Marc Marquez e Jorge Lorenzo hanno segnato lo scorso decennio della MotoGP e sono tra i migliori di sempre. Il #93 ha le idee chiare.
Si avvicina il via della stagione di MotoGP targata 2023, con Marc Marquez che si sta allenando in pista in questi giorni prima di tornare a far sul serio nei test ufficiali. Il nativo di Cervera ha tantissima voglia di far bene, con il titolo mondiale che gli sfugge ormai dal 2019 e che lo tormenta psicologicamente da troppo tempo.
Il rider iberico è in una condizione fisica sicuramente migliore rispetto ad inizio della passata stagione visto l’ennesimo intervento chirurgico a cui si è sottoposto dopo il Mugello, ma è chiaro che non potrà continuare a prendersi dei rischi folli. Un grande lavoro è richiesto alla Honda, la quale deve tornare a fare le moto come si deve.
La squadra di Alberto Puig si è presa alcuni tecnici in uscita dalla Suzuki, casa che ha abbandonato da pochi mesi la MotoGP con la vittoria di Alex Rins a Valencia. Da quel team sono arrivati proprio gli stessi piloti, con Joan Mir che ha raggiunto Marquez nella squadra factory HRC e Rins che correrà con LCR al fianco di Takaaki Nakagami.
Per i due non sarà affatto semplice adeguarsi alla RC213V, che è l’esatto opposto rispetto alla Suzuki in termini di guidabilità e di reazioni. La moto azzurra era molto docile, e soprattutto nelle ultime gare sembrava che Rins avesse trovato con lei un feeling incredibile, prendendosi due splendide vittorie prima a Phillip Island e poi in quel di Valencia. Purtroppo, quella storia si è conclusa anzitempo, ma un giorno potrebbe anche esserci un ripensamento da parte dei vertici nipponici.
Nel frattempo, è arrivata un’interessante intervista di Marquez che ha commentato le parole di Jorge Lorenzo, il quale è ormai da anni un ex del Motomondiale, ma che ogni tanto regala delle chicche molto interessanti. Siamo sicuri che non resterete delusi dalle parole dello spagnolo.
MotoGP, Marc Marquez risponde ad Jorge Lorenzo
Jorge Lorenzo ha detto basta con la MotoGP alla fine del 2019, l’unica stagione nella quale gareggiò per la Honda. Il rider maiorchino non fu in grado di tenere il passo del compagno di squadra Marc Marquez, che in quell’annata in particolare fu a dir poco inavvinabile, demolendo la concorrenza gara dopo gara.
La stagione di Lorenzo fu contraddistinta anche da una serie di brutte cadute e terribili infortuni, che lo portarono a decidere di ritirarsi dalla top class a fine anno. Per la MotoGP si è trattato di una grande perdita, e visto che pochi mesi prima era toccato anche a Dani Pedrosa, era il segnale di un’epoca che stava andando man mano a chiudersi.
Negli ultimi giorni, il cinque volte campione del mondo del Motomondiale aveva finito il nativo di Cervera come il migliore in assoluto, e dal #93 è ora arrivata una replica ai microfoni di “DAZN“: “Quando correvo con Jorge, c’era molto rispetto, da lui ho imparato moltissimo. Per me lui è stato un punto di riferimento, come Dani Pedrosa o Valentino Rossi“.
Marquez ha poi aggiunto: “Ho corso contro di loro e sono riuscito anche a batterli, ma la cosa più importante era quella di imparare qualcosa da questi grandi piloti. A volte per vincere non basta affatto essere il migliore, ma ti serve essere il più intelligente, il più completo ed anche il più veloce. Anche la squadra e la moto devono accompagnarti nella lotta per il titolo mondiale, altrimenti è tutto inutile“.
Quest’ultima frase in particolare sa molto di riferimento neanche troppo velato alla situazione che c’è in casa Honda, dove qualcosa dovrà cambiare per pensare di tornare al top di questa classe. La casa giapponese ha chiuso in ultima posizione nel mondiale costruttori del 2022 e non vince una corsa da un anno e mezzo, e c’è un’altra statistica clamorosa che riguarda le vittorie di tappa.
Dal 2018 in poi, il marchio nipponico ha vinto soltanto con Marquez, e l’ultimo successo non firmato da lui è stato il Gran Premio di Valencia del 2017 dove si impose Pedrosa. Stiamo parlando di oltre cinque anni di digiuno per tutti coloro che hanno guidato una RC213V che non si chiamino Marc, ed è chiaro che così facendo non si andrà da nessuna parte.
Anche la Yamaha vive una situazione simile, visto che ultimamente è in grado di farla andar forte soltanto Fabio Quartararo. Le nobili decadute devono fare un passo in avanti immediato, altrimenti anche il loro talenti più straordinari potrebbero guardarsi intorno, iniziando a farlo sin dai prossimi mesi.