Per festeggiare i suoi 110 anni, l’Aston Martin ha parlato della sua storia e del suo futuro. Ma ha anche fatto un annuncio speciale.
Nata il 15 gennaio 1913 come concessionaria d’auto con la denominazione Bamford & Martin, iniziò così la storia di uno dei marchi più famosi al mondo di produttori di auto. E che auto, visto che le sue sono non solo sportive ma anche di gran classe. Parliamo della Aston Martin, che dopo l’esperienza con Red Bull da qualche anno ha deciso di mettersi in proprio in F1, anche per rilanciare il proprio brand. Finora i risultati non sono stati dei migliori, nonostante l’approdo anche di un ex campione come Sebastian Vettel. Ma quest’anno la scuderia inglese ci riproverà con un altro big come Fernando Alonso. Stavolta però spera davvero di fare un salto in avanti importante.
Anche perché, come detto, questo sarà un anno speciale per Aston Martin, che festeggia i suoi 110 anni di vita. E pensare che di peripezie questo marchio ne ha vissuti. Era nato inizialmente come una concessionaria per la vendita di automobili prodotte dalla Singer, ma già nel 1914 i due soci realizzarono un prototipo da competizione in proprio, adattando un motore Coventry Simplex a un vecchio telaio Isotta Fraschini. Proprio con questa auto vinsero la cronoscalata Londra-Aston Clinton e, per celebrare questa vittoria, fu deciso di rinominare il veicolo “Aston Martin“: nacque così una delle case ancora oggi più iconiche del panorama mondiale. che ha passato diversi momenti delicati prima di esplodere definitivamente.
Oggi, dopo diversi cambi, il marchio è in mano al magnate canadese Lawrence Stroll, che l’ha acquistato per 182 milioni di sterline, ed è a capo di una cordata di imprenditori che ne detiene il 25% di cui fanno parte della cordata anche il magnate farmaceutico svizzero Ernesto Bertarelli e il vertice di Mercedes-AMG Petronas Motorsport con l’amministratore delegato Toto Wolff, rispettivamente con il 3,4% e il 4,8% delle quote.
Aston Martin, una sorpresa per il futuro
Nelle fotografie rilasciate per celebrare l’anniversario, il marchio inglese ha riunito due dei modelli più iconici e innovativi prodotti nei 110 anni di storia, evidenziando l’impegno del marchio a spingere i confini delle prestazioni e applicare l’ingegneria usata nelle corse per i modelli su strada. Una delle auto da corsa più antiche del marchio, la Razor Blade del 1923, è raffigurata accanto all’hypercar Valkyrie.
Ma non si guarda solo al passato. Infatti Amedeo Felisa, amministratore delegato di Aston Martin, ha dichiarato: “Nel 1913 Lionel Martin e Robert Bamford si unirono con una visione condivisa delle auto da corsa e utilizzando gli insegnamenti tratti dalla pista per spingere i confini dell’innovazione automobilistica. 110 anni e poco più di 110.000 auto dopo, quello spirito continua“. E ha fatto un importante annuncio: “Il nostro 110° anno promette di essere entusiasmante quanto il nostro primo, mentre giriamo un nuovo capitolo nella storia di Aston Martin con il lancio della nostra prossima generazione di auto sportive e la rivelazione di uno straordinario modello speciale entro la fine dell’anno che celebrerà questo traguardo unico“.
Al momento però non è ancora chiaro come sarà questa nuova auto. Si sa solo che “si focalizzerà sul lusso, le altissime prestazioni e l’esperienza di guida intensa”. E chissà che non prenda spunto dal passato, visto che proprio nel 2023 si festeggiano in casa Aston Martin altri anniversari importanti: innanzitutto i 75 anni dalla nascita della gamma DB, poi i 60 anni della DB5 e i 20 anni del quartier generale a Gaydon. Di sicuro sappiamo quando vedremo questa vettura che ispirerà le Aston Martin di domani, ossia al Gran Premio di Gran Bretagna di quest’anno a Silverstone, ma sarà esposta anche al Goodwood Festival of Speed, al Pebble Beach Concours d’Elegance e in vari altri eventi nei mercati chiave dell’azienda.