Tra poco inizieranno le presentazioni ma intanto facciamo chiarezza su quelle che saranno le nuove regole che vedremo in questa F1 2023.
In attesa che si accendano i motori della F1, intanto si è risolto il primo grande giallo di stagione. Infatti alla fine la Ferrari ha apposto la propria firma all’iscrizione al regolamento delle power unit 2026. La Rossa non convinta del fatto che alla Red Bull PowerTrains Limited venisse concesso la status di nuovo motorista al pari di Audi, una condizione che permette alle nuove realtà di poter investire più denaro rispetto ai motoristi già presenti e di poter disporre soprattutto di più ore di test. Non trovando alleati nel paddock, la casa di Maranello ha dovuto sventolare bandiera bianca e accettare di buon grado l’accordo.
Adesso però il focus è spostato totalmente in chiave 2023, perché per tutte riparte la caccia alla Red Bull, campionessa con Max Verstappen e che ha mostrato una netta superiorità alle altre soprattutto nella seconda metà di campionato. C’è da capire cosa farà la Mercedes dopo il mezzo flop dello scorso anno ma soprattutto che ne sarà della Rossa, che dopo l’addio a Mattia Binotto e l’arrivo di Frederic Vasseur è chiamata a un ulteriore salto di qualità.
Ai primi di febbraio cominceremo a capire come sarà questa seconda generazione di vetture a effetto suolo, che non è che piacciano pienamente ai piloti del Circus. C’è da dire però che non sarà un’annata semplice. Infatti dopo i problemi dello scorso anno, la FIA ha rimesso mano al regolamento per introdurre nuove modifiche tecniche alla luce di quanto visto proprio nei GP del 2022.
F1, arrivano nuove regole
Il problema del rimbalzo delle vetture in pista è stato uno dei più difficili da risolvere, ma ora si è messo ancor di più mano al regolamento della F1 per chiudere la questione ed evitare nuove polemiche. In particolare le altezze di marcia minime delle monoposto di F1 sono state aumentate di 15 mm, mentre anche l’imbocco del diffusore è stato rialzato per venire incontro a questa nuova regola. Ci saranno poi nuovi sensori installati per misurare con precisione le forze verticali della vettura, cosa che è stata inizialmente introdotta al Gran Premio del Belgio.
Cambia anche il peso minimo delle auto, che è sceso di 2 kg da 798 kg a 796 kg. Infine sono cambiati anche i roll hoop, ora decisamente più resistenti dopo il terribile incidente di Zhou Guanyu a Silverstone. E cambieranno anche gli specchietti retrovisori, la cui larghezza della superficie riflettente è aumentata di 50 mm da 150 mm a 200 mm. Saranno permesse modifiche al cambio, ma solo “nel caso in cui materiali, processi o parti proprietarie non siano disponibili”, senza alcun vantaggio in termini di prestazioni.
Altro tema da discutere era quello delle penalità in griglia in F1, su cui la FIA ha messo mano per rendere meno cervellotiche certe scelte e più semplici da comprendere. In particolare è stato deciso che i piloti che ricevono più di 15 penalità cumulative per la posizione in griglia, o che sono stati penalizzati con una partenza in fondo alla griglia, partiranno dietro a qualsiasi altro pilota classificato.
Altra novità riguarderà le gomme in qualifica. In due sessioni di qualifica (da decidere) tutti i piloti dovranno utilizzare solo gomme dure in Q1, medie in Q2 e morbide in Q3. “Se assegni due set di Hard per la Q1, due set di Medium per la Q2 e due set di Soft per la Q3, hai ancora sei set per la gara. È perfetto. In questo modo risparmiamo un sacco di gomme, senza interrompere lo spettacolo della F1”, ha confessato il boss Pirelli Mario Isola.
Raddoppiano poi le gare sprint, che arrivano a sei: Azerbaigian, Austria, Belgio, Qatar, Stati Uniti e Brasile. Altra novità riguarderà il numero di ore lavorate dal personale dei team di F1 durante i weekend di gara del Gran Premio, che sarà ridotto nelle prossime due stagioni. Ai team verrà data maggiore libertà per il 2023 per quanto riguarda il raffreddamento del carburante. Questo infatti continuerà a dover essere non inferiore ai 10°C in meno rispetto alla temperatura ambiente, fino al minimo di 10°C, contrariamente alla soglia di 20°C in uso lo scorso anno.