In una intervista, Lin Jarvis ha ammesso che la Yamaha ha dei problemi e in particolare uno rischia di essere risolto solo tra qualche stagione.
La Yamaha ha dato il via alla stagione 2023 con la presentazione ufficiale del team composto da Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, con una M1 che è cambiata, in attesa di una svolta dal lato motoristico, anche dal punto di vista estetico, con un codone più grande, così come il cupolino, più largo ma più basso, forse per cercare anche maggiori flussi aerodinamici che gli permettano di raggiungere una maggiore velocità di punta, vero tallone d’Achille della moto in questi anni. A Jakarta nell’ambito dei “3S Dealer Meetings“, il più grande raduno di concessionari della rete Yamaha, la nuova moto ha impressionato anche per la colorazione, più audace rispetto al passato. Ma, come ha spiegato Lin Jarvis, c’è un motivo: “Un po’ più aggressivo, un po’ più giovane. Perché combatteremo, andremo in battaglia, affronteremo la sfida“.
Takahiro Sumi, General Manager della Motorsports Development Division Yamaha Motor, non ha lasciato dubbi sulle chance del team quest’anno: “Ovviamente, l’obiettivo è riconquistare il titolo mondiale in questa stagione. Sin dai test di Valencia, abbiamo lavorato instancabilmente e molto duramente per sviluppare ulteriormente la nostra M1. Abbiamo apportato modifiche a quasi tutte le aree della moto, soprattutto in termini di velocità massima migliorata, questa è la priorità assoluta. Alla fine, la cosa più importante è l’armonia tra pilota e moto. Quindi ora ci stiamo preparando per il primo test di febbraio e stiamo mettendo insieme tutti i pezzi per costruire il miglior pacchetto per il pilota attraverso un’intensa comunicazione“.
Jarvis e i problemi Yamaha
C’è da dire comunque che i problemi del 2022 sono stati evidenti, con una moto poco veloce e anche molto poco decifrabile in gare dal punto di vista del consumo delle gomme. E dal punto di vista dello sviluppo della Yamaha, avere in griglia quest’anno solo il team ufficiale è più un problema che una vera chance.
Alla Yamaha stanno già pensando alle possibilità esistenti e la possibilità che il team di Valentino Rossi possa cambiare marchio ed entrare in Yamaha sono ancora vive. Ma se ne parlerà nel caso solo in chiave 2025, perchè il contratto della scuderia del Dottore è valido con Ducati per ancora due stagioni.
A intervenire sull’argomento, che comunque è molto caldo all’interno del team giapponese, è stato proprio Lin Jarvis, che a tmcblog ha detto: “Quest’anno saremo senza un squadra satellite. Da un lato non credo sia un grosso deficit, perché ci permetterà di concentrarci solo sulle moto ufficiali. Dobbiamo davvero assicurarci di avere una moto competitiva per questa stagione e per il futuro, ossia 2024 e 2025“.
Ha affermato che l’intenzione del team di Iwata è quella di avere un nuovo team satellite, ma per questo dovranno risolvere alcuni problemi che non erano previsti e che stanno ostacolando tutti i piani che erano stati inizialmente fissati: “Vorremmo tornare ad avere una squadra satellite, su questo non ci sono dubbi. È difficile spiegare le opportunità e gli ostacoli che dobbiamo affrontare. Ma se riusciamo a eliminare alcuni degli ostacoli, potremmo guardarlo per il 2024. In caso contrario, sono abbastanza sicuro che entro il 2025 avremo di nuovo un team satellite. Vedremo cosa succede“.
Il team Yamaha ha ammesso che ci sono dei problemi al motore della M1, come un po’ lo scorso anno e quindi avere l’opportunità di testare alcune cose col team satellite sarebbe fondamentale. Ma per ora la Yamaha dovrà fare di necessità virtù. Ma i giapponesi sapranno rischiare anche col team ufficiale? O gli appelli di Quartararo andranno di nuovo a vuoto?