La Chevrolet Corvette C4 del 1984 era ridotta ad un catorcio, ma il lavoro di un team di esperti ha cambiato tutto. Ecco come.
Le supercar sono quella tipologia di vetture che fanno sognare gli appassionate, dotate di prestazioni mostruose e di un sound eccezionale. Oltre alle classiche Ferrari, Lamborghini e Porsche, che rappresentano la versione europea di questo gruppo di vetture, non possiamo non citare la Corvette, marchio di proprietà della Chevrolet che ha prodotto delle vetture fantastiche nel corso della sua storia.
Per chi è appassionato di motorsport, l’amore per le sportive statunitensi potrebbe essere nato guardando la 24 ore di Le Mans e le gare endurance in generale, nelle quali le varie declinazione della “giallona” hanno regalato spettacolo nel corso degli anni, vincendo tantissime gare o giocandosela sempre fino in fondo con duelli splendidi contro le altre case.
La Corvette ha sempre avuto nel sound uno dei suoi grandi segreti, sia per quanto riguarda le auto da corsa che quelle stradali. Come tutte le supercar, questo marchio ha realizzato vetture che non tutti sono capaci di guidare in sicurezza, viste le altissime performance ed il livello di pratica che occorre per poter pensare di portarle al limite.
Quando si acquista una macchina di questo livello, oltre che saperla gestire, occorre anche trattarla con i guanti bianchi, visto che il suo valore, anno dopo anno, diventa sempre più inestimabile. Purtroppo, non tutti riescono a capire la fortuna di possedere un mezzo di questo tipo, come vedremo nelle prossime righe.
La protagonista del nostro racconto odierno è una C4 del 1984, che aveva fatto una fine bruttissima rischiando di finire allo sfascio. Per sua fortuna, un gruppo di esperti è riuscito a riportarla in vita grazie ad una passione immensa e ad un lavoro certosino, risolvendo una situazione molto complessa.
Corvette, ecco la rinascita di una C4 ridotta malissimo
Come detto, la vettura in questione è una Chevrolet Corvette C4, prodotta nel 1984. Il numero 4 indica che si tratta della quarta generazione di questo modello, che oggi è arrivato all’ottava, ed infatti il suo nome è C8. La C4 fu prodotta tra il 1983 ed il 1996, ed ebbe una storia molto lunga ed affascinante.
Questa vettura segnò un passo in avanti notevole in termini di prestazioni, grazie allo stesso motore della ZR-1, un LT5 da ben 375 cavalli, ma anche uno studio innovativo sul fronte dell’aerodinamica. Vennero aggiunte diverse nuove prese d’aria ed anche il telaio fu rivisto del tutto, venendo alleggerito ed incrementando le performance in fase di staccata ed in curva.
Tutto ciò ebbe anche dei risvolti negativi, visto che la C4, rispetto ai modelli precedenti, conobbe un netto aumento di prezzo, cosa che fece calare le vendite come conseguenza diretta. Una sorta di restyling fu presentato nel 1986, con una grande operazione di marketing in pieno stile statunitense.
La C4 rivista, soprattutto in termini di elettronica e gestione della potenza, divenne la Pace Car della 500 Miglia di Indianapolis, uno degli eventi più seguiti sia negli Stati Uniti d’America che in tutto il mondo. Tra le novità si segnala anche un nuovo sistema di antifurto passivo, detto Pass Key, che però venne montato su un numero molto limitato di esemplari.
La Corvette fece un lavoro incredibile sulla C4, ma come detto i prezzi andarono ad aumentare e la sua produzione fu fermata nel 1996. L’ultimo esemplare uscì dalle fabbriche il 20 giugno di quell’anno, per la commozione di tutti coloro che avevano lavorato su di lei e sugli appassionati che tanto l’avevano amata. Purtroppo, tuttavia, un modello di questo gioiello è finito in mano alla persona sbagliata, che nel corso del tempo ne ha fatto un pessimo utilizzo riducendola ad una sorta di catorcio.
Stiamo parlando della C4 di colore nero che è divenuta la protagonista di questo video di “Stauffer Garage“, in cui l’auto è stata ritrovata dopo essere stata abbandonata per ben 25 anni, un quarto di secolo. Immaginate voi lo stato di sporcizia in cui è stata ridotta, con addirittura alcuni nidi di insetti che si erano formati nella zona dell’abitacolo. I protagonisti dell’intervento, come già accaduto tante altre volte in passato, sono stati a dir poco fantastici nel capire la gravità della situazione, pulendola e riportandola allo splendore originale in poche ore.
Come sempre accade quando vi proponiamo queste curiose storie, non intendiamo svelarvi troppi dettagli, lasciando a voi la possibilità di ammirare l’intervento e di giudicarne i risultati. La C4, che sembrava destinata allo sfascio, è ora tornata sulle strade, ma senza il lavoro e la passione di questi ragazzi la cosa sarebbe finita in maniera molto differente.