La Ducati non si ferma ai successi in pista sui bolidi attuali, ma lancerà la prima stradale in MotoE e, in futuro, prodotti full electric come la Monster.
L’icona naked di Borgo Panigale non farà girare la testa. Il suo inconfondibile sound sarà, forse, presto sostituito da un sibilo del tutto anonimo. Trovate commerciali a parte, come sta cercando di fare la Ferrari per il suo primo mostro full electric, non sarà più lo stesso senza un rombo di un motore termico. Innovazioni della tecnica che fanno a pugni con un disegno tutto muscoli del concept nato dalla matita del graphic designer Filippo Ubertino.
Mamma Ducati partorirà in futuro bolidi alla spina, ormai è chiaro. La classica Monster che, fino a qualche anno fa sarebbe stata concepita da una mente malata di uno scrittore di fantascienza a detta di molti puristi, lascerà spazio ad una concezione avveniristica. Il “mostro” bolognese, a circa 30 anni dalla sua uscita, perderà la “voce” e si affaccerà sul mercato con le premesse di una moto che farà molto discutere. La naked per eccellenza anni ’90 nata dal quel genio di Miguel Galluzzi, sarà un concentrato di tecnologia, masse concentrate verso l’avantreno, codino tagliato, forcellone monobraccio, faro anteriore a sviluppo verticale carenato, più puntale e convogliatori laterali sdoppiati.
Gli elementi stilistici di questa rappresentazione grafica virtuale, come osserverete in basso nel video postato su IG da filippoubertino, ideati con un telaio in allumino a doppia trave con un propulsore ad emissioni zero, sono estremi. Il risultato estetico è frutto di un pensiero sintetico, muscolare, ma concettualmente inaccettabile per un motociclista del passato. L’essenziale come bello è per il disegnatore una scelta di modernità, una fuga dal passato per un ritorno al futuro ad un mondo nuovo dove frecce, portatarga e specchietti non servono più, almeno nel render. Ciò che rimane è la linea aggressiva e il rispetto per l’ambiente.
Un progetto coerente con i tempi moderni e con una politica di mercato e non solo, che vede la Ducati in prima fila nel campionato della serie elettrica. La Ducati sta per scrivere un’altra pagina in una storia tutta italiana, dopo i fasti di ben altro genere nel Motorsport e nei fatturati.
La Ducati ha gli occhi del mondo puntati addosso per le vittorie conseguite in Superbike e, soprattutto in MotoGP. La casa di Borgo Panigale ha festeggiato un 2022 da sogno. Alvaro Bautista, dopo il titolo conquistato nel 2006 in 125 nel Motomondiale, ha sconfitto due acerrimi rivali come Jonathan Rea su Kawasaki e il centauro della Yamaha Toprak Razgatlioglu. La Rossa non si imponeva in SBK dal 2011, ovvero dai tempi di Carlos Checa. In MotoGP, invece, è arrivato un riconoscimento che mancava addirittura dal 2007.
Pecco Bagnaia ha fatto impazzire i fan italiani, rimontando 91 punti al rivale Quartararo. Dopo 3 mondiali costruttori di fila, mancava solo il titolo piloti. Il torinese ha sfruttato al massimo le innovazioni tecniche dell’ing. Dall’Igna, riuscendo a tirar fuori il massimo potenziale della Desmosedici GP23. La Ducati, ad oggi, è diventata un sogno per i piloti professionisti. I successi della pista hanno avuto delle ricadute importanti anche in termini di vendite. Il marchio Ducati ha raggiunto vette mai toccate prima nel 2022. La serie limitata di 500 moto celebrative dei due importanti riconoscimenti iridati, nonostante il prezzo di 100.000 euro, sono andate a ruba.
Qualsiasi cosa dovesse produrre la casa di Borgo Panigale, nei prossimi anni, farebbe parlare di sé. La Ducati ha superato il miliardo di fatturato lo scorso anno, facendo registrare vendite record. Nonostante la crisi e le problematiche varie, la crescita del marchio emiliano sembra inarrestabile. L’obiettivo è continuare a crescere, rimando al passo con i tempi. Dal 2023 Ducati sarà fornitore ufficiale unico della FIM Enel MotoE World Cup, la classe elettrica del Campionato del Mondo MotoGP. Un altro segnale importante per la nuova sfida tecnologica che attendere il mercato delle due ruote.
La storia di Ducati è sempre stata legata alle innovazioni. Ridefinire il concetto di mobilità futura non sarà facile per nessuno marchio. Harley ha intrapreso una strada alternativa molto distante dal DNA dei modelli che hanno reso celebre il marchio di Milwaukee. Per la casa di Borgo Panigale, forse, potrebbe essere più facile trovare spazio nel mondo della tecnologia alla spina, grazie al Motorsport. Ducati, ecco la Desmosedici GP23 per il bis iridato: modificata la livrea.
Sarà protagonista in pista nel 2023 con una moto inedita: la prima Ducati da corsa dotata di un powertrain completamente elettrico. Tutto ciò potrebbe avere un impatto importante anche per far apprezzare i nuovi prodotti a batteria. Per i puristi, come detto in precedenza, non sarà facile abituarsi ad un “mostro” senza rombo, ma il mondo ha preso una strada che non prevede inversioni ad U.
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