F1, l’errore fatale di Mattia Binotto: ecco perché la Ferrari lo ha licenziato

Mattia Binotto ha lasciato la Ferrari e la F1 per la prima volta dopo 27 anni. Un esperto sottolinea il momento in cui si è rovinato.

Il mondiale di F1 targato 2023 partirà con una Ferrari diversa rispetto a quella di alcuni mesi fa, ed al muretto, nel ruolo di team principal, non ci sarà più Mattia Binotto. Com’è ormai ben noto, al suo posto è giunto Frederic Vasseur, manager francese ed ex boss dell’Alfa Romeo Racing.

F1 Mattia Binotto (ANSA)
F1 Mattia Binotto ha detto addio alla Ferrari (ANSA)

La prima visita del transalpino a Maranello è avvenuta a fine dicembre, prima dell’insediamento ufficiale datato lunedì 9 gennaio. Da quel momento in poi, Vasseur è stato costantemente impegnato a seguire le ultime fasi di assemblaggio della 675 all’interno del Reparto Corse, per poi spostarsi sul tracciato di Fiorano negli ultimi giorni.

Charles Leclerc, Carlos Sainz e Robert Schwartzman hanno girato sulla monoposto del 2021, l’ultima prima dell’avvento delle F1 ad effetto suolo, per riprendere confidenza con la pista dopo oltre due mesi di inattività. L’obiettivo è quello di preparare al meglio i piloti in vista del 2023, ovvero quella che dovrà essere la stagione del riscatto dopo l’ennesima cocente delusione.

Nelle ultime ore, sono arrivate delle interessanti dichiarazioni di un esperto riguardo alla cacciata di Binotto, che secondo lo stesso addetto ai lavori avrebbe commesso un errore fatale la scorsa estate. La sua chiave di lettura è molto interessante, anche se siamo convinti che i motivi che hanno portato al cambio della guardia siano molteplici.

F1, Windsor sull’errore che è costato il posto a Binotto

La F1 dovrà fare a meno di Mattia Binotto nel 2023, con Frederic Vasseur che è subentrato al suo posto nel ruolo di team principal della Ferrari. In molti non hanno visto di buon occhio il suo allontanamento, mascherato con il tema delle dimissioni, su cui c’è stato molto da discutere.

In tanti si sono chiesti quale sia potuto essere stato il motivo preciso che ha condotto all’allontanamento dell’ingegnere di Losanna, e nelle ultime ore è arrivato il parere di un esperto della F1 che ha trovato un’interessante chiave di lettura. Stiamo parlando di Peter Windsor, che durante una diretta sul suo canale Twitch è tornato su uno dei giorni più neri della stagione Ferrari, ovvero il Gran Premio di Gran Bretagna.

Carlos Sainz, in quel giorno, vinse la sua prima ed unica gara sin qui in carriera, ma soltanto grazie alla folle strategia che costrinse Charles Leclerc, dominatore assoluto quella domenica, a precipitare al quarto posto nelle fasi finali di gara, dietro anche alla Red Bull di Sergio Perez ed alla Mercedes di Lewis Hamilton.

Dopo lo scempio tattico, tutti si sarebbero aspettati un Binotto in grado di consolare e coccolare il suo pilota, andando a rincuorarlo chiedendogli scusa per l’errore commesso. Tuttavia, la boria dell’ex team principal venne fuori in quel momento, mostrando l’indice a Leclerc come a fargli capire di dover star zitto di fronte alle telecamere.

A quel punto, contro l’ingegnere di Losanna si è scatenata una vera valanga di insulti social, e secondo lo stesso Windsor è proprio quel gesto che ha scatenato la decisione di licenziarlo a fine anno. Le cose, nella seconda parte di stagione, sono andate ancora peggio, ed alla fine è maturata la scelta più giusta.

Windsor è stato molto chiaro ed ha raccontto il suo punto di vista: “Penso che tutto sia arrivato al culmine quando Charles Leclerc è stato inspiegabilmente lasciato in pista negli ultimi giri a Silverstone, nel momento in cui tutti si sono fermati per cambiare le gomme sotto Safety Car. Lui era l’unico in pista con le gomme vecchie ed è stato semplicemente risucchiato da tutti gli altri, non sarebbe potuta andare diversamente in quelle condizioni. Ma era lui che avrebbe dovuto vincere quella gara“.

La cosa più incredibile è stata quella che è accaduta dopo il traguardo, quando Binotto ha alzato il dito contro Leclerc come a dirgli che il capo era lui e che Charles non avrebbe dovuto parlare male della squadra. A quel punto, ho subito pensato che i giorni di Binotto in Ferrari erano contati, perché non si doveva scagliare in quel modo contro un pilota così forte e talentuoso, inoltre di fronte a tutti. In quel momento, credo che Mattia abbia commesso l’errore fatale che gli è costato il posto“.

Binotto non è stato di certo un campione di stile, considerando per troppe volte Leclerc alla pari di Sainz, evitando di metterlo al centro del progetto Ferrari. Sarà curioso capire ora come gestirà le cose il suo sostituto Vasseur, augurandosi un netto cambio di passo rispetto alla folle gestione degli ultimi anni.

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