La KTM ha svelato la sua nuova arma per la stagione di MotoGP targata 2023. Brad Binder e Jack Miller puntano al colpo grosso.
In casa KTM ci si prepara ad un 2023 da fuochi d’artificio, nel tentativo di giocare al tavolo dei grandi della MotoGP. La nuova RC16 con la quale Brad Binder e Jack Miller andranno a caccia del titolo mondiale è stata svelata negli ultimi minuti, e c’è da dire che l’hype attorno a questa moto è molto elevato.
Al contrario di quanto ci si potesse attendere, non è stata una vera e propria presentazione, dal momento che è stato caricato un video pre-registrato sul canale YouTube della casa austriaca, nel quale è stata mostrata in maniera molto rapida la nuova moto, senza neanche cedere la parola ai piloti, le cui dichiarazioni arriveranno comunque in seguito.
La MotoGP in versione 2023 sta comunque iniziando ad entrare nel vivo, e dopo la Yamaha, il Gresini Racing, la Ducati factory e quella Pramac, è toccato alla KTM togliere i veli alla nuova RC16. Nelle prossime righe, analizzeremo le parole dei piloti, i quali sono convinti di potersi togliere delle belle soddisfazioni.
MotoGP, ecco la nuova KTM di Brad Binder e Jack Miller
La KTM punta in alto, e lo fa con una moto che nasce anche dalla collaborazione con i tecnici Red Bull di F1, i quali possono dare una bella mano sul fronte dell’aerodinamica. La MotoGP sta iniziando ad assomigliare sempre di più alla massima serie automobilistica, con le innovazioni tecniche che la stanno facendo da padrone negli ultimi anni. La Ducati, da questo punto di vista, ha fatto scuola, e tutte le concorrenti sono state costrette a copiare e rincorrere, senza mai chiudere il gap una volta per tutte.
Il 2023 potrebbe essere una stagione di svolta, perché Honda e Yamaha, così come KTM ed Aprilia hanno intenzione di dare quanto più fastidio possibile ai campioni del mondo. La RC16 che vedremo in Malesia, ovviamente, sarà del tutto diversa da quella mostrata oggi, che ripropone una livrea quasi uguale a quella del passato, sempre dominata dal main sponsor Red Bull.
Brad Binder, uno dei talenti più interessanti della MotoGP odierna, ha così commentato la nuova moto: “Rispetto al passato, mi è sembrato un inverno molto lungo, e questo non fa che aumentare la mia voglia di tornare in pista, voglio correre. Si tratterà della mia quarta stagione nella top class, e sentiamo che il 2023 possa essere l’anno buono per ottenere un qualche risultato importante. Non ci siamo mai sentiti così pronti, ora non ci resta altro da fare che partire per Sepang e vedere come siamo messi“.
Gli fa eco il nuovo arrivato, vale a dire Jack Miller: “Devo dire che le mie prime sensazioni sono piuttosto positive, inizio a sentire una buona unione con la squadra. Questo momento preciso l’ho pensato per molto tempo, ed ora finalmente è arrivato. Ho visto, dopo tanta attesa, i nostri colori per la nuova stagione, mi sono messo la mia nuova tuta e vedo che i preparativi per la nuova stagione procedono a gonfie vele. Si tratta di un bell’antipasto, siamo qui tutti insieme, ed ora non ci resta che provare la moto in Malesia“.
A Mattighofen sono convinti di aver fatto le cose per bene, ed ora non bisognerà far altro che attendere la Malesia per capire qualcosa in più delle nuova RC16. Quella vista oggi, ovviamente, non è affatto la moto definitiva, visto che l’aerodinamica da gara la si vedrà soltanto una volta in pista, onde evitare che la concorrenza possa subito carpire qualche segreto.
La KTM è stata una delle rivelazioni più interessanti dello scorso anno, sotto la guida di Francesco Guidotti che ha già portato dei bei risultati. Se questo basterà per pensare di puntare al titolo è ovviamente prematuro da dire adesso, ma non ci sono dubbi sul fatto che in Austria si sia lavorato ed anche parecchio.
La coppia di piloti è molto ben assortita, anche se, Miller in particolare, dovrà evitare di commettere i troppi errori visti nel biennio in Ducati. Binder è un talentino molto interessante, ma che sta ancora inseguendo la sua prima vittoria in classe regina. Nel gran finale di Valencia, qualche mese fa, ci andò molto vicino, e la KTM dovrà migliorare un aspetto in particolare per essere una sfidante credibile.
La qualifica è stata infatti il grande problema di questi anni, perché su determinate piste, la RC16 si è dimostrata velocissima in chiave gara, grazie ad un’ottima gestione delle gomme. Se la questione giro secco verrà migliorata, la casa austriaca diventerebbe una seria pretendente alle zone alte della classifica.