La MotoGP sta conoscendo un periodo molto complesso dopo l’addio di Valentino Rossi. Un rider vicino a lui dice come la pensa.
Mancano meno di due mesi al via della stagione di MotoGP targata 2023, quella in cui tutti andranno a caccia della Ducati e del neo-campione del mondo, vale a dire Pecco Bagnaia. Per la top class in sé e per sé sarà un campionato molto importante, dove occorrerà ritrovare uno spettacolo che per i fan pare andato perduto.
Si tratterà della seconda stagione della MotoGP in cui non ci sarà al via Valentino Rossi, ormai totalmente incentrato nella sua carriera automobilistica. Tra pochi giorni, il “Dottore” sarà al via della 12 ore di Bathrust sulla BMW M4 GT3 del team WRT, con la quale ha ottenuto uno splendido terzo posto alla 24 ore di Dubai di due settimane fa.
Come era facilmente prevedibile, senza il pilota di Tavullia è cambiato qualcosa, e l’interesse è nettamente calato sia come presenza sulle tribune sia a livello di ascolti televisivi. La fotografia del momento di questo sport ce l’ha data il Mugello, con tribune pressoché deserte nonostante la grande competitività della Ducati, poi divenuta iridata con un pilota italiano come Bagnaia. La cosa non può far felici gli organizzatori, con Carmelo Ezpeleta, patron di Dorna, che assieme al suo gruppo di lavoro ha preso alcune idee dalla F1 per cercare di risollevare lo show.
Proprio per questo motivo sono state introdotte le Sprint Race, che verranno disputate ad ogni week-end, causando un netto malcontento tra i piloti e le squadre. Nel frattempo, Luca Marini si è detto molto ottimista riguardo al futuro di questa disciplina, assicurando che nei prossimi anni tornerà allo splendore di un tempo. L’italiano non ha dubbi a riguardo.
Luca Marini è arrivato in MotoGP nel 2021, anno dell’addio alla top class di Valentino Rossi. L’attuale alfiere del Mooney VR46 Racing Team è, come saprete tutti, il fratellino del nove volte campione del mondo della MotoGP, che nel prossimo campionato si giocherà molte delle sue speranze di restare in questo giro dopo un 2022 piuttosto avaro di soddisfazioni.
In un’intervista riportata da “Crash.net“, Marini ha analizzato quello che potrà essere il futuro della MotoGP senza la leggenda italiana, affermando: “Credo che sia ancora abbastanza prematuro parlarne, per i rider italiani è appena iniziata una nuova era. Valentino ha entusiasmato tanti tifosi in Italia, all’epoca dei suoi trionfi la top class si poteva vedere gratuitamente in televisione, era tutto così diverso“.
Luca ha poi aggiunto: “In passato era possibile far arrivare le sue vittorie a tantissime persone, ma credo che adesso sia solo questione di tempo. Tutti i piloti italiani devono essere davanti ad ogni gara e cercare di vincere più gare possibili, abbiamo bisogno di più campioni possibili“.
L’ottimismo di Marini è un toccasana per il mondo delle due ruote: “Credo che a quel punto, tutti in Italia torneranno a seguire con attenzione questo sport, ma credo che sarà così in tutto il mondo. Lo spettacolo è bello, non ci resta che aspettare che raggiunga il cuore di tutti i fan. Tra qualche anno ogni tribuna sarà piena“.
“Il passato? La gente era innamorata di questo sport, Vale e altri piloti forti e di carattere dominavano le scene. Oggi abbiamo dei bei caratteri, ma dobbiamo ricordarci che siamo tutti molto giovani in top class. Dobbiamo aspettare. Non commettiamo errori perché siamo i migliori piloti del mondo. Abbiamo le migliori gomme e le migliori moto. È impossibile sbagliare quando tutto funziona al 100%. Il livello in questa categoria è molto alto in questo momento, ma anche il livello di spettacolo che mette in mostra è ottimo. In passato era forse spettacolare perché solo tre piloti erano in lotta per la vetta. I fan potevano concentrarsi solo su di loro“.
Il fattore caratteriale, come ha sottolineato anche il grande Paolo Simoncelli ai nostri microfoni pochi giorni fa, può fare una grande differenza sui tifosi. Qualche anno fa eravamo abituati a delle durissime battaglie sia dentro che fuori dalla pista, come quelle incredibili tra Valentino Rossi e Max Biaggi, i quali non facevano altro che provocarsi di gara in gara, arrivando a regalare uno spettacolo assoluto.
Oggi le cose sono molto diverse, e Marini ha sottolineato il fatto relativo alla giovane età dei piloti. La speranze è che con la loro crescita la contesa possa inasprirsi, visto che oggi tutti sembrano troppo amici tra di loro, un qualcosa a cui non eravamo abituati in passato. Tornare allo splendore dei bei tempi è quasi impossibile.
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