportato dall’edizione di lunedì 16 gennaio del “Corriere dello Sport“. Pare, infatti, che la Ferrari abbia firmato l’accordo che la farà rientrare tra i motoristi, garantendo il suo futuro nel Circus dopo la presunta assenza dalla riunione delle squadre che si era tenuta prima di Natale.
Secondo quanto era emerso, la Ferrari non aveva partecipato a questo meeting, dove era presente invece l’Audi, che nel 2026 arriverà inglobando la Sauber con una propria power unit, ed anche la Honda, il cui futuro non è ancora chiaro. A firmare l’accordo in queste ultime ore c’è stata anche la Red Bull Powertrains, ovvero il reparto che attualmente si occupa di sviluppare e gestire le unità propulsive giapponesi all’interno del team di Milton Keynes.
Dunque, a questo punto è molto probabile che la squadra di Christian Horner inizierà a realizzare per sé stessa le power unit, distaccandosi del tutto da Honda e divenendo un costruttore autonomo. Si tratta di una mossa più che azzardata visto che non è mai stato fatto in passato, e considerando quanto siano complicati questi motori, non sarà facile pensare di svolgere un bel lavoro sin dai primi anni.
La Red Bull ha comunque nell’organizzazione uno dei suoi punti forti, ed in questi anni si è assicurata tutti i migliori motoristi della F1 provenienti da Mercedes ed altri team, costruendo una squadra molto forte. Sul fatto che la Ferrari si sarebbe iscritta non c’erano dubbi, anche se bisognerà poi capire cosa è accaduto di preciso ed il motivo per il quale era stata esclusa dalla riunione di qualche settimana fa.
Nel frattempo, la decisione della Red Bull ci conferma un altro cambiamento che si verificherà dal 2026 con i nuovi motori: la Honda potrebbe tornare con un proprio team ufficiale, come accadde tra il 2006 ed il 2008, o dovrà trovarsi un altro team a cui fornire i motori, dal momento che si è già iscritta ai motoristi e che non andrà più a collaborare con gli anglo-austriaci.
Il costruttore giapponese, dopo gli inizi difficili con la McLaren, è giunto alla costruzione del motore ibrido più potente ed affidabile del gruppo, battendo colossi come Mercedes, Ferrari e Renault, che nella massima formula hanno un’esperienza ben più longeva. Nei prossimi anni capiremo quelle che sono le intenzioni della casa di Sakura, che ormai ha intenzione di fare le cose in grande.