Non capita tutti i giorni di ritrovarsi per le mani una magnifica BMW degli anni ’80. Il prima e dopo vi lascerà senza fiato.
Vi sono auto che non andrebbero mai buttate via, ma coccolate o, in caso di necessità, restaurate a dovere. A volte in alcuni fortunati possessori di gioielli del passato manca la voglia o la passione per trattare con cura i proprio gioielli. Nella storia che potrete apprezzare nel filmato in basso ciò che avviene è fuori da ogni logica.
Immaginatevi di avere nel vostro garage una vecchia Serie 5 e non apprezzarne il valore. La cosa vi farebbe, completamente, orrore. Voi appassionati autentici di auto non l’abbandonereste mai un’auto del genere. Per comprendere il nonsense della vicenda occorre fare un passo indietro e raccontarvi il progetto E28 della casa bavarese. All’inizio degli anni ’80 la BMW decise di lanciare la seconda gen della Serie 5, diventando di fatto l’erede della E12. Il modello costituiva una evoluzione della precedente generazione, seguendo le linee direttive impartite alla casa dell’elica dal governo di quella che all’epoca era la Germania Ovest.
Le berline di fascia alta iniziarono a fare breccia nel cuore di facoltosi acquirenti. La clientela, però, era molto esigente e il prodotto, a differenza di oggi, era progettato per durare una vita. La BMW era realizzata con una nuova scocca, più leggera della precedente di circa un centinaio di kg. Il risultato era un piacere di guida maggiore e prestazioni da brivido.
La E28 era curata nei minimi dettagli, sia estetici che meccanici, vantando una serie di aggiornamenti di altissimo livello. Il frontale e il retrotreno erano stati ridisegnati per attribuire un maggiore slancio alla berlina. Gli interni erano stati rivisti per donare alla nuova BMW quel tocco di prestigio di un’auto di assoluto valore. Gli strumenti per l’epoca rappresentavano il meglio del meglio. Tra le tante delizie vi era un indicatore luminoso degli intervalli di assistenza (Service Interval), che ricordava al guidatore gli opportuni tagliandi presso i centri di assistenza della casa teutonica.
La dotazione di serie della nuova E28 è al debutto piuttosto completa, rispondendo alle esigenze di tutti. Mancano, però, nelle versioni meno ricche il contagiri, le regolazioni per volante e sedile conducente, il cambio a 5 marce e la chiusura centralizzata. Sono presenti il climatizzatore automatico, il retrovisore esterno elettrico e l’indicatore dei periodi di tagliando. I motori, inizialmente, della gamma erano: 518 (4 cilindri a carburatore di 1766 cm³, 90 CV); 520i (6 cilindri a iniezione di 1991 cm³ da 125 CV); 525i (6 cilindri a iniezione di 2494 cm³ da 150 CV) e 528i (6 cilindri a iniezione di 2788 cm³ da 184 CV). Oggi, probabilmente, sarebbero considerate potenze non clamorose, ma l’auto era un portento. Fu venduta, infatti, in larga scala in tutto il mondo.
Il restauro della mitica BMW 535i
Oltre 700.000 esemplari furono smaltiti e, in particolare, la pepatissima M535i, con un motore 3430 cm³ da 218 CV, era la più desiderata. L’auto presentava spoiler, interni sportivi e cerchi in lega, oltre all’ABS di serie. Nel 1986 la M535i lasciò spazio alla 535i, con la stessa meccanica e carrozzeria tradizionale, e alla M5, con motore 6 cilindri a iniezione di 3453 cm³ e testata a 24 valvole con ben 286 cavalli. Nel video proposto sul canale YouTube AMMO NYC ammirerete il design sobrio, ma accattivante della 535i. La versione M poteva fregiarsi del potente motore M88/3 da 3.5 litri che spingeva l’auto sui 245 km/h.
La 535i, insomma, era un lusso per pochi. Il meccanico più famoso della Grande Mela si è ritrovato per le mani una vettura teutonica molto desiderata negli anni ’80. Larry Kosilla, però, si è dovuto impegnare a lungo per rimetterla a nuovo. L’auto, infatti, era destinata ad una spiacevole fine. Il newyorkese ha colto al balzo l’occasione, facendo un bel restauro del mezzo, per poi trovargli una nuova dimora. La BMW era in pessime condizioni, sia per quanto concerne la carrozzeria che l’abitacolo. Il tecnico, come suo solito, ha iniziato pulendo, con acqua e sapone, gli esterni e il motore. Il tecnico, in seguito, ha rimesso a nuovo i cerchioni.
La parte più faticosa è stata il recupero dei materiali degli interni, rovinati dall’usura. Non è la prima volta che in officina avvengono dei miracoli. In certi casi il prima e dopo è impensabile. Le auto ritornano, letteralmente, in vita. Date una occhiata anche al seguente articolo: lava la sua Mercedes dopo anni: il prima e dopo è assurdo (VIDEO). Imperdibile anche il car wash di una Honda Civic Type R distrutta dall’usura. Non vi vogliamo svelare nient’altro. Vi consigliamo di mettervi comodi e godervi il video. La reazione del nuovo proprietario, alla fine, è pazzesca.