La famosa azienda RM Sotheby’s è pronta a mettere all’asta una Ferrari che ha fatto la storia. Ed è anche uno dei pochi esemplari esistenti.
Se desiderate una Ferrari, meglio mettersi in fila. Sì perché gli ordini sono davvero molto importanti e lo dicono i numeri del 2022, con richieste sempre più alte, come i tempi di attesa. Ma la Rossa va forte anche nelle aste di tutto il mondo, con alcuni suoi modelli che fanno sempre un gran rumore quando vengono battuti. Tra gli ultimi ad aver fatto scalpore quello di una LaFerrari venduta dalla famosa azienda RM Sotheby’s, con pochissimi chilometri percorsi, appartenuta ad una collezione di gioielli a serie limitata di Greg Whitten, che come particolarità ha quella di essere stata sviluppata in stretta collaborazione con il grande campione Michael Schumacher.
Le aste che sicuramente fanno più notizia sono quelle di modelli di F1, con alcune monoposto di Maranello appartenute proprio all’ex campione tedesco che sono state battute a cifre record, come la F2003-GA, che è stata acquistata per 14 milioni di euro.
Proprio RM Sotheby’s negli ultimi giorni ha messo un annuncio di vendita di un’altra Rossa speciale, una F40 davvero unica, l’ultima prodotta sotto Enzo Ferrari, che dovrebbe valere almeno 2 milioni di euro. Ma se uno va a spulciare il catalogo della casa d’aste scopre che ci sono in realtà diversi pezzi unici che potrebbero scatenare una corsa al rialzo da record. E tra questi c’è un’altra macchina prodotta Maranello.
In Arizona infatti finirà all’asta una Ferrari 275 GTB/4 Scaglietti del 1967, un gioiello di rara bellezza che ancora oggi fa la sua scena sulle strade. Una vettura che fece la sua prima apparizione al Salone di Parigi dell’ottobre 1966, che non è altro che una versione aggiornata della 275 GTB che aveva debuttato due anni prima. Per molti aspetti, la nuova vettura era quasi identica alla precedente, poiché utilizzava anche lo stile della carrozzeria dal muso lungo ammirato con il primo modello. La principale differenza nella nuova vettura era sotto il cofano, dove c’era una versione aggiornata del motore V-12 da 3,3 litri a blocco corto di Gioacchino Colombo (ora soprannominato Tipo 226), dotato di doppi alberi a camme in testa. Questa è stata la prima apparizione di tale tecnologia della valvola in un’auto stradale Ferrari di produzione.
Alla carrozzeria Scaglietti è stato aggiunto un cofano leggermente modificato con una sezione centrale rialzata per accogliere il profilo del motore più alto. Dotato di lubrificazione a carter secco e sei carburatori Weber 40 DCN/9, il nuovo motore ha sviluppato 20 cavalli in più rispetto al suo predecessore. La GTB/4 era inoltre equipaggiata di serie di un nuovo albero di trasmissione, che eliminava i problemi di vibrazione che spesso affliggevano le varianti precedenti. La nuova 275 Berlinetta sarebbe stata ricordata per sempre come l’ultimo dei classici modelli con motore anteriore V-12, poiché la 365 GTB/4 sarebbe stata caratterizzata da un’estetica completamente diversa.
Di questa Rossa ne sono stati prodotti solo 330 esemplari, cosa che la rende ancor più appetibile al pubblico dei collezionisti.
Si tratta di una vettura quasi immacolata, nel senso che monta in gran parte pezzi originali. Secondo quanto riporta la casa d’aste la vettura ha il numero di telaio 10325 ed è approssimativamente il 203° esemplare delle 330 auto uscite da Maranello.
Nella scheda tecnica si legge che ha un quadro strumenti in miglia, oltre ad alzacristalli elettrici e sedili completamente in pelle Nero Vaumol Connolly. Rifinita in vernice Grigio Argento, la berlinetta fu venduta a Greenwich, Connecticut, nel settembre 1967. Secondo una fattura SEFAC archiviata, la Ferrari è stata inizialmente acquistata da Barnett Sumski, residente a Tiburon, in California. Sembra che l’abbia acquistata con l’intenzione di utilizzarla per il turismo europeo, in quanto è stata immediatamente registrata con targhe turistiche italiane, il che implica che il proprietario l’ha presa in consegna presso lo stabilimento di Maranello. Nel dicembre 1967, la vendette al suo secondo proprietario, G. Ernest Lopez, avvocato con sede a San Leandro, in California, che dopo un anno la vendette a sua volta alla concessionaria Ferrari Modern Classic Motors, la nota azienda di William Harrah con sede a Reno, Nevada.
E’ nel 1971 che questa Ferrari trovò una proprietà più duratura, con Wade Carter, commerciante rispettato e affermato nel Pacifico nord-occidentale, che tra le sue auto collezionate aveva anche Bentley, Jaguar, Porsche e Rolls-Royce. Dopo la sua scomparsa nel 2001, la sua famiglia ha continuato a mantenere la Ferrari per altri 15 anni prima di metterla in vendita nel marzo 2016, ma alcuni anni prima la GTB/4 era stata sottoposta ad almeno un intervento di manutenzione meccanica, tra cui il rifacimento dei sedili con rivestimento in pelle Nero adeguato, la ricostruzione dei freni, della pompa freno, del cilindro secondario e dei cilindri delle ruote e l’installazione di nuovi terminali di scarico.
Nel 2017 invece il restauro ha toccato il motore, che ha comportato una spesa importante di 44.855 dollari. Ma proprio questi interventi hanno fatto sì che la Rossa si presentasse a questa nuova asta nel suo massimo splendore. Il prezzo? Si parla di un’asta che si aggirerà tra i 3 e i 3,5 milioni di dollari. Ma c’è chi parla di un valore che potrebbe schizzare alle stelle.
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