Jorge Lorenzo si è esibito in un balletto in un programma televisivo spagnolo di Antena 3, “El Desafío”. Nello show è sbucato anche un arrabbiato pilota con il numero 46.
Jorge Lorenzo e Valentino Rossi sono stati compagni di squadra in Yamaha e grandi rivali in pista. Lo spagnolo, dopo aver conquistato due titoli mondiali nel 2006 e nel 2007 nella classe 250, sbarcò in MotoGP nella squadra ufficiale della casa di Iwata. Valentino Rossi era il re indiscusso della top class e l’alfiere di punta del team giapponese.
La Yamaha, dal canto suo, non si fece scappare un fenomeno che, sin dalle prime battute, dimostrò di avere la stoffa del campione. Il #46 non si aspettava di essere affiancato da un giovane talentuoso e vide l’azione della casa giapponese come uno sgarro. Difatti Lorenzo andò, sin da subito, molto forte, rompendo dei delicati equilibri. L’8 marzo 2008, nel fine settimana di esordio di MotoGP, Lorenzo conquistò la pole position a Losail. Il giro secco non è mai stata la migliore qualità del Dottore, tuttavia il maiorchino lanciò un segnale sullo strapotere tecnico della moto e sulle sue doti velocistiche.
Il primo podio di Lorenzo arrivò nel Gran Premio di Spagna, mentre il primo trionfo in Portogallo alla terza corsa in MotoGP. La prima stagione in top class fu altalenante, ma il maiorchino acquisì una grande esperienza. Valentino Rossi intuì che il marchio del diapason gli aveva affiancato un centauro in grado di diventare in futuro campione del mondo. Il segreto dello spagnolo era nel carattere, oltre che nel talento. Jorge Lorenzo non dimostrò di avere particolari timori reverenziali verso il fenomeno di Tavullia, anzi lo provocò come non avevano fatto in precedenza altri grandi centauri come Gibernau, Pedrosa, Hayden e Stoner.
Jorge fu il primo a pareggiare i mind game del Dottore. A limitare il maiorchino furono gli infortuni. Jorge ebbe le prime pesanti cadute nel 2008 che gli procurarono uno stop. Le caviglie del centauro iniziarono a rappresentare un patema, ma la sua prima stagione in top class fu comunque molto positiva, ma dovette riconoscere la superiorità del compagno di squadra italiano. Valentino Rossi era al top della forma e sullo slancio del successo, a 30 anni, celebrò nell’annata successiva anche il suo nono ed ultimo mondiale. In Yamaha l’atmosfera iniziò a diventare bollente nel 2010. Il Dottore fece fatica a reggere il passo dello spagnolo. Jorge Lorenzo si laureò campione del mondo in MotoGP, grazie a nove vittorie.
La sconfitta fu dura da digerire per il nove volte iridato italiano. La moto giapponese era il top e il feeling non mancava, ma Rossi scelse di lasciare la casa di Iwata, volendo sposare il progetto Ducati. La casa di Borgo Panigale aveva vinto, esclusivamente, con Casey Stoner. Quest’ultimo aveva uno stile di guida molto diverso dal Dottore e, di conseguenza, la moto era stata sviluppata sulle caratteristiche dell’australiano. Valentino trascorse due anni infernali sulla Rossa, senza mai salire sul primo gradino del podio. Lorenzo ne approfittò per festeggiare un altro titolo mondiale nel 2012 e acquisire una posizione di assoluto rispetto agli occhi dei vertici della casa giapponese.
Se Jorge si fosse opposto al ritorno in squadra del #46 sarebbe scoppiato un putiferio, ma ammise che se avesse chiesto alla Yamaha di non riaccettare Rossi dopo il biennio in Ducati sarebbe stato ascoltato. Il centauro fu intelligente a non osteggiare l’italiano e nel 2013 si ricompose la coppia. Come in tutte le rivalità del Motorsport bastò poco per riaccendere la fiamma tra i due. Tutto ciò non fece altro che motivare il centauro il Tavullia.
Valentino nel 2015, grazie principalmente all’esperienza, arrivò vicinissimo al suo tanto agognato decimo mondiale. Il finale di stagione è storia. Lorenzo fu scortato al traguardo, ben protetto da Marc Marquez che non osò sorpassarlo a Valencia. Per Rossi fu la fine di un sogno, per lo spagnolo il quinto riconoscimento iridato della sua carriera. Da quel giorno lo spagnolo si è frusciato di aver battuto tutti i più grandi centauri della MotoGP.
A distanza di anni non si può certo affermare che Jorge Lorenzo e Valentino Rossi siano diventati grandi amici, ma si rispettano. Chissà come avrà reagito il centauro di Tavullia allo spettacolo messo in scena in TV da Jorge Lorenzo. L’ex pilota della Yamaha ha partecipato al programma in cui Roberto Leal affronta diverse celebrità e atleti con tutti i tipi di sfide.
Eseguire una coreografia di danza non è, esattamente, il pane quotidiano del centauro, ma si è calato bene nella parte. Tra movenze robotiche e il noto moonwalk lo spettacolo è diventato provocazione quando è apparso un pilota con il numero #46. Le sportellate e le movenze tipiche nostrane del finto Rossi hanno scatenato l’ilarità del pubblico. Si sarà fatto una risata anche il Dottore? Jorge ha terminato la sua coreografia tra gli applausi del pubblico.
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