Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, ha già chiari gli obiettivi del 2023. In una lunga chiacchierata ha raccontato la sua prima mossa.
Riportare la Scuderia sul tetto del mondo richiederà una buona dose di coraggio e fortuna. Occorrono idee chiare e disciplina, ma anche una dirigenza che sia vicina alla squadra. Dal 2008 la Scuderia Ferrari non vince un titolo in F1. Era un’altra categoria rispetto a quella attuale. Il passaggio alle nuove monoposto e l’era ibrida hanno stravolto i valori di forza.
In Formula 1 gli avversari più acerrimi della Rossa, in passato, erano la McLaren e la Williams. Oggi sono in una crisi profonda, mentre la Scuderia è tornata a lottare per podi e vittorie con una certa regolarità nella passata stagione. Dopo due anni e mezzo avari di soddisfazioni, Leclerc è salito sul podio in 3 occasioni nel 2022, festeggiando all’esordio in Bahrain, in Australia e in Austria. Sainz, invece, ha vinto il suo primo Gran Premio in Inghilterra. Per i vertici della Rossa un secondo posto a distanza siderale dalla Red Bull Racing è stato un fallimento. Al temine dell’anno Binotto è stato accompagnato all’uscio, spalancando le porte di Maranello a Frederic Vasseur.
La Rossa ha fatto molta fatica nella seconda parte di stagione, non riuscendo a stare al passo dei rivali della Red Bull Racing. Charles Leclerc, anche poco protetto a livello gerarchico dal team, ha rischiato di perdere la seconda piazza. Le avarie tecniche ai motori e le strategie errate hanno fatto il resto. Ora la musica dovrà cambiare. Un altro secondo posto senza una vera e propria lotta per il Mondiale non andrebbe più bene, né alla dirigenza, né ai piloti, né ai membri della Scuderia né ai tifosi. Per Vasseur il 2023 sarà una prova importante, perché le aspettative dopo anni di insuccessi sono altissime.
Ferrari, le parole di Vasseur
Dopo aver vinto tutto nelle categorie minori e aver lanciato grandi piloti, Vasseur dovrà riportare ordine e disciplina. “Me ne sono accorto quando sono arrivato ed è evidente che questa sia la più grande sfida che abbia mai affrontato. Ma noi, intendo all’interno, sappiamo che dobbiamo restare calmi e concentrati, benché le attese siano molto alte. Sono qui da due settimane, ho parlato direttamente solo con una cinquantina di persone, mentre in Ferrari siamo oltre 1200… Per ora ho raccolto impressioni positive, c’è una grande atmosfera. Vedo che tutti vogliono vincere, sento l’entusiasmo, ho constatato che tutti cominciano a lavorare presto e finiscono tardi, altro che ‘italian way of life’. Colgo che tutti hanno lo stesso obiettivo”, ha annunciato su Sky il tecnico francese.
Vasseur ha definito l’addio di Mattia Binotto un buon congedo, ora però non dovrà ripetere gli errori del suo predecessore. Oltre ad una gestione molto approssimativa, l’ingegnere di Losanna ha commesso pasticci comunicativi che lo hanno reso un personaggio da cabaret. Vasseur dovrà augurarsi di avere un’auto competitiva tra le mani. “Cercare di capire che cosa non abbia funzionato l’anno scorso è il mio primo compito e anche il più difficile, almeno adesso. Passo dopo passo posso farcela. La Ferrari è andata molto bene nella prima parte della stagione, meno nella seconda”, ha analizzato l’ex tecnico della Sauber.
Al momento in Ferrari sono tutti concentrati per riportare in alto la Rossa. Vasseur sta facendo il suo e ha ammesso: “In squadra si parla inglese, ma io vivrò in Italia, con la mia famiglia. La mia prima decisione è stata imparare l’italiano, prendo lezioni ogni mattina alle 7. Se ce l’ho fatta con il tedesco che si parla a Zurigo, posso farcela anche con l’italiano. In fondo francese e italiano hanno molte analogie”. F1, Leclerc resta in Ferrari? Vasseur ha già un’idea in mente. Pirro, parole al miele per Frederic Vasseur: sentite cosa ha detto.
Un chiaro segnale che il francese vuole integrarsi al meglio per restare tanti anni a Maranello. II suo compito sarà mettere tutti nelle condizioni di lavorare al meglio. La sua personalità ha avuto un forte impatto nelle categorie minori, dove ha lanciato grandi talenti, come Rosberg, Hamilton, Russell e tanti altri. In F1 ha avuto il piacere di far esordire Leclerc nell’Alfa Sauber, ottenendo discreti risultati. Ora il monegasco vuole vincere il titolo mondiale. Lo ha dichiarato tante volte e dovrà avere intorno un team che funzioni alla perfezione.
“Su questo, la situazione è molto chiara – ha aggiunto Vasseur – Io sono qui per aiutare tutti a dare il massimo e puntare a vincere il Mondiale. Il resto crea inutile confusione. Detto questo, la parte sportiva della Ferrari non è un’azienda autonoma, dunque io riporto completamente al ceo Vigna. Però mi fa piacere che il presidente Elkann sia molto vicino alla squadra. Perché sono stato scelto? Beh, questo non chiedetelo a me…”