Una F1 di tanti anni fa ritrova la propria luce grazie al lavoro di alcuni esperti. Ecco cosa è cambiato grazie al lavaggio specializzato.
Vi siete mai chiesti che fine fanno le vecchie F1 e qual è il loro destino dopo la fine della loro avventura in pista? Dovete sapere che nei primi due anni successivi al loro pensionamento, vengono utilizzate per alcuni test dalle squadre, che hanno il divieto di sfruttare quelle attuali secondo le regole che sono state imposte anni fa.
In seguito, vengono posizionate nei musei, mentre la Ferrari ha realizzato un programma apposito, chiamato F1 Clienti, che ne permette l’acquisto ai privati, i quali possono poi portarle in pista in alcuni week-end stabiliti dal Cavallino, di solito assieme alle gare del Challenge e ad altri programmi con protagonisti i facoltosi clienti.
Nella giornata di oggi vi parleremo di ciò che è accaduto alla Honda RA108, la monoposto che la casa giapponese utilizzò nella stagione 2008 del Circus, con Jenson Button e Rubens Barrichello. La vettura è stata l’ultima costruita dal team nipponico prima del ritiro, e non ha portato a grandi soddisfazioni.
La Honda entrò ufficialmente nel Circus nel 2006, acquisendo la BAR a cui forniva i motori sin dal lontano 1999. La prima stagione vide Button ottenere una bella pole position ad Imola, per poi strappare anche la sua prima vittoria in carriera in un rocambolesco Gran Premio di Ungheria, contraddistinto dalla pioggia e dai tanti incidenti.
La casa nipponica aveva comunque ben altri obiettivi, e si presentò al via della stagione 2007 con ambizioni di lotta mondiale. Tuttavia, la monoposto si rivelò un disastro, addirittura più lenta del team clienti Super Aguri, che utilizzava la Honda dell’anno precedente e che nella prima parte di stagione fu molto più competitiva.
Il 2007 fu la prima ed unica stagione in cui l’esperto Barrichello non portò a casa neanche un punto, un vero e proprio disastro che testimoniò il fallimento dell’operazione Honda. A quel punto, tutte le speranze del progetto della casa di Sakura erano affidate alla RA108 del 2008, ma le cose cambiarono davvero di poco.
Rubinho si tolse la soddisfazione di tornare sul podio, strappando uno splendido terzo posto a Silverstone, frutto di una tattica azzeccata sotto la pioggia, ma il tempo per la Honda era scaduto. A fine anno, la squadra venne venduta a Ross Brawn, il quale, l’anno dopo, vinse entrambi i titoli con la sua squadra, vale a dire la Brawn GP, regina mondiale con Button.
Si trattò di uno shock per la Honda, dal momento che la BGP001 che dominò nel 2009 era stata progettata proprio dai giapponesi, ma venne abbandonata per via del ritiro dal Circus. Brawn comprò la squadra ed acquisì quel progetto, montando i motori Mercedes al posto di quelli del Sol Levante.
La storia della Honda nella massima formula ha poi conosciuto una nuova giovinezza nell’era power unit con la partnership con la Red Bull, che ha già fruttato un titolo costruttori nel 2022 e ben due piloti grazie a Max Verstappen nell’ultimo biennio, dominando la scena.
F1, guardate come cambia questa Honda con il lavaggio
Come detto in precedenza, la protagonista del nostro racconto odierno è la Honda RA108, che corse nel mondiale di F1 targato 2008. Questa monoposto è ormai in pensione da circa 15 anni, ed un esemplare, quello con il numero 16 guidato quell’anno da Jenson Button, non era ridotto bene dopo anni di abbandono.
A riportarla in vita ci hanno pensato i ragazzi di “Contempto Concept“, che l’hanno presa e le hanno dedicato uno splendido car wash. Spesso vi abbiamo parlato dei lavaggi che alcuni esperti dedicano alle supercar più belle sulla piazza, ma è chiaro che fare un’operazione del genere su una vettura di F1 è ben più complicato.
L’unico vantaggio è quello che si lega al fattore della comodità, dal momento che queste vetture non hanno un abitacolo chiuso. La vettura è ovviamente scoperta, e questo consente agli addetti ai lavori di non addentrarsi troppo nelle fasi di pulizia. Tuttavia, le parti delicate su cui intervenire sono davvero innumerevoli, come la zona del muso anteriore, dell’ala posteriore, le sospensioni ed il cofano motore. Si tratta di capolavori di ingegneria che meritano di essere trattate con i guanti bianchi, e per loro fortuna c’è stato un team di esperti che si è dedicato a questa Honda.
Nel video che abbiamo postato in basso, potrete gustarvi tutto l’intervento su questa vecchia vettura giapponese, che in poche ore è tornata allo stato originale. Non sarà stata la monoposto più forte della storia, ma la sua bellissima livrea ora luccica come quando venne presentata tanti anni fa.