Nonostante abbia un contratto di due anni con la Rossa di Borgo Panigale, Martin potrebbe sorprendere tutti. Questo il suo proposito.
Giunto alla sua terza stagione in MotoGP, Jorge Martin non avrebbe escluso un cambio programma. Dal 2021 schierato dal team Ducati Pramac, l’iberico aveva cominciato alla grande il suo percorso nella classe regina, chiudendo la prima annata con una vittoria e quattro podi malgrado un infortunio rimediato alla terza gara. Ma nel 2022 si è un po’ perso, confermandosi sì nono assoluto, però senza guizzi.
Proprio questa incapacità di compiere progressi lo ha tagliato fuori dalla lotta per ottenere il posto nella scuderia ufficiale al fianco di Pecco Bagnaia. Andato poi ad Enea Bastianini.
A quanto pare il 25enne era talmente convinto di ereditare la sella lasciata libera da Jack Miller, probabilmente per un pre-accordo raggiunto, che il marchio italiano ha accettato di versare sul suo conto un indennizzo per la mancata promozione.
Martin non esclude nulla per il futuro
Sotto contratto fino al 2024, il madrileno ha dichiarato di volersi concentrare sul campionato che partirà da fine marzo in Portogallo puntando a successi e top 3. Eppure, guardando al domani non si è sentito di di dare niente per scontato.
“Non vedo l’ora di iniziare il Mondiale. Ci sarà da divertirsi“, ha detto a Motorsport.com abbastanza certo della competitività della sua moto. Ormai con la mente al nuovo impegno, il campione di Moto 3 del 2018 ha mandato in archivio le delusioni dell’anno scorso quando era atteso ad un ulteriore progresso da parte sua. “Le difficoltà incontrate mi hanno aiutato a maturare come pilota. Adesso rifletto molto di più sulle cose. E cerco di capire tutti i passi che stiamo facendo”.
Dopo aver definito “infernale” il 2022, ma ugualmente utile per crescere come uomo e sportivo, il #89 ha ringraziato e reso merito al suo gruppo di lavoro. Uno staff descritto come di ottimo livello che dovrà aiutarlo a compiere quello step mancato in tempi recenti.
“Nel 2021 non sono mai stato al 100%”, ha analizzato il suo altalenante stato di forma. “Il campionato passato, invece mi sono sentito meglio, però solo sul finale. Oggi, al contrario, ho la sensazione di essere più preparato. Ecco il motivo per cui ritengo che ci siano tutti i presupposti per lottare per il titolo“, ha rilanciato ottimista.
E chissà che a conferire l’entusiasmo di cui sopra ad Jorge, non sia stata l’aria di cambiamento delle ultime settimane. Dopo l’addio del team manager Francesco Guidotti, migrato in KTM, Ducati ha nominato Gino Borsoi per svolgere il ruolo di dirigente.
Un probabile aiuto per lo spagnolo, che era stato ai suoi ordini in epoca Aspar. “Può portarci una grande esperienza in termini di vittorie assolute“, ha giubilato. “Abbiamo lavorato assieme per diverso tempo, per cui ci conosciamo bene“.
Per concludere, un commento sul suo vicino di box Johann Zarco. Un collega che sente molto vicino e con cui va d’accordo, seppur entro i limiti della normale competizione che impedisce di andare oltre. “Il rapporto è molto buono e c’è rispetto tra noi. Tuttavia siamo in MotoGP e qui di solito non si aiuta il proprio rivale“, ha riconosciuto secco.